La misteriosa vedova di Nimis

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ALLORA, QUESTO È UN TEMA CHE GO DOVUTO FARE. VI CONSIGLIO PRIMA DI LEGGERE IL TESTO PRESENTE NELLE FOTO CHE METTO QUI SOTTO E POI LEGGERE LA STORIA PER CAPIRE UN PO' DI PIÙ. BUONA LETTURA GUYSS

 BUONA LETTURA GUYSS

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LA MISTERIOSA VEDOVA DI NIMIS

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LA MISTERIOSA VEDOVA DI NIMIS

Mi ricordo ancora quella sera. Mi ero affacciata sulla porta del mio casolare per prendere una fascina di legna e sentii un uomo che mi stava chiedendo aiuto. Era un soldato di bassa statura e con occhi molto belli. Le sue condizioni erano pessime, aveva la febbre, la tosse  ed era stanco e affamato. Lo feci entrare in casa e, appena ci mise un piede dentro, svenne. Quando egli si sveglió iniziai a fargli un paio di domande. Per prima cosa scoprii il nome di questo sconosciuto. Si chiamava Sante Trombolini, ma questa informazione non mi bastó. Gli chiesi da dove venisse e come avesse fatto ad arrivare a casa mia, ma lui non rispose. Vidi i suoi occhi incupirsi, diventando freddi e pieni di dolore. Cambiai discorso e gli offrii del cibo e delle bevande. Lui iniziò a mangiare di gusto; quasi ingozzandosi. Finito il pasto Sante inizió a raccontarmi la sua storia. Ne rimasi affascinata. Mi raccontó della brutale battaglia di Caporetto. Ad un certo punto del racconto disse un nome a me noto: Enrico Stiloso. Lui era mio marito, o meglio, il mio finto marito. Enrico Stiloso, Luigi Tommasini, Eleonora Calderone ed io eravamo molto amici. Dopo due lunghissimi anni di amicizia, Luigi cominciò a provare dei forti sentimenti per Enrico e ovviamente questi erano ricambiati. Iniziarono ad avere una bellissima relazione e la gente cominciò ad insospettirsi perché i loro sguardi erano molto intimi ed, essendo due uomini, questa cosa era sbagliata. Un giorno noi decidemmo di creare un piano. Il dì dopo io ed Enrico e Luigi ed Eleonora ci sposammo. Le cose filarono lisce finché loro due non dovettero andare in guerra. Il soldato mi raccontó che era diventato molto amico con i soldati Stiloso e Tommasini. Mi raccontó ogni dettaglio sulle loro avventure insieme, ma ad un certo punto si incupì. Vidi i suoi occhi farsi seri e le lacrime solcare il suo volto. Mi disse che erano morti un paio di giorni prima durante la battaglia di Caporetto. A tal punto cominciai a disperarmi e lui capi che li conoscevo. Gli raccontai la mia storia e anche quella di Luigi e Enrico. Lui mi disse che aveva capito che loro avevano una relazione e io sorrisi per questo. Decidemmo di prepararci un tea e di iniziare a conoscerci meglio. Scoprimmo di avere molte cose in comune, per esempio la passione per la scrittura. A fine serata mi addormentai tra le braccia del soldato senza nemmeno rendermene conto. Io e Sante ci avvicinammo maggiormente con il passare dei giorni, finché non ci baciammo. Dopo quel giorno Sante scappó dalla mia dimora e non tornó mai più. Nei mesi passati con lui provai un senso di felicità e spensieratezza che nessuno riuscì a colmare dopo la sua fuga. Credo di essermi innamorata di Sante Trombolini, anzi, ne sono sicura... ma nessuno potrà mai amarsi come lo facevano loro due, i miei cari amici Larry. Aspettatemi ragazzi, tra poco ci rincontreremo.

MA ELEONORA ESATTAMENTE CHE FINE HA FATTO? AHAHHA

1° Guerra Mondiale  ~L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora