one shot ‹ haikyuu ›

bokuaka [3]

Bokuaka (bel titolo, eh?)

pairing: bokuaka |bokuto-akaashi|
rating: fluff, T
di semi (sakusadaddy) su ao3

"Penso che dovremmo dirlo alla nostra squadra. Non è un grosso problema se me lo chiedi. Voglio dire..."
"No," rispose Akaashi.

Oggi si è sentito particolarmente arrogato dalle convenzioni di Bokuto. Da quando hanno iniziato a frequentarsi, ha cercato di far parlare Keiji alla squadra della loro relazione. Ma per qualche ragione, Keiji semplicemente non voleva. Forse era perché aveva paura della reazione della squadra. Non era davvero normale vedere due tizi stare insieme, dopotutto. Forse era qualcos'altro, ma probabilmente non l'avrebbe mai saputo.

"Cosa ci vorrà per convincerti?" Chiese Bokuto dopo aver firmato la risposta di Akaashi. "Te l'ho già detto. Non lo farai. Perché è così importante per te? Perché vuoi che sappiano che ci frequentiamo così tanto?" Chiese Akaashi. "Perché voglio che smettano di flirtare con te," rispose Bokuto. Quella risposta sorprese un po' Keiji. "Che cosa?" Ha risposto confuso."Ti stai ascoltando?"

"Certo che sì! Ti vogliono tutti. Non potrebbero renderlo più ovvio. Voglio che ti stiano alla larga", si fermò un po' prima di continuare. "Voglio che sappiano che sei mio!"

Akaashi era davvero sorpreso. "Beh, certo che lo sono. E sarò sempre tuo. È solo che non capisco davvero te e questa roba di cui parli."

Bokuto sorrise e abbracciò il suo ragazzo. Dopo un momento Akaashi lo guardò e Bokuto lo baciò. Il loro bacio era davvero appassionato e non sembrava che sarebbe mai finito. Ma abbastanza presto Bokuto si spostò e sorrise a Keiji. "Pensavo che ti saresti lamentato del fatto che ti chiamassi 'mio' come facevi prima. Ma mi sono appena ricordato che in realtà ti ho fatto mio la scorsa notte..." Disse con un sorriso enorme sulla sua faccia e fece l'occhiolino al suo ragazzo. Akaashi rimase sorpreso. Beh, non poteva dire di certo il contrario. Il pensiero della notte scorsa lo fece arrossire violentemente.

"Comunque..." Disse Akaashi dopo un minuto, "abbiamo un incontro di allenamento con la Nekoma in arrivo. Vieni ad allenarti oggi?"
"Beh duh. Certo che sì. Non posso lasciare che Kuroo mi picchi, giusto?" Bokuto sorrise al suo ragazzo e gli baciò la guancia. Poi si voltò verso la porta, raccolse la sua roba, salutò e se ne andò. Akaashi era solo adesso. Pensò a ieri sera e a quanto sia stato fantastico. "Accidenti a te Koutarou."

Il loro allenamento andò come al solito, solo con un po' più di intensità. Tutti erano ovviamente stressati per la partita imminente con la Nekoma il giorno successivo. Oltre a ciò, hanno dovuto combinare la loro strategia di gioco e le rotazioni che stava mettendo molta pressione, soprattutto su Akaashi poiché era più un leader di Bokuto sebbene fosse il capitano. Akaashi sospirò e si grattò la testa con la penna che teneva in mano mentre scriveva le posizioni di partenza.

"Vedo che la tua ragazza è una tipa territoriale", disse Yamato avvicinandosi ad Akaashi. Era confuso da quell'affermazione e gli diede un'occhiata, Yamato indicò il suo collo. "Scusa amico, ma è una specie di vampiro o qualcosa del genere?" Chiese. E la realizzazione colpì Akaashi proprio in quel momento. Era dell'ultima notte. Bokuto aveva lasciato un segno d'amore sul suo collo e se ne era completamente dimenticato. In una frazione di secondo, si coprì la nuca e lanciò una rapida occhiata a Bokuto che stava puntando una palla. Lo sentirà per questo. Yamato era ancora lì a bere la sua acqua e in attesa di una risposta. "Un gufo," sussurrò sottovoce guardando il terreno.

"Cosa?" Chiese Yamato, avvicinandosi. "Immagino che tu non possa capirlo," rispose Akaashi con una risatina falsa. Ma era comunque una risatina. Ci fu un imbarazzante momento di silenzio tra di loro. "Comunque, come sarà la rotazione?" Disse Yamato, cambiando discorso. "Grazie per avermelo ricordato," disse e si alzò per riunire tutti intorno. Spiegò la strategia per domani e conclusero l'allenamento.