Capitolo 1

4.6K 93 80
                                    

Nota: Per chi avesse cominciato a leggere la storia prima che la togliessi per poterla sistemare al meglio, vi avviso che sono state apportate delle modifiche, quindi se leggerete qualcosa di diverso non spaventatevi ahah, spero comunque che vi piaccia, fatemi sapere che ci tengo molto!

Scusate per l'assenza, ripubblicherò con calma i capitoli modificati e quelli nuovi, ovviamente. Purtroppo sono molto occupata con la maturità e ho poco tempo per scrivere, ma soprattutto non ho la testa in questo momento, quindi chiedo scusa a chi ha già letto questi capitoli in precedenza, ma troverete qualcosa di nuovo, quindi spero non mi odierete, per chi invece è appena arrivato, benvenuto/a!

Questa è la copertina della storia che, purtroppo, viene tagliata, quindi metto qui per intero:

Questa è la copertina della storia che, purtroppo, viene tagliata, quindi metto qui per intero:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



1.


H.

Harry sospirò passandosi una mano sul viso, guardando il foglio su cui aveva scritto qualche frase in modo ordinato, la sua scrittura era elegante e non ammetteva sbavature:

"Same lips red, same eyes blue

Same white shirt, couple more tattoos"

Mordicchiò il retro della matita con cui stava scrivendo sul suo quadernino, pensieroso:

"Tastes so sweet, looks so real

Sounds like something that I used to feel

But I can't touch what I see"

Era fin troppo concentrato sul bozza della sua nuova canzone per poter solamente pensare di prestare attenzione alla lezione di storia, pensava a cosa scrivere su quegli occhi azzurri che aveva incrociato quella mattina, rimasti impressi nella sua mente. Non avevano assolutamente intenzione di lasciarlo in pace.

Un brivido insolito lo percorse lungo la schiena mentre la scena del loro incontro si stava ripetendo nella sua mente:

Harry era di turno al forno quella mattina presto, così da poter seguire le lezioni pomeridiane all'istituto musicale che frequentava, quel lavoro gli serviva per potersela permettere, un lavoretto umile part-time per arrotondare e dare una mano in casa. Stava sistemando dei vassoi di dolci dietro la vetrina del bancone mentre un suo collega si stava occupando di un cliente; la campanella attaccata alla porta suonava ogni qualvolta venisse aperta, entrata e uscita.
C'era un piacevole sottofondo di risate e chiacchiere dei clienti, di tanto in tanto girava tra i tavoli per chiedere se stesse andando tutto bene e se avessero bisogno di altro. Tornò dietro al bancone quando il suo collega dovette assentarsi un attimo, continuando così lui ad occuparsi dei clienti.

Two Hearts In One HomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora