«E così tu mi hai salvata!› esclamò Charlie rivolto a Sam, dopo essersi ripresa, Jawls, Greengold e Veggie gli avevano spiegato cosa si era persa e come era stata tratta in salvo, Sam arrossì vistosamente diventando incandescente a chiazze «Beh..."salvata" mi sembra esagerato! Ho solo liberato l'abitacolo! Non sono riuscito a fermare la macchina!» Greengold gli diede una piratesca pacca sulla schiena « Ma sentilo! "non sono riuscito a fermare la macchina...ho solo liberato sua maestà da una miriade di stracci posseduti!" E hai detto niente?!» Leather fece un passo avanti «È stato un lavoro di squadra ben fatto! Tutti hanno avuto un ruolo fondamentale...compreso tu!» sentendo le parole del coccodrillo, solitamente così taciturno e serio il ragazzo divenne ancora più rosso «Ma in tutto questo...Mr Alastor che fine ha fatto? Non era in macchina con voi?» chiese Jawls guardandosi intorno, effettivamente, il demone cervo era salito in macchina con Charlie ma quando Sam era stato lanciato dentro, lui non c'era «Quel cervo bastardo è sparito nel nulla nel bel mezzo del pericolo!» rispose Veggie schiumante di rabbia «Lui e i suoi fottutissimi trucchetti voodoo! Giuro che quando lo trovo io-» Charlie gli poggiò una mano sulla spalla «Lascia stare Veggie...lo sai che è fatto così, avrà avuto le sue buone ragioni...» incredibilmente, la falena si calmò, rilassando la postura «scusate...non voglio interrompere questo tenero momento di riunione...» intervenne Jawls «beh lo stai facendo!» lo interruppe bruscamente la demone ispanica «MA» continuò imperterrito lo squalo «questo coraggioso novellino qui, ha bisogno di un tetto sopra la testa...e io stavo pensando che...» il tono di Jawls era quello del miglior venditore porta a porta e la Regina colse subito i suoi palesi intenti «certo che può alloggiare da noi... abbiamo appena aperto e le stanze sono quasi tutte libere!» Sam si piegò quando Jawls gli assestò una generosa pacca amichevole «visto Sammy! Era semplice! Bastava chiedere!» Veggie si avvicinò, lo sguardo serio, l'espressione dura «spero che Jawls ti abbia spiegato come funziona negli Hotel...» Sam sorrise leggermente «se intendete la parte della redenzione, si la conosco e sono pronto!» Charlie sorrise «in questo caso...benvenuto!»;
Sam si trasferì in Hotel quello stesso pomeriggio, d'altronde, a parte i vestiti che aveva addosso non possedeva nulla di pesante da portarsi in stanza, il neo demone entrò, venendo accolto da una calda moquette rossa che tappezzava l'ampia all, alla reception, un demone coniglio nero vestito con la classica divisa da hotel, aveva il muso immerso in un registro e faceva scattare gli occhi frenetico come se avesse bevuto una cassa di Energy drink, quando Sam si avvicinò, questo alzò la testa di scatto e mosse le orecchie, gli occhi erano rossi, i denti gialli e aveva varie cicatrici sul viso che lo rendevano tutt'altro che un dolce batuffolo nero «beh?! Che cazzo guardi?!» squittì minaccioso «ti faccio tenerezza?!» saltò sulla scrivania afferrando malamente Sam per il bavaro e tirandolo verso di lui, a pochi centimetri dal suo muso «ti sembro forse un fottutissimo coniglietto di cioccolato?! EH?!» il pompiere era senza parole, fortunatamente, Veggie sopraggiunse con prontezza «JB! Non ricominciare! Non ti sta guardando male, vuole solo registrarsi!» di punto in bianco, il coniglio cambiò espressione e lo lasciò andare, il pelo, ad eccezione della punta delle orecchie e delle zampe, divenne bianco, scese dalla scrivania, si lisciò il pelo e sistemò i bottoni del panciotto, prendendo una penna «allora signore, il suo nome prego» dopo più di un momento di smarrimento, Sam ritornò al presente «Sam, Sam Smith!» si presentò in fretta, JB scribacchiò velocemente il suo nome
«da quanto è negli Inferi?»
«4 giorni»
«ha altri nomi o soprannomi?»
Sam vi riflettè un attimo, in effetti, Nick si faceva chiamare "Jawls" e anche "Skeletoon" doveva essere un soprannome...
«nessuno» rispose
«preferenze particolari per quanto riguarda la camera?»
«se possibile, vorrei un balcone...» JB rifletté un momento poi prese una chiave dalla rastrelliera e la porse a Sam «primo piano stanza 7, mi auguro che il suo soggiorno sia piacevole e il più breve possibile!» il ragazzo stava per offendersi ma poi si rese conto che non era un brutto augurio, ringraziò il demone lapino e si diresse verso le scale, il corridoio era illuminato fiocamente, ma la struttura era nuova e solida, e la sua camera, si rivelò accogliente, nonostante i nuri dipinti di rosso e la testiera del letto a forma di teschio, oltre quella, vi erano una scrivania, un ampio armadio, un comodino con lampada e una cassettiera con sopra un televisore e qualche libro, come promesso da JB, era presente anche un balcone, non era molto ampio, ma comunque più sufficiente a prendere una boccata d'aria «altro bel posticino eh? Sono fortunato» si disse a voce alta «e questo?» vi era una scatolina sul letto, Sam la prese e la aprì, trovandoci una targa e un pennarello «deve essere per la targa sulla porta..» dedusse, per poi scrivere a lettere leggibili un "SAM S." e appenderlo alla porta, dentro la cornice apposita, poi , esausto dal sonno, cadde sulle lenzuola e si addormentò.Sam aprì gli occhi e drizzò la schiena tutto di un colpo, quando si accorse che qualcosa lo fissava, ruotò piano la testa in direzione della presenza trovandosi davanti ad un paio di grandi occhi rossi, a differenza di quelli visti in sogno il giorno prima, questi non erano minacciosi, poiché appartenevano a quella che sembrava una dolce capretta nera, dallo sguardo curioso e dal manto che sembrava una soffice nuvola di pioggia, le piccole corna spuntavano dalla lana come alberelli nel fumo, curvandosi all'ingiù, costatato che non era un pericolo (almeno in apparenza) il ragazzo di cenere gli rivolse un sorriso sonnolento «ma guarda...hanno anche la mascotte...» allungò il braccio e accarezzò la bestiola, che emise scintille azzurre e fece uno strano verso a metà tra un belato caprino ed uno stridio scoprendo un po' i denti appuntiti «bèh non potevo mica pretendere fossi una capretta ordinaria» ridacchiò, rendendosi conto di starsi sempre più abituando alle stranezze di quel mondo, solo pochi giorni prima, una capra coi denti aguzzi da lupo e che strideva come un gufo lo avrebbe spaventato a morte, ora invece, era solo lievemente sorpreso, e trattava l'animale come una normale capretta da compagnia...
tornò alla realtà, quando l'esserino lo toccò col muso, e i suoi occhi si illuminarono di azzurro per qualche istante, lui vide qualcosa luccicare sul braccio, poi, le palpebre si fecero pesanti e crollò, di nuovo e quasi istantaneamente, in un sonno profondo.∆∆∆∆∆ spazio autore∆∆∆∆∆
Ebbene sì, sono tornato dopo tanta inattività, peripezie e piaghe d'Egitto varie, so che questo capitolo non è un gran ché, ma serve da transizione per qualcosa di molto più succoso

STAI LEGGENDO
SCIA DI CENERE
FanfictionFan Fiction AU di Hazbin Hotel Copertina e disegni a cura di Arionart