Quel ragazzo che si aggirava nei corridoi bui del castello, era un bambino con un terribile segreto. Nessuno doveva saperlo, nessuno poteva capirlo, potevano solo immaginare ma non sarebbe stata la verità. Quel ragazzo aveva disperato bisogno di aiuto ma nessuno vedeva oltre le apparenze, oltre ai falsi sorrisi e al fondotinta per nascondere le occhiaie. Nessuno sapeva perché portasse gli occhiali e nessuno capiva come potesse avere le maniche lunghe anche d'estate. Ma a nessuno importava, loro vedevano solo la superficie di una star, se avessero guardato dentro di lui sarebbero stati disgustati. Nessuno si chiedeva perché non si facesse la doccia con i suoi compagni o si cambiasse dietro le tende. Magari si vergogna pensavano. La verità è che nascondeva cicatrici profonde e aperte su tutta la schiena. Per nascondere i lividi enormi sullo stomaco e addome. Per non vedere i tagli profondi e fasciati sulle braccia e gambe. Per non vedere le costole spezzate e le emorragie interne. Per non vedere che era sordo da un orecchio e cieco da un occhio. Un occhio color smeraldo brillante si era spento diventando di un bianco ceruleo. Tutto il suo corpo era un semplice corpo vuoto. La sua anima si era rifugiata in un angolo insieme alla mente per non spezzarsi assistendo al suo stesso stupro. Quante volte per tutte le estati aveva sopportato le mani dell'uomo sulla sua pelle, per quante ancora le avrebbe avute sul suo corpo. Quanti colpi ancora prima della fine, quante lacrime e grida prima di morire? Nessuno lo sapeva nemmeno lui. Come ogni notte da quando torna ad hogworts si dirige al settimo piano e apre la stanza delle necessità. Come ogni anno passa tutta la notte a imparare incantesimi di guarigione e glamour per nascondere il suo più oscuro segreto. Nessuno doveva sapere com'era sporco dentro. Nessuno doveva capire cosa ci fosse sotto la sua pelle. Dovevano tutti vedere la stella, la salvezza. Nient'altro. Era sempre più dura nascondere la verità, ogni estate era sempre peggio. L'uomo era sempre più aggressivo e prepotente nell'atto. Non gli lasciava il tempo di respirare che gli arrivava un calcio allo stomaco. Quante volte ha pensato di morire, quante volte ha rinunciato per i suoi amici? Poi che amici non si accorgono per cinque anni che ce qualcosa che non va in lui? Non che volesse che lo scoprissero ma almeno fargli pensare che tengono a lui. Invece niente. Ma come biasimarli, perché interessarsi ad un mostro come lui. Un miagolio. Aveva evitato gazza e purr per un pelo. Cominciò la sua rutine e si preparò. Si fece la doccia si vestì e si pose l'obbiettivo di non dormire come ogni notte. Ogni volta che dormiva riviveva quei momenti crudeli. Riviveva la prima volta che successe. Ma non importava quanto ci provasse si svegliava sempre urlando di dolore, urlava fino a farsi sanguinare i polmoni, urlava fino a che le schegge delle costole rotte grattavano e bucavano i suoi polmoni, urlava come se ne andasse della sua vita, poi si guariva con la magia e fissava il soffitto per il resto della notte. Era così da quindici anni e non era mai cambiato. Madama pomfey si era accorta che qualcosa non andava, e il quiddich poteva spiegare quasi tutti i lividi e le fratture, ma il sonno, lo stato di apatia, la depressione no. I tagli gli disse che se li fece a dieci anni e che era stato tutte le estati da uno spicologo che lo aveva aiutato. Lei ci credette come al solito. Non era vero. A chi interessava se un mostro come lui stesse male? A nessuno era questa la verità. Era solo un maiale mandato al macello. Era solo una marionetta. Doveva morire comunque quindi perché non anticipare le cose? Lui era un hocrux, se lui viveva voldemort viveva, se lui moriva voldemort lo seguiva. Era per questo morivo che ora dopo vari momenti di riflessione si trovava sulla torre di astronomia con una lettera in mano. Una lettera che raccontava tutto quello che aveva passato, tutti i dettagli della sua vita. I suoi parenti dovevano pagare e lo avrebbero fatto. Si arrampicò sul cornicione e guardò il panorama di oscurità come la sua anima. Dei passi si stavano avvicinando con uno struscio di vesti. Sapeva bene a chi appartenessero. La porta si spalancò e lui si voltò e sorrise sinceramente divertito al viso pallido e gli occhi sgranati del suo professore di pozioni.
Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere a braccia aperte lasciando che l'aria mi sferzasse tra i capelli e le vesti scolastiche. Li riaprii solo per vedere il professore affacciato che mi guardava cadere sempre più vicino a suolo. L'impatto col terreno fu duro e doloroso, ma ebbi il tempo solo di sentire una lacrima non mia solcare il mio volto. Una lacrima di uno scontroso professore. Una lacrima che mi aveva seguito nel viaggio verso l'inferno. Una lacrima che ricorderò per sempre. La vista si assopì mentre i sangue rendeva il terreno di un rosso carmine. Lo stesso rosso della mia famiglia Grifondoro. Mi dispiace Hermione, Ron ci incontreremo dall'altra parte tra parechio tempo. Con questi pensieri donai la mia vita al suolo spegnendomi per sempre. I polmoni che rinunciavano a gonfiarsi, il cuore stanco di battere, il cervello senza la forza di pensare ad una soluzione. Era finita, questa volta finita per sempre.
In quel momento qualcosa si spezzo nel cuore di tutti, era come se tutti avessero sentito i suoi pensieri, tutti stavano versando lacrime di dolore senza capirne il motivo, tutti quelli svegli sentivano un dolore sordo, il dolore della perdita. Pensando ad un attacco si diressero da Severus ma non lo trovarono, lo trovarono sulla torre di astronomia tre ore dopo, ancorato con le mani al conrnicione mentre le ginoccia erano a terra. Lacrime silenziose e strazianti, urla incontrollabili di dolore, questo è quelli che videro. Si avvicinarono a lui per sapere cosa li affligesse ma anche nella notte scorsero un piccolo corpo in fondo alla torre. Le sue uniche parole furono
'Mi dispiace Harry. Arei dovuto proteggerti.' Continuando come una preghiera a chiamare il suo nome mentre la Minerva cadeva al suolo liberando il suo dolore in un urlo di straziante. Abuls pianse silenzioso ma composto come era sempre stato, mentre Ron e Hermione sentivano un dolore soffocante al petto. Le loro urla di disperazione insieme a quelle delle persone che amava il mattino seguente fu la cosa peggiore mai vista.Nessuno seppe mai il suo segreto, Severus distrusse la lettera togliendosi poi la vita, non aveva mantenuto nessuna delle promesse fatte, ma sopratutto aveva sbagliato ogni cosa col ragazzo.
Albus finì ad Azkaban per omicidio, uccise e tortutò alla stregua di voldemort stesso i luridi babbani che avevano distrutto quel bambino innocente. Il bacio del dissennatore fu rapido ma gli fece rivivere il calore del corpo di Harry quando lo abbracciò la prima volta.
Gli studenti commemorarono il caduto in ogni modo possibile. Tutti volevano ricordare cosa aveva sopportato a causa di voldemort Harry, il loro salvatore. Scoprirono due giorni più tardi che il suo suicidio aveva dato l'occasione di uccidere l'oscuro signore. A quelle parole tutti piansero pensando alla difficoltà della scelta non sapendo che Harry non aspettava altro che un'occasione per morire.Nessuno seppe mai che Harry era sopravvissuto ancora una volta. Harry si trovava nel cuore di hogworts. Una pietra magica che permette la vita del castello, ma non solo. I fondatori la incantarono per salvare i suoi studenti. Ma col tempo il suo potere si indebolì non dandole la possibilità di salvare gli abitanti del castello. Decise quindi di accogliere Harry al suo centro e di farlo vivere insieme ai fondatori che divennero la sua famiglia. Harry visse fino alla fine di hogworts tremila anni dopo. Insieme ai fondatori poterono diventare fantasmi e vivere liberi per il castello tanto amato. Fu meno doloroso di quello che si era aspettato, non vedere le persone che amava, ma decise che avrebbe salvato tutti quei bambini innocenti da tutto il dolore della vita. E lo fece fino alla fine, dove scomparve come nebbia nell'aria insieme a Salazar, Priscilla, Godric, e Tosca. Nessuno seppe dell'esistenza di un quinto fondatore, ma era quello che Harry era diventato.
Il viaggio verso il velo fu pieno di lacrime. Rivide tutte le persone amate, non una di più non una di meno. Dire che vedere i suoi genitori conversare con Severus senza scherno o tutti insieme a ridere nonostante le differenze fu bellissimo. Il suo cuore si riempì di gioia, una gioia che lo fece ridere fino a farsi scoppiare i polmoni. E le loro facce scioccate e piene di amore e felicità quando il suo viso si rilassò in un sorriso sincero, la testa piegata leggermente di lato mentre i suoi occhi verdi smeraldo versavano lacrime d'amore.
'Sono a casa'
'Ben tornato tesoro'
'Sei in ritardo di tremila anni Harry'
La risata candida di un bambino che non aveva mai vissuto, ma che aveva cominciato a vivere dopo la sua morte risuonò e risuona tutt'ora nei cuori delle persone. Tra lacrime e abbracci la grande famiglia allargata si preparò a passare l'eternità con l'obbiettivo di amare quel bambino, Severus in particolare aveva giurato di proteggerlo per l'eternità e di amarlo per sempre.
Questa è la fine della dolorosa storia di 'Harry Potter'
'il bambino che non ha mai vissuto prima di morire.'Fine
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Il Cuore Di Hogworts
FanfictionUna one-shot strappa lacrime della vita di Harry. Warning Abuse Rape Suicide Self-Arm Pain