E io chi sono?

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E IO CHI SONO?Coraline

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E IO CHI SONO?
Coraline


Non so esattamente cosa sia questa sensazione che mi pervade ultimamente, facendomi persino ignorare che mi appartenga, l'unica cosa che so è che è insopportabile.
Nel tentativo di ricercare la risposta ai mille "perché" che mi tormentano durante le numerose notti insonni mi trovo ingarbugliata nei miei stessi pensieri, del tutto priva di una via d'uscita.
Da quel giorno in cui, distesa e smarrita, nei sogni ho sentito il vuoto - ignorando quello che mi è parso come una rivelazione che di per sé non voleva dire nulla perché del niente si trattava - ho cominciato a dubitare del mio esistere, mettendo in discussione tutte le certezze acquisite fino a quel momento.

Ancora mi tormentano gli angosciati lapislazzuli di Elijah che, prima di uscire di casa e avvicinarsi a me per provocarmi, ha ricevuto quell'inattesa chiamata che ha interrotto il tranquillo proseguimento della serata.
Paradossalmente penso a quel ragazzo come all'equivalente umano di un indecifrabile enigma che inaspettatamente ha fatto la propria comparsa nelle nostre vite e altrettanto repentinamente si è dileguato che ha le fattezze di un estraneo ma che da qualche giorno mi sembra così familiare.
Chi sei tu? Perché sei qui?
Queste e altre domande affollano la mia testa mentre, con l'accappatoio di spugna, asciugo il mio corpo dalle molteplici gocce d'acqua che vi scorrono.

E io chi sono?
Io sono una persona - quel comune essere umano, noto ai giovani abitanti del mio paese per essere bersaglio dei loro scherni.
Sopravvivere è sia la mia vocazione che la mia occupazione; è tutto quello che faccio e, più frequentemente di quanto si possa pensare, me ne pento.
Io sono un mistero ben più di quanto non lo siano un individuo qualunque o un animale o anche un lampo di luce. Ma, purtroppo, le persone che sono cresciute insieme a me, mi hanno spenta e umiliata, come se fossi stata un mero incidente di percorso abbattutosi sul corso delle loro vite, privo anche della più elementare storia.
Questo loro atteggiamento sprezzante mi ha impedito di comprendere cosa significasse essere libera di esistere reputando quale unico modo di agire valido il loro e finendo per essere relegata tra le cose banali e prive d'interesse.
Per questo motivo io, Coraline, non ho mai perso tempo a domandarmi quale significato avesse, per me, essere concretamente libera di vivere poiché qualsiasi cosa facessi o dicessi era unicamente fatta o detta per accontentare gli altri cercando di spostare il mirino puntato sulla mia testa che m'impediva di essere ciò che realmente avrei voluto.
Chiaro è che con ciò che racconto dovrei suscitare il vostro sbigottimento e, se leggendolo riuscirete davvero a capirmi - anche se, in verità, sarebbe chiedere troppo a chiunque - se riuscirete ad afferrare il cambiamento che simboleggio, potreste contribuire a salvare quella libertà che ho tanto infelicemente perduto.
Io chi sono?
È sufficiente osservarmi. Cosa vedete? Non c'è molto che possa attirare l'attenzione: ci sono i lunghi capelli bruni, il fisico non troppo slanciato e paffuto e quegli occhi tanto comuni da non destare la minima curiosità.
A cosa penso?
Il flusso di pensieri che scorre incombendo sulla mia esistenza mi conduce inesorabilmente verso ciò che devo sforzarmi di allontanare per ricominciare a respirare dopo essere rimasta in apnea.
E' vero, non ho ancora trovato il mio posto nel mondo e non riesco a capire per quale motivo sono stata concepita ma "un motivo ci deve pur essere anche se non riesco a capire qual è" ed è da questo che traggo la forza per andare avanti, pur persa nell'ignoto, diffidente verso gli individui che cercano di offrirmi loro aiuto.

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