Era l'intervallo, finii di fretta i compiti, prima di dirigermi in mensa.
Ma appena misi piede fuori dall'aula una mano afferrò il mio polso.
"Dobbiamo parlare."
Non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli che mi trascinò in classe, per fortuna era vuota.
"Perché non hai detto niente quando ha iniziato a dire quelle cose?"
"Perché è la verità Kacchan. Io sono sempre gentile con te, non ti vieto mai di fare nulla, ti do amore incondizionatamente da anni ormai. Mentre tu pensi sempre alla band, le prove, il festival, esercitarti con la batteria. Ed io? Quand'è che avrai un po' di tempo per me?"
"Ma che dici? Sono sempre a casa tua."
"Si. Ma ci stai solo il tempo che ceniamo, poi io ti chiedo sempre di restare e tu puntualmente tiri fuori la solita scusa. Se è così importante per te allora fidanzati con la tua stupida batteria."
"Ho scoperto solo da poco quanto in realtà mi piaccia suonare, non ho di certo intenzione di mollare tutto adesso."
"Ma io non ti sto dicendo di abbandonare la musica. Ti sto solo chiedendo se riesci a ritagliare un po' di tempo per me ogni tanto. Perché, anche se mi duole ammetterlo, non credo ci vorrà molto prima che io mi stanchi del tutto di questa situazione e la nostra storia finisca."
"Io non voglio che ci lasciamo. Solo, capiscimi. Se tu mi dicessi che devi lavorare tutto il giorno in ospedale e quindi possiamo vederci di sera io capirei."
"Ma non è vero! Perché ogni volta che sono in ospedale te ne esci con le tue inutili scenate."
"Perché ho visto come guardavi Todoroki. Erano gli stessi occhi con cui guardavi me all'inizio."
Scrollai le spalle "ma che cazzata è mai questa? Ti ho già detto che io e lui siamo solo amici e poi tu hai detto che ti fidavi di me, ora te ne esci con sta storia?"
"Non lo so Izuku, io ci provo a fidarmi ma, secondo me tra voi è successo qualcosa, e se è no, succederà."
Scossi la testa "basta, non voglio più sentirti. La nostra conversazione finisce qui." andai verso la porta. Ancora una volta mi afferrò il polso.
"Sii sincero con me. È successo qualcosa tra voi?"
Mi stava salendo il magone. Socchiusi gli occhi, ripensando al momento del nostro bacio.
"No." mentii.
"E spiegami perché dovrei crederti."
"Non c'è niente da spiegare. Tu dovresti fidarti e basta. Io mi fido di te, che ne so che magari non usi la scusa della band per vederti con un altro?"
"Ci sono solo gli altri con me. E comunque dovresti sapere che quando sono in mood da batteria, niente e nessuno può distrarmi."
"Allora magari chiederò a Kaminari la conferma. Almeno lui è sempre gentile con me."
"Oh certo, quindi adesso mi stai dicendo che vuoi che sia come lui? Sempre sorridente, scemo in culo e agli ordini di tutti pur di farseli amici?"
"No caro mio. Se dovessi descriverti il mio tipo ideale caratterialmente ti direi Kirishima. Senza ombra di dubbio." incrociai le braccia al petto, guardandolo con aria di sfida.
"Ah- okay, lo sai che stia confermando il fatto che ti piacciano gli stupidi?"
"No. No, affatto. Ti sto dicendo che mi piacciono quelle persone che non si farebbero problemi ad abbandonare ciò che stanno facendo per correre da me. E che non hanno paura di mostrare le proprie emozioni." mi poggiai al muro "perché no, anche Shoto potrebbe essere il mio ti-" mi bloccai quando tirò una forte manata al muro dietro di me, sussultando.