Prologo

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«Ehy Fiamma, ti devo dire una cosa che ti potrebbe piacere, molto!»
Sto servendo l'ennesimo noioso cliente, mentre il mio collega mi importuna con queste cose. Intanto il cliente mi sta chiedendo per filo e per segno come trattare i suoi cari pesci rossi. Ma dico io: se ci tieni tanto a questi animali e al loro benessere perché diamine li tieni chiusi in una vasca di nemmeno un metro? Ma la gente è strana, e non posso parlare. Sorrido, do' le informazioni richieste e vado avanti.
Lavoro come commessa in un negozio per animali. Ho 25 anni e la mia vita scorre normale come quella di qualsiasi ragazza della mia età. Certo, fare la commessa non è l'ambizione della vita, per molti, ma a me basta un lavoro che mi dia quello che mi serve per vivere bene e togliermi qualche sfizio. Non mi interessa la carriera, vedo il lavoro come un mero mezzo per procurarmi denaro, la mia vita è fuori.
Intanto Sandro, il mio collega nonché compagno di giochi, continua a sussurrare all'orecchio che ha qualcosa da dirmi. Qualcosa di intrigante. Sollevo gli occhi al cielo: possibile che questo qua deve pensare solo a scopare?
Lui mi guarda quasi offeso: no, non è solo quello, ma ha scoperto una sorta di setta che potrebbe interessarmi.
Una setta? Eh? Ok, sicuramente mi ha incuriosita ma anche spaventata: perché una setta dovrebbe interessarmi?
Finiamo il nostro turno di lavoro e ci avviamo verso il bar nelle vicinanze, pronti ad un caffè rigenerante prima di tornare a casa.
«Ascolta Fiamma, non so se fa per te ma... c'è questa villa enorme dove le persone vivono totalmente libere. Cioè, non prenderlo con un insulto, ma mi hai sempre detto che ti annoia il sesso normale e volevi qualcosa di diverso e allora...»
«Frena, frena, frena. Di che stai parlando? Spiegati come si deve, non fare il puritano adesso, fammi capire!» Sandro è il mio compagno di giochi da anni, nel senso più sconcio del termine. Ormai conosce ogni sfumatura del mio carattere, e del mio corpo. Siamo entrambi single da una vita, non ci interessano legami, e ogni tanto se abbiamo voglia di divertirci lo facciamo senza troppi perché. Non ho mai capito perché non ragionino tutti così: tutte le mie amiche si fanno mille pensieri prima di andare a letto con uno, ma perché? È solo sesso, è solo un piacere fisico. Non è niente di trascendente. Trovo molto più intima e imbarazzante una cena a lume di candela, onestamente.
«Ok, non è una setta, non è una religione, non so come spiegartela. In questa villa tutti sono liberi di farlo con tutti.»
«Un mega tavolone, insomma?»
«Beh, si. Non sono tanti di loro, saranno una ventina, ed è come se quando decidi di farne parte, decidi di sposarti con loro, divenendo così la moglie, o il marito, di tutti. Le donne girano con indosso una semplice veste bianca trasparente, gli uomini con un telo sulle parti intime. Ci sono delle prove da superare per entrarne a far parte, ma puoi andartene quando vuoi. L'unica regola è il silenzio: non puoi parlare con nessuno di ciò che succede lì, ma soprattutto non rivelare l'identità di chi ne fa parte.»
«Ok, totale anonimato e orge. Finora non mi hai detto niente di scandaloso.»
«Forse non lo è, ma l'hai mai fatto?»

Mi lancia uno sguardo di sfida, e io ci penso un attimo: no, non l'ho mai fatto con più persone, e lo sa. Però sa anche che una delle mie fantasie riguarda qualcosa del genere. Ci rifletto su: cosa ho da perdere? Chi se ne frega, posso tranquillamente andare là e farlo a destra e a manca, e se non mi va, addio. Nessuno saprà mai cosa sto per fare, oltre Sandro. Posso provare. Mi volto e gli sorrido.

«Accetto la sfida. Quando andiamo?»

La Combinazione Imperfetta (ex Numeri di Fiamma) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora