Problemi in arrivo

992 39 86
                                    

Adrien's pov

Sto scendendo per fare colazione, quando sento la porta dell'ufficio di mio padre aprirsi e una voce dietro di me tuonare: - Adrien! -.

Mi giro verso mio padre che mi osserva dalla soglia, e che aggiunge: - Entra per favore, devo parlarti -.

Tutto questo non mi piace, quando mai mi vuole parlare? C'è per forza qualcosa sotto.

Lo seguo dentro chiudendo la porta alle mie spalle.
- Che mi devi dire? - domando cauto.

- Ho saputo dai giornali che sei andato all'evento di ieri sera con quella che definisci essere "la tua ragazza" - risponde.

- Perchè lei è la mia ragazza, papà - ribatto irritato dal suo tono austero.

- Bene, e io vorrei conoscerla - dichiara con un tono che non accetta un no come risposta.

Mi sono cacciato in un bel guaio, questo è esattamente ciò che non volevo succedesse.

- Maledetti giornalisti - sussurro tra me e me senza che possa sentirmi.

Quando mio padre dice di voler conoscere la mia ragazza non lo intende come tutte le persone normali: per lui è un esame, per vedere se va bene per la mia immagine o no.

- Dai papà, non è una cosa seria, non c'è bisogno di- provo a dire ma mi interrompe.

- Non mentirmi Adrien, se sei stato pronto a dirlo alla stampa vuol dire che è qualcosa di serio - ribatte fuliminandomi con lo sguardo.

Abbasso la testa, arrendevole.
- Dille di venire qui domani a cena, alle otto in punto - mi da come ultima indicazione e mi invita a uscire dal suo ufficio.

Quel pomeriggio vado da Marinette e le chiedo se può scendere un attimo.
Quando arriva giù si avvicina a me preoccupata.

- Tutto bene? - mi chiede prendendomi la mano.
- Mio padre vuole conoscerti - dico solo, con tono drammatico.

- Gli hai parlato di noi? - esclama sorpresa e stranita.
- No, lo ha saputo attraverso i giornali - spiego amareggiato.

- Non sembri molto felice che io lo conosca - osserva.
- So che una parte di te è felice, infondo mio padre è il tuo idolo nel mondo della moda, ma fidati, nella vita privata non é come in pubblico - ribatto.

- Quando? - mi chiede riferendosi all'incontro.
- Domani sera a cena, alle otto - rispondo.

Marinette annuisce e poi mi bacia.
- Andrà tutto bene, vedrai - sussurra sulle mie labbra.

La sera seguente sto scendendo in sala da pranzo, tesissimo.
Non so come andrà davvero, ma non ho una bella sensazione a riguardo.

Sono già le otto e tre minuti e Marinette non è ancora arrivata.
Questo è un problema, mio padre ama la puntualità.

Quando il campanello suona tiro un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo mi agito.

Apro la porta e me la ritrovo di fronte, bellissima come sempre, anche lei molto nervosa.

- Ciao - mi saluta a disagio.
Le prendo la mano e la porto di là.

Quando si ritrova di fronte a mio padre, la sento trattenere il respiro.
La capisco, dopotutto sta incontrando il suo idolo per la prima volta.

- Buonasera signor Agreste - lo saluta educatamente.
Mio padre ricambia il saluto e io, Marinette, Nathalie e lui ci sediamo a tavola.

- Allora dimmi Marinette - inizia mio padre - cosa aspiri a fare dopo gli studi? -.

Un amore a Parigi ~ AdrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora