Prima brutta impressione

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Marinette's pov

Primo giorno in una nuova scuola.
Questo potrebbe essere una bella cosa, ma non quando hai diciassette anni, degli amici e soprattutto se questa scuola è privata.

La France Doupaun è una rinomata scuola di Parigi frequentata da ragazzi ricchi e snob. Non vorrei essere qui, ma quando ho vinto la borsa di studio i miei genitori hanno insistito.

Quindi eccomi qui, fuori da scuola ad aspettare il suono della campanella mentre la maggior parte degli studenti mi guarda incuriosita.

- Ciao! - dice una ragazza  venendomi incontro allegramente.
- Io sono Alya Césaire -si presenta porgendomi la mano e sorridendo.

- Marinette Dupain-Cheng - dico il mio nome e le stringo la mano, speravo che qualcuno si facesse avanti.

Parliamo del più e del meno, Alya mi sembra molto simpatica.
Entriamo in classe al suono della campanella e andiamo a sederci in seconda fila dietro a un ragazzo biondo e a uno con il cappellino.

A un certo punto entra ua ragazza bionda con fare altezzoso, che risponde male ad un ragazzo con la felpa rossa e che appena si siede al suo posto inizia a limarsi le unghie.

- Chi è quella? - chiedo ad Alya.
- Quella è Chloé Bourgeois - risponde guardandola male.

- Bourgeois? Come il sindaco? - chiedo cercando di capire se c'è un collegamento tra i due.

- Sì, è sua figlia - mi informa e rimango a bocca aperta, ci mancava solo la figlia dell'uomo più potente di Parigi in classe.

La ragazza sembra aver capito che stiamo parlando di lei, infatti si gira e ci lancia un'occhiataccia.

Finita la lezione Chloé viene verso di noi seguita a ruota da una ragazza dai capelli rossi.

- Alya, ancora a spettegolare eh? Eppure mi stupisce che tu non abbia ancora parlato di me sul tuo blog da quattro soldi - la attacca.

- Il mondo non gira intorno a te, Chloé - ribatte Alya alzando gli occhi al cielo.

Chloé mi osserva attentamente mentre capisce di non avermi mai vista prima.
- E tu chi sei? - chiede con superiorità.

- Mi chiamo Marinette, sono quella nuova- rispondo cercando di essere il più gentile possibile, ma il mio tono deve essere risultato infastidito.

- Ah, la panettiera con la borsa di studio? - chiede retoricamente e inizia a ridere con la sua amica.
Non la sopporto proprio.

- Sabrina, andiamo, non perdiamo tempo con queste sfigate - dice poi e se ne vanno.

- Quella è davvero odiosa - dico con disprezzo ad Alya.

- Hai ragione, la pensano tutti così qua dentro, ma lei ottiene sempre ciò che vuole perchè è "la figlia del sindaco" - si lamenta.

L'atteggiamento di quella ragazza mi ha fatto davvero innervosire, come si permette di darmi della panettiera e della sfigata?
E pensare che dovrò sopportarla per i prossimi due anni.

- Ma sono tutti ricchi in questa scuola? - le chiedo vedendo gente con vestiti firmati e telefoni da cinquemila euro.

- La maggior parte, qui c'è anche gente famosa. Hai presente Adrien Agreste? - mi chiede.

Certo che ce l'ho presente, è solo il modello più ambito di Parigi.
In più è il figlio del proprietario della casa di moda in cui sogno di lavorare come stilista.

- Adrien Agreste studia qui? - esclamo sorpresa mentre ci sediamo su una panca.

- Esatto - conferma entusiasta, probabilmente per avermi dato una notizia interessante.

- Scommetto che è uno snob come Chloé, in fondo è molto ricco e famoso. È il più popolare della scuola, vero? - suppongo forse esagerando un po'.

- Sì... - mi da ragione Alya, però titubante.

- Ecco, sarà un altro insopportabile figlio di papà - dichiaro e continuo a parlare, mentre Alya guarda preoccupata dietro di noi.

- Cosa guardi? - le chiedo a un certo punto e mi giro anch'io.

Oh mio dio. Davanti a me vedo Adrien Agreste in persona, e mi accorgo che è proprio il ragazzo seduto davanti a me in classe. Accanto a lui c'è anche il ragazzo con il cappellino e le cuffie seduto davanti ad Alya.

Divento tutta rossa ed evito i suoi occhi, che mi scrutano attentamente.
- Come ti chiami? - mi chiede apparentemente tranquillo.

- Ehm...Marinette - rispondo timidamente.
- Piacere, io sono Adrien - continua a parlarmi senza problemi.

Che imbarazzo... proprio il primo giorno di scuola dovevo fare certe figuracce!

Il suo sorriso si spegne e diventa freddo: - Sai, non è carino esprimere giudizi affrettati su qualcuno che non si conosce nemmeno. Tra noi due mi sembri tu la snob superficiale, principessa -.

Arrossisco ancora di più dalla vergogna, di sicuro mi odierà adesso.
Fantastico, proprio il figlio del mio stilista preferito dovevo mettermi contro.
Si allontana con il suo amico.

- Sei davvero sfortunata, Marinette - commenta Alya ridacchiando, divertita dalla situazione.

- Non c'è niente da ridere, ha ragione lui, non dovevo insultarlo così -, ma che mi è preso?

- Eri ancora nervosa per Chloé, per quello lo hai pensato - prova a giustificarmi Alya.

Due ragazze si avvicinano a noi esaltate.
- Hai parlato con Adrien? - mi chiede una.
- Sì, ehm, ecco - non esattamente, diciamo.
- Fortunata! Io spero da tre anni che mi rivolga la parola - sospira con fare sognante l'altra.

Io e Alya ce la svignamo prima che possano riempirci di domande.

Un amore a Parigi ~ AdrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora