Ei ciao, mi chiamo Alison White. Sono di Manhattan e ho 19 anni. Ho deciso di raccontarvi la mia storia, la storia della mia vita e la storia di un amore "sbagliato" che mi ha cambiata, ma che mi rende felice tutt'ora.
Iniziò tutto l'estate scorsa...
Alison: "Ei Ari che ne dici di andare a mare?" le inviai questo messaggio. (ps: Arianna era la mia migliore amica)
Arianna: "Si dai alle 11 sono lì da te, non fare tardi come al tuo solito"
Alison: "ci provo"
Arianna: "comunque viene anche David"
Alison: "che palle, non può restare a casa?" (David era il fidanzato di Arianna)
Arianna: " dai Alisonn"
Alison: "va bene dai, vado a prepararmi"
Arianna: "a dopo"posai il telefono ed iniziai a prepararmi.
si fecero le 11:00 e io ero già pronta.
Mi arrivò una chiamata, era Arianna.
*risposi*
Alison: "sei qui?" le chiesi
Arianna: "si, scendi"
Alison: "arrivo" le staccai e la raggiunsi in macchina*In macchina*
Alison:"buongiorno" salutai sia lei che David
Arianna: "giorno" mi sorrise
David: "ciao" mi disse mentre guardava il telefonoDurante il viaggio io e Arianna parlammo della festa che ci sarebbe stata quella sera.
Arianna: "Si, dobbiamo assolutamente andarci, ci saranno tutti"
Alison: "Okok, ma a che ore?"
Arianna: "inizierà intorno alle 23:00, ma noi andiamo un po' dopo"
Arianna: "Amore tu vuoi venire?" si rivolse a David
David: "bo vediamo" le rispose così
Alison: "sei proprio noioso, lo sai vero?"David distolse per la prima volta durante tutto il viaggio lo sguardo dal telefono, si girò verso di me e mi guardò male
Continuai a parlare con Arianna della festa finché non arrivammo a mareArrivammo e posizionammo i teli sulla spiaggia
Alison: "Io entro in acqua, vieni con me?" dissi guardando Arianna
Arianna: "no, vai ti raggiungo dopo, vorrei prendere un po' di sole prima"
Alison: "va bene" le risposi dirigendomi in acquaDopo 10 minuti mi raggiunse David
Alison: "tu fai il bagno? da quando?" gli dissi ridendo
David: "quando mi va Alison" mi rispose e poi si tuffò
dopo un po' iniziò a parlarmi
David: "Alison possiamo parlare un attimo?"
Alison: "di cosa dovresti parlarmi?" gli risposi così perché io e lui non avevamo mai parlato se non per prenderci in giro a vicenda
David: "vabbè ho capito lascia stare dai"Ero sempre stata fredda con lui, non ci siamo mai stati simpatici, però infondo sapevo che era un bravo ragazzo quindi mi sentii in colpa.
Alison: "no dai scusami, cosa volevi dirmi?"
David: " so che io e tu non ci sopportiamo ma davvero non so con chi parlare di questa cosa... è da un po' che non provo più nulla per Arianna e davvero non so come dirglielo" mi disse con uno sguardo spento che mi fece venire i brividiNon pensavo che David fosse cosi, me lo immaginavo uno stronzo senza cuore che scompare non appena una ragazza non gli interessa più. E invece era lì davanti a me a pezzi perché non sapeva come lasciare la ragazza che lo amava.
Alison: "David non c'è un modo giusto per dirlo , lei capirà fidati" dissi accarezzandogli la spalla
David: "grazie" mi disse mentre usciva dall'acquapassò qualche ora e decidemmo di tornare a casa
*in macchina*
Arianna: "Amore quindi per sta sera? ci sei?" chiese a David
David: "non penso" disse mentre guardava il finestrinoc'era una tensione allucinante...
arrivammo davanti casa mia e dopo aver ringraziato Arianna del passaggio scesi dalla macchina.mi lavai e mi misi a letto a leggere un libro
il quel momento mi arrivò una chiamata da Arianna
*risposi*
Alison: "ei dimmi"
Arianna: "mi ha lasciata" mi disse lei in lacrime
Alison: " Ari io ci sono"
Arianna: " non prova più nulla per me... non prova più nulla Alison,non prova più nulla"non sono mai stata brava a consolare quindi in quel momento non sapevo proprio cosa dirle.
Alison: "puoi venire da me se vuoi"
Arianna: "no voglio stare da sola, grazie comunque" mi disse singhiozzando
Alison: "figurati Ari" le risposi, le dissi che poteva chiamarmi per qualsiasi cosa e poi staccammo.Scesi per mangiare qualcosa ma mia nonna non c'era. Ah si...( io abitavo con mia nonna da quando avevo 5 anni, mia madre se n'era andata di casa quando ne avevo 2 e non le è mai interessato nulla ne di me ne di sua madre "la nonna con cui abitavo ", mio padre si era fatto una famiglia tutta sua e dall'allora mi affidarono a lei) mi feci un sandwich con il burro d'arachidi, poi mi accesi una sigaretta e andai fuori a fumarla
dopo poco iniziò a suonare il vecchio telefono che avevamo a casa e che utilizzava mia nonna per tentare di sentire mia madre senza che le bloccasse perché non voleva saperne niente di lei.
Buttai la sigaretta ed entrai a rispondere
Alison: "pronto?"
"si pronto lei è la signorina Alison White?"
Alison: "si, con chi parlo?"
"la contattiamo dall'ospedale Mount Sinai"
Alison: "cosa è successo?"
"purtroppo sua nonna ha avuto un infarto fulminante signorina"
Alison: "che...che cosa? mi sa che state sbagliando" risposi con voce tremolante
"no signorina, sua nonna si chiama Maddy Santh?"
Alison: "si"
"ci dispiace tantissimo, deve venire in ospedale"
Alison: "si" risposi e staccai immediatamente cadendo in un pianto disperatoMia nonna non c'era più, la donna più importate della mia vita e l'unica persona a non avermi abbandonata come qualsiasi altra persona che anche solo per un attimo avesse fatto parte della mia vita, anche lei adesso, anche lei adesso non era più con me, ero sola, sola per davvero.
Non mi preoccupai di nulla, neanche delle mie condizioni, continuando a piangere uscii di casa e presi la macchina per andare in ospedale.
Arrivai in ospedale, con gli occhi che facevano fatica a rimanere aperti per quante lacrime avevano ormai gettato.
Si avvicinò a me un infermiere che mi condusse alla stanza di mia nonna.
Il suo corpo giaceva su quel insipido letto, io non potevo crederci, mi misi seduta nella sedia vicino al lettino di mia nonna, poggiai la testa sul suo petto e scoppiai a piangere.
A nonna non piacque mai l'idea che una volta morta, il suo corpo fosse tenuto sottoterra, in un luogo cupo come il cimitero, lei avrebbe preferito essere cremata e gettata a mare, era un segno di libertà per lei, questo era il suo desiderio, ed io lo realizzai
Passai i seguenti giorni buttata sul divano, immersa da lattine di birra e cenere. Ero ubriaca e di una tristezza che potete benissimo immaginare, vi anticipo solo che questo evento mi cambierà notevolmente.