I primi giorni sono sempre i più impegnativi di tutto l'anno: devi riabituarti al ciclo giornaliero, alle estenuanti lezioni e alla, tutt'altra che accogliente, compagnia.
Mi sembra di rivivere il primo anno quando per tutti ero un estranea, una delle tante matricole fastidiose.
Ora, se fossi una normale diciannovenne che frequenta l'ultimo anno sarei adulata da chiunque delle classi inferiori, ma il fatto di possedere una dote diversa e particolarmente pericolosa mi ha messo un po' in cattiva luce.
La cosa più fastidiosa sono le frecciatine che ricevo passando per i corridoi, mi ricordano l'anno precedente anche se questo è un atteggiamento meno ostile e altrettanto fastidioso.
E purtroppo non sono l'unica a portare questo peso perchè anche Archel è nella mia stessa situazione, anche se lui la vive con più sofferenza dato che ha passato la sua vita ad essere deriso per le sue origini.
Archel proviene dal regno di Ohzelof, popolato dalle più strane creature magiche e da stregoni e fattucchiere dai caratteristici capelli colorati nei modi più strani. Nel regno molti abitanti vivono lussuosamente e sono caratterizzati dalla loro ospitalità e gentilezza, per questo gli abitanti degli altri due regni sono molto spesso ostili nei loro confronti.-Sono preoccupato.- dice all'improvviso Archel mentre con un salto si alza dalla panchina.
Siamo seduti in una delle panchine del giardino da almeno venti minuti solo per aspettare Clare che, a quanto pare, è in ritardo.
-Vedrai che sarà qui a momenti.- dico alzando lo sguardo davanti a me ed incontrando quello troppo curioso di un ragazzo dei Darkbender.
Sento la mano di Gidan posarsi sulla mia spalla e stringerla leggermente. Alzo lo sguardo verso di lui, che è seduto sullo schienale, e mi accorgo che è troppo impegnato a fulminare il ragazzo di prima.
Ritorno a guardare nella sua direzione studiandolo per bene: ha all'incirca la mia età, capelli biondi molto chiari e due brillanti occhi gialli.
A quel contatto visivo sento i brividi sulla schiena.
Lui rimane impassibile: ci fissa, mi fissa, ancora per qualche attimo poi riprende a camminare e con mio grande sollievo sento la presa sulla mia spalla allentarsi.-Dovresti contenere la tua gelosia.- dico massaggiandomi la spalla.
-Scusa..- mi dice lui abbassandosi verso il mio viso. -Queste occhiate troppo invadenti mi fanno impazzire.
Sorrido soddisfatta alle sue parole tornando a guardare il rosso che sembra in preda al panico.
Lui e Clare dopo quello strano periodo di "quasi amore" hanno stretto un legame molto simile a quello fra un fratello e una sorella, il che è molto tenero anche se a volte diventa insopportabile e inquietante.-Eccola!- esclama Gidan puntando in direzione della porta d'uscita.
Giro lo sguardo verso di essa e vedo Clare correre verso di noi.
Aggrotto le sopracciglia: sembra preoccupata.
Quando si avvicina a noi rallenta e si appoggia per riprendere fiato.
La mia attenzione viene catturata da qualcosa di insolitamente colorato sui suoi avambracci: indossa un paio di guanti lunghi fino al gomito e senza dita, sono di colore rosso e spiccano in modo evidente se paragonati al verde lime della camicia della nuova divisa.-Clare, sappiamo tutti che soffri il freddo ma non ti sembra un po' presto?- chiede Archel togliendomi le parole di bocca.
-Ragazzi...- dice lei ancora con il fiato spezzato. -Devo farvi vedere una cosa.
Senza permetterci di chiedere altro comincia a camminare verso l'ammasso di alberi, ovvero il boschetto dell'accademia, facendo cenno di seguirla.
Ci scambiamo delle occhiate preoccupate fra di noi e poi ci alziamo, seguendo la ragazza.
Dopo esserci inoltrati per un po' Clare si ferma al centro del sentiero e si volta verso di noi.-È una cosa un po' strana, promettetemi che non avrete reazioni esagerate.- chi chiede con il viso preoccupato.
Annuiamo contemporaneamente, continuando a fissarla inermi e con il fiato sospeso.
Lei sospira e si toglie i guanti rivelando qualcosa di assolutamente assurdo: gli avambracci, i polsi e i dorsi di entrambe le braccia e le mani di Clare sono segnati da strani simboli che risplendono di un riflesso dorato. Saranno almeno una dozzina a braccio.
Alziamo continuamente lo sguardo sulla ragazza per poi riabbassarlo sulle sue braccia all'infinito, troppo confusi dalla visione.-Che cosa sono?- chiede Archel indicandoli.
-Non lo so..- dice lei abbassando lo sguardo. -Hanno cominciato a spuntano qualche giorno fa, poco dopo il mio arrivo all'accademia.
-Ti fanno male?- le chiedo sfiorandole un polso con le dita.
-No, sono innocui. L'unica volta in cui mi danno problemi è quando ne spunta uno nuovo, sento come un pizzico.- mi risponde cercando di mantenere la calma.
Io e Archel le saltiamo quasi addosso tempestandola di domande, come farebbe un qualsiasi buon amico preoccupato.
-Cosa significano?- chiede Gidan e tutti ci ammutoliamo voltandoci a guardarlo.
-Non lo so.. Risponde lei con un filo di voce. -Speravo nel vostro aiuto per capirci qualcosa.
-Io so dove dobbiamo andare.- dico prendendola per mano.
-Dove?- mi chiedono tutti all'unisono.
-Dove ho trovato la soluzione ai miei di problemi: in biblioteca.- appena finito di pronunciare la frase mi metto a camminare trascinandomi Clare che tenta di indossare i guanti.
La biblioteca ha sicuramente le risposte che ci servono.
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La biblioteca non ha assolutamente le risposte che ci servono.
Sono ore che siamo seduti, chi a terra e chi al tavolo, circondati da libri di ogni genere ma non abbiamo trovato niente di utile.
Clare cammina avanti e indietro per il tappeto torturandosi le mani, Archel è seduto sulla sedia e sfoglia un libro di rune tanto vecchio quanto impolverato, Gidan è aggrappato ad uno scaffale e passa in rassegna ogni titolo, mentre io sono seduta a terra con le gambe incrociate a fissare i libri aperti davanti a me. Nell'aria si sente la presenza della nostra demoralizzazione e un gran silenzio.-È inutile!- esordisce Clare, arrestando la sua nevrotica camminata e gettando le braccia lungo i fianchi. -Non troveremo niente!
-Forse se chiedessimo ad uno dei professori..- propone Archel ma la sua idea viene bocciata ancora prima di essere esposta del tutto.
-Meglio di no. In questi tempi l'accademia è cambiata radicalmente: è come se fossimo controllati.- dice Gidan saltando con grazia dallo scaffale.
-Gidan ha ragione, non possiamo fidarci di nessuno.- dico annuendo.
Tutti ci voltiamo verso Clare e le rivolgiamo uno sguardo pieno di conforto, lei abbassa la testa demoralizzata e gioca con una ciocca di capelli.
Mi alzo in piedi e vado ad abbracciarla, è così piccolina in confronto a me che sono più alta della media.-Vedrai che troveremo le risposte che cerchiamo, abbiamo solo bisogno di tempo.- le dico accarezzandole i capelli.
Lei annuisce poco prima che la campana suoni, annunciando l'ora di cena.
//Note dell'autrice:
Woow, siamo solo al secondo capitolo e già succede qualcosa di strano, ahaha.
Cosa pensate che siano questi strani simboli sulle braccia di Clare? Significheranno qualcosa di buono o qualcosa di cattivo?
Lo scopriremo moolto presto, ahahah.
Aggiungo solo una cosa: se vi va potete andare a leggere la mia oneshot In Time, ci tengo molto :3Alla prossima, Margs💫
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Other Worlds
Fantasy{ Sequel di Mind Worlds } Dopo la sconfitta del signor Knight e la scoperta del scioccante passato del padre, Nako è tornata a vivere una vita tranquilla. Il legame di amicizia che la unisce a Clare e Archel è diventato più forte di prima e con lei...