«Paura?»
Ive sbuffò. Quell'Auror, Yeaker, già non lo sopportava. Aveva continuato a stuzzicarla da quando l'aveva tirata fuori dalla cella in cui l'avevano tenuta la settimana precedente, ai livelli più bassi del Ministero della Magia.
«No»
Rispose, mentre superavano un gruppetto di maghi in un corridoio stretto e dal soffitto alto.
«Allora è vero quello che si dice sui Serpeverde»
«Cosa?»
«Che sono stupidi quanto i Grifondoro» la stretta di Yeaker si fece più salda sui suoi avambracci, legati dietro la schiena da un incantesimo, e la sua testa apparve sopra la spalla di Ive, a sussurrarle all'orecchio «Insomma, stai per essere messa sotto processo, senza un avvocato, con una testimoni e prove incontestabili della tua colpevolezza»
Ive in realtà neanche sapeva di cosa la stessero accusando di preciso, ma aveva una mezza il idea del perché si trovasse lì. Sapeva che il Ministero si era trovato parecchi impicci con il ritorno ufficiale di Voldemort, e di certo arrestare una che faceva di cognome Lestrange avrebbe fatto scalpore, e avrebbe dato ai maghi l'impressione di star facendo qualcosa per combattere la minaccia. Tuttavia in quei giorni Ive non aveva visto nessuno girare con edizioni della Gazzetta del Profeta che riportavano uno sua fotto sotto un grande titolo accalappia-lettori in prima pagina, ma si era fatta un'idea anche su questo. Più tardi la notizia del suo arresto sarebbe stata diffusa, più tardi anche Silente lo sarebbe venuto a sapere, meno sarebbero state le possibilità dell'anziano preside di Hogwarts di interferire, e al Ministero invece prima o dopo non cambiava niente, in ogni caso avevano tolto dalla circolazione 'la pericolosa figlia dei ben noti criminali latitanti, Bellatrix e Rodulphus Lestrange, tra i più fedeli servitori di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato'. Un piano perfetto per tutti, insomma, tranne che per Ive, che si ritrovava a dover affrontare questo ridicolo processo. Sperava solo che Tonks avesse dato l'allarme quando era arrivata davanti alla porta di casa e non l'aveva trovata, e che l'Ordine riuscisse a rintracciarla.
Si fermarono in un piccolo atrio a pianta circolare, con le pareti nere lucide e il soffitto ancora più alto del corridoio. Quel posto le ricordava vagamente la strada che avevano fatto per raggiungere l'Ufficio Misteri, appena pochi mesi prima. Yeaker rimase dietro di lei, ad appena pochi centimetri di distanza. E Ive gli pestò un piede. Per nessun motivo in particolare, se non per il fatto che le stava davvero parecchio antipatico. E perché le aveva appena detto che era stupida come un Grifondoro e non poteva assolutamente accettarlo.
Non l'avesse mai fatto. Yeaker l'afferrò con violenza per le spalle e in meno di un secondo Ive si ritrovò schiacciata con la schiena contro il muro e una bacchetta puntata alla gola. Yeaker era di fronte a lei e la inchiodava con uno sguardo deciso e la mascella contratta. Un paio di maghi che passavano in un corridoio lì accanto sobbalzarono e si voltarono a guardarli per qualche secondo. Ive sbuffò un sorrisino divertito e lui rispose con sospiro e alzò gli occhi al cielo.
«Credevo stessi provando a scappare»
Disse abbassando lo sguardo.
«Si lo avevo notato» Ive storse il naso in un'espressione derisoria, per un attimo le sembrò di tornare a quando prendeva in giro qualche idiota che la infastidiva a scuola «Ma neanche una Serpeverde come me è così stupida da tentare la fuga senza bacchetta in un angolino sotterraneo del Ministero pieno zeppo di Auror. Era solo una piccola vendetta. Non credevo che l'avresti presa così sul serio»
Yeaker si raddrizzò, indossando una faccia fiera e professionale.
«Un bravo Auror pensa sempre al peggio e lo previene»
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|| Ive Lestrange, Under The Hood (Il Principe Mezzosangue) ||
Fanfiction{Sequel di ||Ive Lestrange, The Nightmare's Mystery (l'Ordine della Fenice)|| e di altri due libri usciti prima di questo con titoli troppo lunghi da scrivere} *** ⦅𝘘𝘶𝘦𝘭 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘷𝘢 𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘦 𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘳𝘰𝘭𝘭𝘢�...