S1: E1 Reyes Corporation

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Scritto da
Ally Hunt

NARRATORE ESTERNO

🎧 Alan Silvestri - Arrival

Cantiere navale di New York

Quando l'ultimo carpentiere navale lascia il porto, i fari dell'automobile parcheggiata all'angolo della strada si illuminano.
Erano trascorse poco più di due ore da quando il luogo dell'incontro era stato definito, eppure Grant era stufo di starsene seduto a guardare i capi che sbraitavano ed impartivano ordini agli operai. Alcuni di loro stavano riparando degli scafi e altri trasportando delle componenti di imbarcazioni. C'era grande movimento, nonostante il suo orologio da polso segnasse le undici e mezza. Era giunto in quel luogo per effettuare una consegna importante, ma per farlo avrebbe dovuto attendere che ogni singolo carpentiere lasciasse il porto, altrimenti qualcuno si sarebbe accorto della sua presenza indesiderata e avrebbe chiamato la polizia. Grant detestava gli sbirri. Una volta lo avevano preso e sbattuto in cella, perché aveva fatto irruzione in una casa abbandonata per depositare un ingente somma di denaro. Un testimone l'aveva visto e aveva chiamato la polizia. I soldi non erano mai arrivati al destinatario. Questa volta, però, non avrebbe commesso errori. Doveva essere prudente, altrimenti lui si sarebbe arrabbiato.
"Via libera." annuncia il suo complice, osservando l'ultimo carpentiere lasciare il luogo dell'incontro. Grant annuisce, spingendo il piede sull'acceleratore e dirigendosi verso il cancello principale del porto. La guardia, un uomo sulla quarantina e con un cappello da baseball nero calato sulla testa, si china in avanti e punta la torcia illuminata contro il finestrino oscurato dell'autoveicolo.
"Abbiamo la consegna." lo informa il conducente, indicando con il pollice il baule dell'autovettura.
La guardia annuisce e apre il cancello.
Quando Grant apre il baule dell'autovettura, l'ostaggio geme e si divincola.
"È ancora vivo." dice il suo complice.
"Certo che lo è. Dobbiamo consegnarlo vivo, ricordi?" sbotta Grant.
"Sì, lo so. Provaci tu a stare dentro un baule con un sacco nero sulla testa. Avremmo potuto lasciarlo sul sedile posteriore." prosegue lui.
"E farci scoprire? Stiamo parlando di un uomo, non di un oggetto, Mason." sbotta Grant.
"Di un uomo che poteva finire soffocato. Avresti potuto evitare di mettergli il sacco nero sulla testa." Grant a volte non capiva Mason. Era un uomo che svolgeva bene il suo lavoro losco, ma quando analizzava ciò che sarebbe potuto accadere, diventava insopportabile. Grant non poteva immaginare di aprire il baule e di ritrovarsi l'ostaggio morto. Mason, come sempre, aveva ragione.
L'ostaggio viene trascinato lungo uno stretto e umido corridoio fino ad una stanza piccola e priva di finestre. "Sfila il sacco, Grant." dice Mason, una volta che hanno legato l'uomo alla sedia.
L'ostaggio sbatte ripetutamente le palpebre, quando il sacco nero gli viene sfilato via dalla testa. Disorientato e spaventato si guarda intorno, cercando di mettere a fuoco il luogo che lo circonda.
"Chi siete? Dove mi trovo?" domanda lui, divincolandosi sulla sedia.
Grant si posiziona di fronte all'uomo, inginocchiandosi alla sua altezza. "Lui vuole sapere dove si trova la Chiave."
"Lui chi? Non so di che cosa state parlando." risponde l'ostaggio, notando dietro alle spalle di Grant un muro di vetro.
"Oh, invece si che lo sai. Parla, altrimenti te ne pentirai."
L'ostaggio osserva Mason appoggiare una valigetta nera sul tavolo e aprirla. Al suo interno si trova un pugno di ferro e un coltello.
"Vi prego." implora l'uomo. "Non so di che cosa state parlando." continua divincolandosi sulla sedia. "Credo che tu non abbia capito la gravità della situazione." dice Grant, estraendo dalla tasca del giubbotto una fotografia che raffigura due donne.
"Vi prego, non fate del male a mia moglie e a mia figlia!"
"Credo che non ci lasci altra scelta." E prima che l'ostaggio possa ribattere di nuovo, Mason lo colpisce alla mandibola con il pugno di ferro. Un rivolo di sangue cola sul pavimento, mentre dietro il muro di vetro, un uomo osserva la scena in silenzio. Molto presto, pensa, l'uccellino canterà.

The Avengers - Il Manipolatore della MenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora