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song inspired to this chapter:

i hate you i love you

- second -

perrie's pov.

quando il giorno dopo aspetto con ansia l'arrivo di leigh e jesy, mi affaccio alla finestra di camera mia per prendere un po' d'aria.
pensare a jade sembra l'unica cosa che io non posso evitare, e sono davvero esausta.
leigh non ha toccato l'argomento per tutto il giorno ieri, e gliene sono grata.

non appena sento il campanello suonare, mi fiondo alla porta; ad aspettarmi, una jesy sorridente ed una leigh che cerca di rassicurarla.
non appena il mio sguardo incontra quello di jesy, lei apre le braccia per farmici tuffare. la stringo forte a me e lei mi coccola facendomi i grattini alla testa.
"mi sei mancata" le dico, e lei mi stringe ancora più forte ripetendo le mie stesse parole. piano piano, sento il mio cuore tornare al suo posto.
dopo essermi staccata da lei, mi fiondo tra le braccia di leigh, che mi stringe forte tra le sue.
"grazie per essere qui" le dico, e lei mi fa una carezza al viso tenendomi stretta.
quando chiudo la porta dopo averle fatte entrare, giuro di aver notato un paio di occhi marroni fissarmi dall'altro lato della strada.
"ragazze.." dico, e loro si voltano subito.
"si pep?" mi guardano accigliate.
"ho visto una ragazza..ecco.. sembrava..si..insomma.."
"seriamente?"
annuisco, e loro aprono subito la porta per controllare.
"perrie, non c'è nessuno..a meno che non sia andata via..non so" dicono, e io annuisco.
"come ti senti?" mi chiede leigh posando una mano sulla mia spalla.
"un po' più perrie, ma mi manca"
"lo sappiamo piccola" dice jes "ma devi andare avanti"
annuisco prendendo un lungo respiro. devo andare avanti.
"pensate che fosse capace di tanto? di illudermi così?"
"penso sia lei a doverti delle spiegazioni, ma io non credo ne sia capace" dice leigh.
"io..non lo so perrie. penso tu debba farti spiegare bene la situazione. non credo mentisse, e sono sicura che dopo aver chiarito questa storia, ti sentirai sicuramente meglio" aggiunge jesy.
"non so se sono pronta ad affrontarla"
"lo sarai" dicono loro, ed io mi rillasso.
"allora, cosa facciamo oggi?" chiedo poi.
"mm, non lo so. vi andrebbe una bella maratona di pll e una marea di patatine?"
"io sono d'accordo" rido seguita da jesy.
ci buttiamo sul divano, e leigh fa partire la serie su netflix. mi immergo subito nella storia senza badare al citofono che ha suonato.
"pez, hanno citofonato" mi avvisa jesy.
chi può essere?
"vuoi che andiamo noi?" chiede leigh, ed io annuisco. loro si alzano raggiungendo la porta, ma quando aprono non trovano nessuno.
"probabilmente era uno scherzo" sbuffano tornando a sedersi.
si, di pessimo gusto.

dopo tre ore di maratona, le ragazze mi avvisano che devono tornare a casa. hanno molta strada da fare ed è previsto più traffico del solito per stasera. annuisco un po' triste, dicendo loro di stare attente e abbracciandole prima di guardarle uscire dalla porta.
solo quando sto per chiuderla noto un bigliettino bianco posto sotto al tappeto.
accigliata, mi abbasso a raccoglierlo: sa di carta reciclata, di cui amo l'odore.
sopra c'è una sola scritta: 'aprila quando sarai sola'.
cerco di non dar peso ai miei sospetti, in fondo jade non potrebbe mai scrivermi una lettera in questo momento, no?
chiudo la porta alle mie spalle per poi correre subito in camera mia.
mi siedo sul letto ed apro lentamente la busta: dentro, un foglio di carta rosa è piegato in più parti.
quando riesco ad ottenere la parte intera, inizio a leggere le prime righe.

cold inside - jerrie thirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora