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FLASH BACK
"Entriamo!" Justin mi prende per un polso e mi porta all'interno della discoteca.

La musica era alta e si vedeva poco, ma gli occhi di Justin tra gli altri 2000 li presenti erano inconfondibili.

"Andiamo a ballare?" Mi chide.

Faccio cenno di si seguendolo al centro della pista.

Iniziamo a ballare sulla musica di 'I'm Blue' Justin si mette dietro di me posando le sue mani su i miei fianchi.

Fino a quando mi cinge la vita col braccio.

Avevo la schina attaccata al suo petto caldo.. potevo sentire ogni sua esalazione di respiro.

Mi lasciò un bacio caldo sul collo e lì ci fu una specie di 'azione reazione'.

Come sentii le sue labbra sul collo mi allontanai da lui lasciando le sue braccia vuote e il sul suo volto un espressione di delusione.

Quel ragazzo è stronzo. Ma perché allo stesso tempo sembra dolce?

"Stai bene?" Mi chiede, ma che domanda era? Ci conosciamo da qualche ora e già ci prova.

Mi allontano andando verso il divano.

"No perdonami Lux, giuro non volevo ferirti"

Aveva una voce angelica.

Possibile fosse una sirena? Ti cattura con la voce e la bellezza e poi ti affoga.

"Ho bisogno di stare un pó da sola"

"Ti porto qualcosa da bere?"

"Si grazie"

Justin si allontanò verso il bancone.

Io a braccia conserte stetti ad aspettarlo.

Quando arrivò mi disse "hanno finito i drink"

Che delusione..eh vabbé.

Un ragazzo dai capelli neri passò con un vassoio.

"Avete sete?"

"Si!! Sto morendo" risposi.

Il ragazzo porse a me e Justin un bicchiere "15€" disse.

"Ma sei pazzo?" Esclamò Justin.

"Prebdere o lasciare" rispose il ragazzo.

"Ne prendiamo uno".

Justin bevve un lungo sorso io bevvi quello che rimase. Maglio.. non tengo l'alcol.

Ma in poco tempo capii che non si trattava di alcol.

"Jus ho mal di testa!" Mi appiggiai alla sua spalla.

"Mi sta esplodendo la testa!"

"Vieni, andiamo fuori.." Justin mi tirò su dal divano e mi portò fuori dal Pachà.

"Come stai? Cosa senti?" Justin continuava a farmi una domanda dietro l'altra ma facevo fatica a capire le parole.

Mi sportò al parchetto su una panchina.

"Ahi!" Esclamò.

Justin si portò una mano alla testa per poi strofinarsi gli occhi. Il così detto alcol e basta stava facendo effetto anche su di lui.

Non so come ma Justin divenne improvvisamente più bello di quel che sembrava prima.

Mi porsi verso di lui acarezzandogli la guancia spigolosa.

"No Lux" strascicò lui, ma non servì a nulla perché a quanto pare fu lui il primo a premere le sue labbra contro le mie.

Entrambi facevamo fatica a stare in piedi e ci buttammo sull'erba.

Iniziai a sbottonargli la camicia.

Notai tra le sfumature sfocate della mia vista una croce sul suo petto.

La percorsi con un dito.

Justin però cominciò a scendere con le mani fino ad arrivare all'orlo del mio vestito nero e a tirarlo su fino alla vita.

Con una mossa svelta slacciai i suoi jeans.

Ma eravamo sfiniti entrambi con la testa che poteva esplodere da un momento all'altro.

Caddi di fianco a lui e mi addormentai come niente.

Lui fece lo stesso.

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