Capitolo I

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Alexandra non è mai stata una ragazza normale, o almeno, le sue compagne di classe la definivano proprio strana,
solo perchè la sua non era una famiglia di benestanti, non poteva permettersi un telefono di marca, costoso,
tipo l'iphone12, ma a lei quel vecchio iphone 4 di suo padre non le dispiaceva, le dava un aria vissuta,
con una storia in mezzo interessante, chissà quanti viaggi aveva fatto quel tetefono, quanti luoghi aveva visitato;
ma il telefono non era il suo unico problema, andava a giro con un paio di jeans vecchi e strappati,
con qualche buco tappato male, una camicetta sgangherata e il suo fedele cappellino.
  Alexandra non era come tutte le ragazze di 16 anni,
non si truccava e a stento pettinava i suoi lunghi capelli castani , a scuola andava discretamente bene,
qualche quattro ma nulla di cui preoccuparsi più di tanto;
però quel giorno di fine 3° superiore accadde qualcosa, o meglio un nuovo studente fece capolino in classe,
le sembrava abbastanza strano, insomma un nuovo studente l'ultimo giorno di scuola? la gente è matta;
poi questo ragazzo non era neanche un granchè, le sembrava il tipico ragazzaccio fannullone,
con un piercing al sopracciglio e qualche tatuaggio che spuntava dalla tuta,
non le sembrava neanche avere la sua età ma non ci fece molto caso;
fortuna o sfortuna accadde  che questo ragazzo finì dietro di lei,
continuava a appoggiare le sue gambe toniche sulla sua sedia e la snervava e non poco;
a un certo punto non ce la fece più, Alexandra non era famosa per avere molto auto controllo,
molte volte aveva scatenato qualche rissa ma niente di grave.
appena si girò questo ragazzo la guardava serio, le faceva quasi paura;
:<< senti cocca oggi pomeriggio sei libera?>>
lei rispose prontamente e in un modo non molto da princesse di no;
:<< senti cocca, non me ne frega un cazzo se non puoi, oggi pomeriggio ci dobbiamo vedere>>.
detto questo lui si alzò dalla sedia e uscì dalla classe; Alexandra uscì in fretta dalla classe,
quasi correndo e in mezzo al corridoio iniziò ad urlare:<< ALLORA, PUNTO 1 COCCA NON MI CI CHIAMI CRETINO,
PUNTO 2 IO CON TE NON VADO  DA NESSUNA PARTE COGLIONE SENZA PALLE>>
tutta la gente del corridoio iniziò a guardarla male ma non gliene fregò più di tanto,
prese le sue cose, uscì da scuola, prese il pullman e arrivò a casa.
sul suo frigo c'erano attaccati dei post it in cui esplicavano che i suoi genitori stanotte sarebbero tornati tardi e
non avevano fatto la spesa, tanto meglio, non avrebbe avuto i suoi genitori tra le palle,
così cercò un po nel frigo e arrendendosi si fece un tè; dopo aver "pranzato"  andò nella sua camera e
con le cuffie a tutto volume si mise ad ascoltare i coldplay; a una certa, un boato la fece saltare dallo spavento,
la sua finestra aveva un buco enorme e sul suo tappetino scrauso c'era appoggiato un sasso con un biglietto che recitava
:<< tra 5 minuti davanti al parco>>; lei scocciata si preparò e uscì di casa pensando a quanti più accidenti e
insulti possibili da tirare. arrivata al parco si levò le cuffiette e iniziò a sbuffare

L'ultima dominatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora