Mi presento,per oggi sono John,uno studente inglese,domani potrei essere chiunque altro,vi starete chiedendo cosa sto cercando di dire..
È triste,molto,ma dopo un po' ci ho fatto l'abitudine,nessun'affetto,vivere quel giorno consapevole di non potersi affezionare a nessuno perché mi sarei ritrovato nel corpo di un'altra persona entro 24 ore o 1440 minuti,insomma per quanto ci si può girare intorno la mia vita rimane chiusa in quell'arco di tempo,sì,per chi non l'avesse capito ogni giorno mi sveglio nel corpo di un'altra persona,è frustrante,ma non ho comunque trovato fino ad ora niente che realmente valga la pena vivere.Allo scadere della mezzanotte mi trovo in un altro letto,altra casa,altro paese o a volte anche altra nazione e si ricomincia da zero..
Spesso mi dicono che sono freddo,apatico,ma la verità è che ho solo paura di affezionarmi,di trovare quella persona che non voglio lasciare,non deve accadere di nuovo.Mi capitó parecchie vite fa,lei si chiamava Margue,era francese,riuscì a farmi innamorare pazzamente di lei in meno di un giorno,furono delle ore tremende,con la consapevolezza che presto l'avrei persa,ancora mi duole tutto ciò.
Non posso permettermi il lusso di influenzare le persone
che preso dovrò lasciare,insomma rimango io,ma nel corpo di un altro mio coetaneo.Spesso mi capita di pensare a come sarebbe avere una vita normale,una vita degna di essere chiamata vita,che bella questa parola "vita" dev'essere bello anche averla,poter creare un qualcosa si proprio,essere felici con qualcuno PER SEMPRE.
Io non possiedo nulla che sia realmente mio,adattarmi alle abitudini di qualcun'altro per me oramai è la normalitá,non so che nome attribuirmi,perchè in realtá io non sono nessuno,sono solo un'anima che gira di corpo in corpo maschio o femmina che sia di chi lo ospita.
Mi dispiace per chi è costretto ad ospitarmi,sono sempre lì a sperare che nessuno si accorga di me,devo interpretare ogni singolo particolare della vita della persona quale interpreto il ruolo per non rischiare di influenzare chi a differenza mia una vita ce l'ha.
All'inizio ero curioso/a di scoprire in quale corpo mi sarei ritrovato/a,ma dopo un po' è diventato monotono e tremendamente distruttivo,chissà chi sarò domani.