~13~

174 9 4
                                    

~•Alyssa pov•~
Sentivo le sue braccia stringermi davvero forte, come se non volesse lasciarmi andare mai più. Ieri era stato fantastico, lui era fantastico. Gli avevo detto di aspettare per una seconda figlia perché non mi sentivo pronta a sopportare un'altra gravidanza e tutti i problemi che comportava. Con lo stress del Mondiale sarebbe stato ancora peggio. Non voglio rischiare nulla, non voglio dover guardare le mie compagne giocare, mentre io rimango in panchina. Sorrisi nel sentire la stretta aumentare su di me. Entrambi eravamo coperti da un lenzuolo, chi di più, chi di meno.
« Ehi principessa. »
Lo sentii sussurrare al mio orecchio. Ed ecco di nuovo quel maledetto nomignolo. Sorrisi, voltandomi verso di lui.
« Buongiorno anche a te Benji. »
Dissi sistemandomi sul letto. Lui mi sorrise, stampandomi un bacio sulle labbra. Mi misi a sedere, sistemando il lenzuolo sul mio petto.
« Ti preparo la colazione? »
Mi chiese, lasciandomi dolci baci sul collo.
« No tranquillo. Non voglio che tu faccia esplodere qualcosa, di nuovo. »
Dissi recuperando i miei vestiti.
« Te l'ha raccontato? »
Chiese confuso. Io annuii, infilandomi il pantalone.
« Non ci posso credere! Doveva essere un segreto! »
Disse. La sua espressione era sconcertata.
« Smettila di fare il permaloso. »
Dissi, avvicinandomi a lui. Gli lasciai un dolce bacio per poi dirigermi verso la cucina. Poco dopo, fece il suo ingresso con una semplice T-shirt bianca e un paio di pantaloni della tuta grigi. Accidenti! La tuta grigia no! Cercai di non abbassare lo sguardo.
« Che hai preparato? Si sente un profumino dalla mia stanza. »
Disse Schneider, interrompendo il nostro contatto visivo.
« Una vecchia ricetta. Ho dovuto chiamare mia nonna per prepararla. »
Dissi mentre sistemavo la colazione nei piatti.
« Posso farvi una domandina veloce? »
Chiese Schneider. Noi due ci guardammo, per poi annuire.
« Vi siete divertiti parecchio ieri sera? »
Chiese con sguardo malizioso rivolto verso di me. Io lo guardai truce, con le guance più rosse di un pomodoro mentre Benji sorrideva divertito, giocando con il suo cellulare.
« Che strano, eppure sembrava di si. »
Continuò, alternando lo sguardo tra me e Benji.
« Preparati a non dormire più Schneider. Ti converrebbe trovare un modo per insonorizzare la mia stanza. Credo di essermi fatto capire, no? »
Disse Benji, alzandosi. Schneider rimase scioccato, mentre io pregavo Dio, sperando che mi mandasse una grazia dal cielo.
« Tu la mia migliore amica non la tocchi razza di pervertito. »
Disse Isabelle facendo il suo ingresso e parandosi davanti a me.
« Sembra che abbiate fatto pace. Che è successo stanotte? »
Chiese Tom ignaro di tutto. Io guardai truce Schneider che sembrava pronto a raccontare tutto. Ma proprio tutto.
« Qualcuno stanotte si è divertito parecchio a giocare sotto le lenzuola. »
Disse Schneider, facendomi perdere un battito.
« Io ti ammazzo. »
Disse semplicemente Tom.
« È stato davvero molto divertente. Non è vero Alyssa? »
Chiese Benji facendomi l'occhiolino successivamente. Stavo per sbraitargli contro, quando Charlotte interruppe quel momento con un sonoro sbadiglio.
« Buongiorno mamma. »
Disse correndo ad abbracciarmi.
« Buongiorno tesoro. Come hai dormito? »
Le chiesi aiutandola a sedersi.
« Zio Schneider mi ha letto una storia molto bella! »
Disse Charlotte, afferrando la forchetta.
« Mi fa molto piacere. Te la cavi da sola o hai bisogno dell'aiuta della mamma? »
Le chiesi. Lei mi guardò.
« Sono grande! E poi papà può aiutarmi! »
Disse indicando Benji. Io sbarrai gli occhi. Benji rimase sorpreso. Ci guardammo tra noi, cercando di capire come avesse fatto a scoprirlo
« C-come f-fai a saperlo? »
Le chiesi, balbettando leggermente. Lei mi guardò.
« Ieri sera volevo chiederti una cosa, così mi sono alzata e mi sono avvicinata alla porta e ho sentito papà dire che voleva fare una sorellina per me. »
Disse Charlotte. Isabelle mi guardò sbalordita, Tom era più confuso di prima mentre Schneider alternava lo sguardo tra me e Benji. Io non sapevo cosa dirle, non potevo rispondere ad una simile.
« Già. Papà e mamma stavano pensando si fare una sorellina. E molto presto. »
Disse Benji con sguardo malizioso. Io lo trucidai con lo sguardo. Tom lo voleva uccidere, mentre Schneider e Isabelle guardavano la scena divertiti.
« Mamma tu sei d'accordo? »
Chiese Charlotte.
« No mamma non è d'accordo. »
Dissi, voltandomi verso Benji.
« Allora niente sorellina fino a quando mamma non è d'accordo. »
Disse Charlotte. Sorrisi trionfante. Lei prese un altro biscotto mordendolo.
« E comunque, sono molto arrabbiata con te papà. »
Disse improvvisamente. Lui la guardò confuso.
« Perché? Che ha fatto papà? »
Chiese Schneider.
« Ha fatto male alla mamma. »
Disse. Io la guardai interrogativa.
« Che ha fatto alla mamma? »
Chiese Tom.
« Ho sentito mamma dire che doveva smetterla perché le stava facendo male ma papà continuava. »
Disse con il viso corrucciato. Io mi coprii il viso con le mani per l'imbarazzo, mentre Benji stava per sputare l'acqua che stava bevendo.
« Mamma e papà ieri stavano giocando. Mamma sta bene piccola mia. »
Disse Benji. Stavamo proprio giocando ieri sera. Perché mi sono innamorata di uno come lui?
« Vieni andiamo a vestirci così facciamo una bella passeggiata. »
Disse Isabelle interrompendo quel momento di imbarazzo generale. Charlotte annuì, afferrando la mano di Isabelle. Tom la seguì, ancora sconvolto.
« Stavamo proprio giocando ieri sera. Idiota! »
Gli dissi.
« Eppure sembrava ti stessi divertendo a "giocare" con me. »
Disse afferrandomi le mani. Mi tirò per la maglietta, facendomi avvicinare a lui.
« Non credere che abbia finito ciò che ho cominciato. Preparati principessa. »
Disse, facendomi capire che prima non stava scherzando.
« Voi lo sapete che sono ancora qui, vero? »
Chiese Schneider, guardandoci perplesso. Benji lo guardò, facendogli capire che doveva sparire. Lui si alzò, borbottando qualcosa.
« Se continui così torno in Francia e vado a dormire da Pierre. »
Dissi. Lui mi guardò, cercando di non sbraitare nel sentire quel nome.
« Non lo faresti. »
Disse bloccandomi tra lui e i fornelli.
« Ne sei così convinto? »
Ribattei, guardandolo. Lo vidi stringere i pugni.
« Scordatelo. Non ti permetterò di andare, anche a costo di ammanettarti alle sbarre del letto. » Disse minaccioso. Arrossii immediatamente. Lui sembrava serio. Ma che dico! Era più che serio.
« Stavo scherzando stupido! »
Dissi. Lui rilassò i muscoli, avvicinandosi alle mie labbra. Le unì in uno splendido bacio. Uno dei più belli che abbia mai ricevuto da lui.

~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~
¡HOLA!
Dopo una notte piena di scintille, giunge il mattino, con uno dei risvegli più teneri che la nostra giovane coppia abbia mai avuto. Durante la colazione la tranquillità viene sostituita da caos e confusione. Tra imbarazzo e divertimento, scopriamo che Charlotte ha scoperto chi è suo padre. Benji fa lo spiritoso e Alyssa tiene a bada il suo istinto omicida. Tom non è da meno e Isabelle e Schneider si godono la scena. Dopo l'uscita di scena di Schneider, Charlotte, Isabelle e Tom, Benji ha un piccolo attacco di gelosia che si risolve con uno dei baci più dolci e romantici che i due si siano mai scambiati. Ma questa volta saranno in grado di amarsi per sempre? O sarà un altro tentativo fallito?

Ancora Una Volta GoalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora