decima parte

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Erano probabilmente uno o due minuti che erano seduti in silenzio.

Louis non aveva intenzione di aprire bocca. Non dopo quello che Harry gli aveva appena detto. Perché doveva ricordarglielo ogni volta? Lo sapevamo, Louis non aveva amici. Perché rinfacciarglielo?

Louis cautamente allontanò il cibo da se stesso e uscì. Non lo aveva neanche assaggiato, ma aveva perso l'appetito.

Harry lo guardò confuso quando si alzò dalla sedia. "Dove stai andando?" Gli chiese. Probabilmente lo sapeva già, ma non gli dispiaceva chiederlo.

Louis guardò Harry e scrollò gli occhi. "A casa. Non ho niente da fare qui ora che Niall è andato." Rispose.

Harry ridacchiò e annuì leggermente. "Ha lasciato me, dovrebbe essere un conforto." Voleva solamente parlare con Louis per qualche minuto. Poteva almeno provare del cibo che aveva ordinato. "Dai, siediti."

"No." Louis alzò la voce. "Perché dovrei? Tutto quello che fai è portarmi in basso parlando male di me e ne sono stanco. Perché non mi puoi lasciare in pace?" Le parole uscirono più alto di quanto si aspettasse, ma in quel momento non gli importava.

Si voltò velocemente e uscì. Che giornata terribile. Tutto quello che voleva fare era passare del tempo con Niall, ma è finito con l'essere offeso da Harry. 

Harry deglutì a fatica alle parole di Louis. Aveva ragione. A volte usava argomenti offensivi perché lo trovava divertente.

Si alzò e guardò il cibo. Non avevano ancora pagato.

"Fanculo." Sussurrò a se stesso e seguì Louis fuori.

Lo vide camminare sull'asfalto. Non aveva corso dietro a nessuno prima d'ora. Normalmente non ci faceva caso, ma Louis lo faceva sentire in colpa. Molto in colpa di quanto dovrebbe. Probabilmente lo faceva perché Louis era così innocente.

Quando era a pochi centimetri da lui, gli toccò la spalla sinistra, facendolo voltare. Aveva posato i suoi occhi sulla sua faccia, vedendo un'espressione triste e gli occhi rossi. Harry era sorpreso dalla sua stessa azione.

Ma tutto quello che uscì dalla sua bocca non era inaspettato. "Era solo un gioco. Superalo e basta." Deglutì nervosamente.

Louis lo guardò con occhi spalancati. Era serio? Qual era il suo problema?

Voleva tirargli uno schiaffo... ma lui... lo stava solo facendo. Stava aspettando troppo a lungo per dargli quello che si meritava.

Alzò la mano e stava per dargli uno schiaffo in faccia. Ma Harry ha seguito quello che stava succedendo, e gli afferrò il polso. "Che cazzo credi di fare?" Gli chiese Harry.

Louis tolse il polso dalla presa di Harry e gemette. "Secondo te?" Gli chiese.

Harry lo lasciò andare e alzò le spalle alla sua domanda. "Okay, scusa. Non dovevo dirlo. Solamente non penso prima di parlare."

Louis deglutì rumorosamente e guardò la punta delle sue scarpe. Era differente. Non avrebbe mai pensato che Harry fosse il tipo che chiede scusa. Totalmente. Ma era sorpreso. Non conosceva molto Harry, quindi poteva essere il ragazzo che si arrendeva dopo un po'. 

"Ok." Louis rispose semplicemente e alzò lo sguardo.

Harry mormorò. "Okay allora." Disse, cercando di guardarlo come se non gli importasse. Ma gli importava. "Stai solo per dire 'ok' o?" Gli chiese mordendosi il labbro inferiore. 

Louis non pensò molto alla sua risposta, ma sembrava che Harry la pensasse male. "Si. Immagino... Sto solo andando a casa ora." Disse e si girò.

"Cammino con te." Disse velocemente Harry prima di seguire Louis giù per la strada. 


Questo capitolo è stato scritto da foockingavocados_e niente graziee<3

fuckboy ||Larry Stylinson (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora