Io credo che quando il destino si mette in mezzo alla tua vita, non c'è modo di cambiare niente...diventa lui il padrone.
Ed è impossibile stare al suo passo.
All'inizio non è una cosa molto piacevole...ho dovuto passare momenti orribili, che non dimenticherò mai e poi mai...ma ne è valsa la pena.
Dopo tutte le tempeste ho trovato l'arcobaleno e cosa migliore...il sole, il mio sole.
Lui è il mio sole, la ragione del mio sorriso, la mia salvezza, la mia ancora.
Nessuno mai può prendere il suo posto, nessuno mai può cambiare la giornata più buia della mia vita a una giornata felice e indimenticabile, nessuno mai può essere o solo assomigliare a lui.
"Debby?" Sento chiamare il mio nome e un leggero solletico in viso.
"Debby sei sveglia?" Apro gli occhi ancora stanchi dalla sera precedente e vedo la faccia della mia amica Amber quasi appiccicata alla mia.
"Ma che ore sono?" Cerco di produrre un suono normale, ma con la stanchezza e la voce ancora impastata dal sonno è impossibile far uscire un suono udibile.
"Le otto!" Quasi grida e istintivamente mi tappo le orecchie con le mani.
"Ma sei pazza? Perché mi hai svegliata a quest'ora? E poi ho un mal di testa..." sussurro l'ultima frase e chiudo gli occhi cercando di far passare l'atroce mal di testa.
"Qualcuno ieri si è divertito." Apro gli occhi e la vedo fissarmi con un sorriso stampato in faccia.
"Piantala...anche tu non ti sei risparmiata." Borbotto infastidita dopo aver ripensato a ieri sera.
Eravamo ad una festa per la fine del quinto anno del liceo.
Mi ricordo che ho bevuto, molto. E nient'altro.
"Non ricordi niente di ieri?" Mi domandò come se mi stesse leggendo nel pensiero.
Scuoto la testa. "Bhe ti rinfresco la memoria! Fortunatamente ho bevuto molto meno di te, quindi ricordo bene." Mi puntò il dito in faccia.
Ero curiosa. "Sai ho anche guidato la tua Chaty..." sussurrò quasi come se non mi volesse far sentire quello che ha appena detto. Ma per sua sfortuna avevo capito tutto. Sgranai gli occhi "Cosa?" Urlai. "Già...tu eri ubriaca e non c'era nessuno che poteva accompagnarci a casa...così ho guidato..." sussurrò.
"Ma tu non hai la patente!" Urlai più di prima, ma mi pentii immediatamente sentendo la testa scoppiarmi.
"Sì, ma ho pensato che facendo pratica avrei preso la patente più velocemente..." Abbassò la testa.
"Ci potevi uccidere sai?" Borbottai.
"Stavo quasi investendo una vecchietta..." fece un sorrisetto colpevole.
E io sgranai ancora di più gli occhi.
"Tu sei matta..." Mi alzai e andai in cucina a prendere una pillola per il mal di testa. Presi un bicchiere d'acqua e ingoiai il tutto.
Ritornai in camera, presi l'intimo e andai in bagno.
Prima di entrare vidi Amber pensierosa.
"Cosa ti fluttua nella tua piccola mente, principessa combina guai?" Feci una voce strana.
Lei alzò gli occhi, mi guardò e sospirò.
Ritornai nel letto e mi sedetti.
Iniziò a parlare. "Ehm...come dire...mentre tu eri occupata a vomitare nel giardino della casa dove hanno dato la festa...bhe è arrivato un ragazzo..." La guardai curiosa ed era persa nei suoi pensieri con gli occhi sognanti come se stesse rivivendo quel pensiero.
"Era molto carino e mi chiese aiuto...io rifiutai...ma insistette.
Prese dei fazzolettini e li avvicinò a me...in quel momento...ehm...ci siamo guardati negli occhi...e...cisiamobaciati..." disse l'ultima frase velocemente. La guardai stranita. "Che?".
"Bhe ci siamo baciati..." sussurrò diventando color peperoncino.
Sembra che quella mattina sgranare gli occhi era la mia unica preoccupazione. Infatti lo rifeci.
"Okaaaaaay..." sinceramente credevo fosse qualcosa di più grave. Con Amber non si può mai stare tranquille mi alzai e andai in bagno. Chiusi la porta a chiave.
"Ehi...che fai? Non dici niente?" Bussò alla porta.
Aprii la porta, la guardai negli occhi e risposi un secco "NO" Ritornai dentro e la richiusi. "Credevo fosse qualcosa di più...importante..." gridai da dietro il bagno.
"Bhe per me lo è!" Ribattè.
"Amber non lo rivedrai mai più...cosa ti aspetti?" Domandai.
"Ci scriviamo da ieri notte. Ho il suo numero. Ah e per la cronaca stamattina ti ho svegliata perché tra due ore usciamo con lui...".
No...non posso crederci. Vuole portare ad un appuntamento anche me?
No questa è pazza.
"Scordatelo" gridai.
"Già ci siamo organizzati...tra due ore saremo al parco...gli ho detto anche di te, cosí lo conoscerai!".
La lasciai parlare. Quando Amber si mette una cosa in testa è impossibile cambiarla.
Quindi...mi costringerà ad andare con lei.
Alzai gli occhi al cielo e pregai che a questo 'appuntamento' non durasse molto.
Mi lavai e mi misi la biancheria.
Uscii dal bagno e trovai Amber a sbirciare nel mio armadio.
"Sto prendendo in prestito questi vestiti." Mi svolazzò davanti gli occhi un paio di jeans neri e una maglietta bianca con la scritta HOPE.
Sbuffai alzando gli occhi al cielo.
Presi un paio di pantaloncini corti a jeans e una maglietta larga giallo canarino.
Mi vestii e mi misi le mie Converse.
Guardai Amber indaffarata e alzai un sopracciglio.
"Che c'è?" Mi chiese.
"Sono pronta. Mettiti le mie Vans Nere, si abbinano meglio con questa maglietta..."
"Okay..."
Guardai l'orologio e mancava solo mezz'ora all'appuntamento.
Si salvi chi può...mi bastava ritornare a casa salva e non avrei ucciso Amber per avermi costretto a venire.Spazio me...
Ciao ragazze...questa è la mia prima storia in assoluto.
Se vi va di seguirmi su Instagram mi chiamo gloria.sales, così vi aggiornerò sulla ff.
Vi prego di votare è importante...basta solo un secondo.
Adesso vado
-Glo
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You trust me?
FanfictionDebby crede di avere la propria vita sotto controllo, ma quando il destino si mette tra i piedi, non c'è modo di tornare indietro. La sua vita viene scombussolata da capo a piedi.