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<< Si ma c'è un motivo, dovevo andare, Jimin- >> Cercò di giustificarsi in qualche modo e lo feci stoppare dal parlare mettendogli una mano davanti la bocca.

<< Non mi interessa se c'era qualche motivazione. Potevi svegliarmi e dirmi che dovevi andare per diversi motivi. >> Cominciai ad elencarli diverse scuse o motivi che poteva usare contandole sulle mie dita.

<< Potevi pure lasciarmi un pezzo di carta dove mi salutavi, anzi no, sarebbe stato troppo scortese. POTEVI FARE TANTE COSE MA NON LO HAI FATTO E MI HAI ABBANDONATO. >> Gli urlai contro spalancandogli gli occhi nervoso.

<< La smetti di fare così tanto il drammatico? >> Chiese guardandomi seriamente. Una risata se la poteva fare mamma mia.

<< No, tu oggi vieni a casa mia, e poi ti faccio vedere io se la prossima volta sparisci ancora così. >> Dissi senza dargli nessun altra scelta.

<< E che vorresti fare? Frustarmi? >> Domandò con fare provocatorio.

Questo ragazzo- io rimango scioccato.

<< Ma allora vedi che intelligente? Mi hai appena dato una bellissima idea. >> Dissi ghignando.

<< Cosa c'è Yoongi? Oggi non hai il solito desiderio di scoparmi? Oppure ti é morto l'uccellino? >> Chiese con fare provocatorio mentre si mordeva le labbra per poi far strisciare la sua gamba in mezzo al mio cavallo.

<< Porca puttana. >> Dissi perdendo le staffe e il controllo che avevo mantenuto fin troppo bene fino a quel momento. Non pensai alle conseguenza o qualcos'altro e afferrandolo per la spalla lo strattonai con la faccia contro la parete, mettendo il bella vista, ovvero in alto il suo bellissimo culo formato sulla quale sferrai una potente sculacciata che gli procurò uno strillo per la sorpresa e il dolore, strinsi la natica e gli sferrai nuovamente una sculacciata e posò le mani contro la parete.

Portai le mani sulla sua cintura che slacciai rapidamente.

<< Ou, no, no, nel cesso della scuola no, non ho intenzione di farmi sentire fino in presidenza. >> Disse speranzioso mentre posava le sue mani sulle mie.

<< Problema tuo. >> Risposi con le mani ferme sui suoi pantaloni pronto a tirarglieli giù, ma in quello stesso istante sentii la porta dall'esterno dei bagni aprirsi.

<< Cosa è tutto questo casino qua dentro? >> Chiese la voce molto chiara del bidello che entrando nei bagni cominciò ad aprire le porte una ad una

In quel momento Hoseok ne approfittó per correre fuori dal bagno e scappò da me nascondendosi dietro al bidello.

<< Mi vuole picchiare! >> Esclanò puntandomi il dito contro mentre sotto sotto ghignazzava e una volta dopo avermi addossato tutte le colpe se la fece a gambe.

Il bidello mi afferró per il braccio cobtro la mia volontà e mi trascinò in presidenza.

<< Ma non ho fatto niente, non lo volevo picchiare! >> Cercai di dire in mia difesa ancora incredulo a quello che avesse detto Hoseok e tanto meno a come mi aveva pugnalato alle spalle.

Uscito dalla presidenza mi andai a sedere in mensa aspettando che finissero le lezioni così da spiegare ai ragazzi che mi avevano espulso dalle lezioni per oggi e domani e mentre entrava in mensa vidi solamente Park Jimin seduto da solo in un tavolo.

<< Come stai? >> Gli domandai lasciandogli sul tavolo un frappé alla fragola e un kinder bueno bianco che avevo preso recentemente in mensa.

Si limitò ad alzare lo sguardo per vedere chi fossi e non mi saluto nemmeno.

Mi sedetti ugualmente e cominciai a pensare quali potessero essere i motivi per la quale Hoseok non mi aveva cercato per nulla in questi 3 giorni, e sicuramente quel motivo non era Jimin.

<< Vuoi sapere perché Hoseok non ti ha cercato? >> Chiese Jimin prendendo il frappé in mano che cominciò a bere.

Appena sentii quelle parole, rivenii e mi misi sull'asfalto facendogli segno che ero interessato.

<< Sono settimane che i Genitori lo costringono ad uscire con un giovane ragazzo appartenente ad una famiglia ricca e a quanto pare ieri sono usciti e non era nemmeno la prima volta, da quel che ho sentito si sono pure baciati. >> Disse Jimin che sembrava molto credente, non gli volevo credere inizialmente essendo che non stavano più insieme come amici ma il solo pensiero mi fece bollire io sangue.

<< E tu da dove le sai queste cose? Non avevi detto di non volergli parlare? >> Gli chiesi sperando che mi stesse dicendo delle balle.

<< Ieri sera i genitori di Taehyung, un'altra cerchia di famiglia e i miei zii hanno cenato a casa mia e ovviamente hanno spettegolato su questa cosa. >> Rispose finendo il suo frappè.

<< A quanto pare ti sei lasciato sfuggire io tuo caro Hoseok dalle mani. >> Disse facendomi venire un tilt all'occhio e alzandosi dal tavolo se ne andò.

Mi alzai di scatto dalla sedia facendola cadere a terra e mi diressi verso le aule del suo anno cercando di mantenere la calma e non sferrare nessun pugno.

Cominciai ad aprire ogni singola porta soalancandola per vedere se fosse là dentro ma ogni volta trovavo solo un mucchio di rammolliti che seguivano un cazzo di professore.

Finalmente entrai nella stanza e lo vidi, fortunatamente c'era il signor Kim jin, non avrebbe fatto ulteriori questioni.

Mi diressi furioso verso il banco di Hoseok che già vedendomi entrare capì che stavi cercando lui.

Lo afferrai per il di dietro della camicia di seta che aveva addosso e lo sollevai con forza spingendolo verso l'uscita mentre lui chiedeva spiegazioni.

<< Signor Min, non può fare una cosa del genere, lasvi stare io ragazzo e non le succede niente. >> Disse il professore parandosi davanti a me.

<< Non mi rompa i coglioni e se ne ritorni a spiegare la sua materia di merda a quei quattro coglioni. >> Dissi preso dal nervoso per poi portare Hoseok fuori dall'aula e lo strascinai nel corridoio del quinto piano dove non si svolgevano lezioni da anni.

Lo strattonai facendolo cadere a terra e gli tirai un pugno.

<< Che cazzo ti prende? Ma ti calmi? >> Mi urló contro alzandosi da terra mentre con il palmo della mano si toccava la parte del viso che precedentemente avevo colpito e che gli stava sanguinando.

<< Quando avresti avuto intenzione di dirmelo? QUANDO EH? >> Lo interpellai urlandogli contro per poi afferrarlo per il colletto mettendolo faccia a faccia con me.

<< Ma di che cazzo stai parlando? >> Disse tenendomi i polsi con le sue mani e in quel momento notai che aveva dei segni rossi suo collo sotto io mento, dei succhiotti.

<< Te li ha fatti lui? >> Gli chiesi cercando di calmarmi perché non avevo intenzione di fargli male.

<< RISPONDIMI! TE LI HA FATTI LUI? SI O NO? >> Urlaì con una voce estremamente rauca che nemmeno io sapevo da dove mi fosse uscita.

Fece un segno di testa per accordare e la persi totalmente io controllo.

Lo afferrai e lo sbattei violentemente contro la parete del muro.

<< Sei solo mio, sono l'unico a poterti scopare quel cazzo di culo e a poterti toccare. >> Gli sussurrai con voce roca all'orecchio afferrandogli i capelli che tirai facendolo innarcare e potei vederlo faccia a faccia.

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐨𝐫 𝐡𝐚𝐭𝐞? [𝐩𝐚𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐗𝐗𝐈 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨] [𝐬𝐨𝐩𝐞]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora