Pov Jason
Lucy rimase con me tutto il pomeriggio e dato che mia madre non fece ancora ritorno le chiesi se poteva rimanere a cena.
Lei acconsentì.
Ordinammo le pizze.
Ci mettemmo in cucina posti uno davanti all'altro e lei così dal nulla iniziò a parlare.
"Sai è da un anno che sono qui in Italia e non sono ancora riuscita ad ambientarmi.
Mi manca troppo New York.
Con Jessica, la mia migliore amica, ci divertivamo un sacco ad andare in giro per negozi a fare shopping e passare infiniti pomeriggi al Central Park.
Non avevo molti amici lì, ma per fortuna avevo lei, che ho conosciuto alle elementari e non ci siamo mai separate.
Ovvio qualche litigio c'è stato, ma risolvavamo sempre tutto davanti al nostro centro commerciale preferito di vestiti, Macy's.
I nostri padri lavorano insieme, ed è a causa loro che ci siamo dovute trasferire.
Anche se mio padre viaggia ancora ma non va molto lontano qui, resta sempre in Italia.
Invece quando eravamo a New York, a volte doveva spostarsi dall'altra parte del mondo." mi disse l'ultima frase con un tono triste.Non me l'aspettavo che così dal nulla, mi parlasse della sua vita passata a New York.
"Anche io vengo dall'America, io sono di Chicago però.
Non mi sono trasferito, al contrario tuo, per motivi lavorativi.
Ma perché avevo amici poco "raccomandabili", se così possiamo dire, ed ero entrato in un giro che per uscirne dovevo per forza trasferirmi. - con quest'ultima frase lei mi guardò incuriosita - Fumavamo e spacciavamo erba e hashish.
Dopo che un nostro "cliente" fece i nomi alla polizia, dovetti per forza sparire dalla circolazione. Quindi eccomi qui.
Tranquilla ora sono pulito non fumo più.
Ho smesso con quello"----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non credevo a quello che mi aveva appena confessato Jason, non avrei mai immaginato che prima di venire qui in Italia, lui facesse quelle determinate cose.
Ma se è venuto in Italia, è qui per cambiare vita giusto?
E se dovesse ricaderci cosa accadrà?
Riuscirò ad aiutarlo?Ancora sconcertata da determinata confessione, sbirciai l'orologio, erano le 21:30, era meglio rientrare in casa sennò mia madre si sarebbe preoccupata e anche perché il giorno seguente saremmo dovuti andare a scuola e la mia voglia di alzarmi alle 7:00 di mattina era pari a zero.
Così salutai Jason.
"Ti aspetto domani Spia, che andiamo a scuola insieme?"
Sorridendo annuii.
Rientrata in casa, mia madre mi corse incontro tutta eccitata e mi cominciò a fare mille domande su Jason, così le raccontai tutto, anche della morte del padre.
Lei si rabbuiò sentendo questo, e ripromise la mattina seguente di passare a fare le condoglianze a casa sua e magari a fare amicizia con la madre di Jason, in modo da magari tirarle su il morale.
Magari avrebbe portato anche i suoi famosissimi brownies.Mi addormentai pensando a Jason, alla morte di suo padre e alla sua confessione.
____________________________________________________________________________________________________________
SPAZIO AUTRICE
Come vi è sembrata la confessione di Jason?
Ci siete rimasti male anche voi come Lucy?
E se i dubbi di Lucy su Jason fossero reali?
Tutto ciò nei prossimi capitoli.
STAI LEGGENDO
Io e te
RomanceLucy una ragazza dolce e molto timida, è in terza superiore al liceo, inizia un nuovo anno, ma non tutto sarà come prima, infatti il primo giorno di scuola incontrerà Jason. Sarà sempre la solita Lucy o in lei qualcosa cambierà?