Capitolo II

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"Amore, il film è già iniziato!"


"Si, arrivo subito!" rispondo con il fiatone e con la cucina che stava per prendere fuoco...



3 anni prima


Erano passati ormai due mesi da quando io e mia mamma avevamo cominciato ad amare i BTS. I pomeriggi li passavamo ad ascoltare la loro musica, a fare pensieri sconci sui ragazzi. A proposito di ragazzi, non ho mai detto nulla su di loro! Sono sette, e sono tutti estremamente attraenti...capirete il perché più avanti. Abbiamo Jeon Jungguk (Jungkook e per gli amici Kookie) ed è il più giovane. Lui è super simpatico, ha una voce super sexy (si faccio sempre pensieri da pervertita) ed è entrato nel gruppo a soli quindici anni! Namjoon (Rm diminutivo di Rap Monster) è il leader del gruppo e ogni volta che lo vedo, mi si sciolgono gli occhi. Per capirci, è molto alto, occhi tra il grigio e il celeste, capelli colorati (aggiungerei che ogni tre per due i nostri "idol" cambiano colore dei capelli...credo che li hanno provati tutti!). Sembra proprio il protagonista di un'anime. Poi abbiamo Min Yoongi (yoongi o Suga) è il ragazzo più pucciosetto secondo me. Non è il mio preferito, ma quando ti guarda con gli occhietti dolci lo sbaciucchieresti tutto! Jeon Ho-seok (j-hope) mi piace troppo perché di carattere è uguale a me: è sempre sorridente, esuberante e raggiante, infatti tutti lo chiamano anche Sunshine. Attenzione arriva il primo visual del gruppo...Min Seok-jin (jin) è il dio più bello che c'è! Park Jimin (jimin o Mochi) è il sesto boy del gruppo. Si tratta di un ragazzo semplice, dolce e solare, capace di far dì far sbavare anche una mosca! Inoltre, è il più basso, e tutti lo prendono in giro (scherzosamente) per il suo mignolo...è davvero piccolo! Bene passiamo all'ultimo ma che secondo me è il primo. Respira Ale, respira.


Non sarei mai voluta arrivare a quello che sto per dirvi. Da quando li conosco, c'è questo incredibile, straordinario ragazzo, dall'anima pura e dolce. Sto parlando di Kim Taehyoung (Tae o V). Su di lui sentirete parlare molte volte. Non so se riuscirò a dire a parole mie quello che mi suscita ogni volta che lo guardo. Innanzitutto mi iniziano a tremare le gambe, e il formicolio parte piano piano dalla punta delle dita dei piedi, e arriva, salendo lentamente fino allo stomaco, come se la sua mano mi accarezzasse lungo tutta la gamba. Dopodiché lo stomaco comincia a muoversi, come se stesse facendo una danza, e al suo interno cominciano a nascere tante piccole farfalle, che con le loro ali sfiorano la parete della pancia. Poi il cuore. Lentamente inizia a battere più forte. Sempre di più. E ancora. Sta per esplodere di gioia. Ehi, non pensate male, brutti sporcaccioni! Dal cuore provengono delle scosse che percorrono la gola, che trema e comincia a non farmi più parlare. La bocca automaticamente sorride, ma si tratta di un sorriso dolce, semplice, e aggraziato. Le guance diventano rosse ad ogni suo sguardo, e i pori del corpo emanano un certo calore. Gli occhi sono come immobilizzati. Non riesco a staccarli da lui. E il mio cervello può solo pensare a quanto sarebbe bello incontrarlo, e crescere una famiglia con lui. Ok, il momento romantico è finito! Ritorniamo a noi.




Il mio sogno nel cassetto era quello di poter fare un viaggio studio in Corea, mi affascinava molto la cultura e le tradizioni varie. Decisi quindi di effettuare alcune ricerche sui vari college coreani, e ne trovai proprio uno nei pressi di Seul. Ero super eccitata al solo pensiero di avere almeno una possibilità di poterci andare. Ma sapevo che dovevo affrontare l'opinione di mia mamma, e soprattutto, dovevo trovare dei soldi. Vi starete chiedendo: Ma tu sai parlare Coreano? Beh la risposta è...NO! Ma non era questo il problema, dato che avevo già fatto e stavo frequentando dei corsi per imparare la lingua. Poi male che andava, avrei parlato inglese. All'epoca avevo 19 anni, e non mi spaventava l'idea di lasciare casa, anche perché prima o poi, sarei andata a vivere per conto mio, in una bella casa, come immaginavo.


Il giorno dopo, circa all'ora di pranzo, presi l'iniziativa di dire tutto a mia mamma.


"Ehi mamma, ieri pomeriggio stavo pensando ad una cosa per l'Università..."

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