"È viva, state tranquilli" sento urlare dal coach appena apro gli occhi.
Mi sveglio sul pavimento della palestra con ancora il naso sanguinante, mi affretto ad alzarmi visto tutte le persone ferme a guardarmi."Eh no cara, stai giù, Ambra è andata a chiamare il medico che ti porterà in infermeria" in quattro anni che frequento questa scuola, non sono mai andata in infermeria. O meglio non per cose 'gravi'.
"Dov'è?" esclama il medico.
Tutti si spostano in modo tale da farmi notare e si precipita a capofitto su di me "Come stai?" mi chiede iniziando ad alzarmi. Ma sono in condizioni così tanto orribili? Cioè mi guardano come se avessi tre teste e stessi morendo dissanguata.
No okay, forse sto esagerando.Non mi ricordo di preciso quando mi sono addormentata, comunque mi risveglio nel lettino dell'infermeria tutta pulita e profumata.
"Ti sei svegliata, eh?" questa è Ambra a parlare, riconoscerei la sua voce tra un miliardo di persone.
"Eh già" dico ridacchiando imbarazzata da tutta questa situazione, nel mentre mi metto più comoda.
Dall'aria scherzosa che aveva prima, diventa subito seria
"Mi dispiace per mio fratello. Penso che non l'abbia fatto apposta"
"Non importa, non è colpa tua" le dico sinceramente. Non si deve prendere la colpa delle azioni del fratello ritardato che si ritrova.
"Se dovesse averlo fatto apposta, giuro sui nostri waffle preferiti, che gli spezzo le ossa" mi fa paura talmente è serio il suo sguardo. Per esperienza personale, so che non sta scherzando.
"Una ad una" precisa.Ridacchiamo, ma subito dopo veniamo interrotte dal medico. Saluta la mia migliore amica con un cenno della testa, si conosco perché ormai lei è sempre qui per saltare le lezioni di educazione fisica, facendo finta di stare male. Poi si rivolge a me "Come ti senti? Va un po' meglio?" annuisco, cercando di nascondere il mio forte mal di testa "Ti consiglio di stare a casa per qualche giorno e riprenderti con calma. È stata proprio una bella pallonata" cerca di sdrammatizzare, con scarsi risultati, siccome Ambra lo trucida con lo sguardo.
"Devo andare in classe, dopo ti porto io a casa, ora stai qui tranquilla" afferma sempre lei dandomi successivamente un bacio sulla fronte. È così protettiva.
Dopodiché si rivolge al medico con fare disinteressato, mentre invece lui la guarda con un ghigno stampato sulle labbra e con gli occhi che parlano più di cento parole.Mi sa che il nostro amichetto si è preso una bella cotta.
~×~
Dopo qualche ora Ambra torna e mi aiuta ad arrivare alla sua macchina. Per fortuna oggi non sono venuta a scuola con la moto.
"Scusami" si affretta a dire
"Per cosa?" nel mentre lo chiedo scorgo la figura possente di suo fratello avvicinarsi alla macchina."Per me" afferma Jace con un sorrisino da stronzo sulle labbra.
Ho proprio voglia di picchiarlo"Allora come va il nasino?" mi chiede dopo essersi messo comodo sul sedile posteriore "Ho sempre saputo che eri invidioso di lui" indico il mio naso perfettamente all'insù "Però, amico, ti sei spinto fin troppo. Addirittura cercare di rompermelo?" continuo con fare drammatico e ironico.
Il mio naso è l'unica parte del mio corpo che amo. È stupendo e ne vado profondamente fiera."Se non sai giocare a pallavolo non è mica colpa mia" dice lui sbuffando e appoggiandosi al sedile.
"Oh, smettetela voi due! Non vi sopporto" ci rimprovera Ambra, ma sembra che Jace non la stia ascoltando e continua ad infastidire sia me che lei. "Sembri la mamma quando fai così"Dopodiché sia io che lui prendiamo il telefono e interrompiamo il discorso.
Invio un messaggio a mia madre:Oggi sono uscita prima, c'è stato un imprevisto. Stai tranquilla, c'è con me Ambra. Buon lavoro;)
Visualizza e risponde con un semplice "va bene, dimmi se succede qualcosa".
Nemmeno il tempo di ribattere che me ne arriva un altro.Vedo che sei online, con chi stai scrivendo?
Non ho salvato il numero, perciò non capisco chi sia, ma il mittente precisa con un altro messaggio
Sono Jace, mi diverte vedere la tua faccia sconvolta perché non capisci chi io sia
Mi giro con un'aria molto probabilmente sconvolta e mi rivolgo a lui, di persona.
"Come fai ad avere il mio numero?"
"Conoscenze" risponde solo, lasciandomi questo dubbio. Sarà stata Ambra? Probabile.Arriviamo a casa mia e la mia migliore amica mi aiuta nuovamente e mi accompagna in salotto fino ad arrivare al divano, dimenticando la porta aperta.
"Wow, ti conosco da tutta la vita ma non ero mai entrato a casa tua" afferma Jace
"Sarebbe stato meglio lasciarti con il dubbio di come fosse fatta casa mia""Jace, non ti vogliamo, hai tirato una pallonata in faccia alla mia migliore amica e non le hai chiesto nemmeno scusa. Inoltre sei entrato senza permesso" lo rimprovera Ambra prendendo le mie difese
"Invece c'è l'ho il permesso" ci dice mostrando la chat con mia madre, nella quale c'è scritto che sia lui che Ambra staranno a casa mia a prendersi cura di me.Appena finisco di leggere, mi viene subito una domanda in mente
"Perché l'hai fatto? E soprattutto, chiedimi scusa"
"Per cosa?" fa il finto tonto prendendosi gioco di me
"Ci sei o ci fai? Per tutto e anche per essere a casa mia" non mi calcola e si siede sul divanetto di fronte al mio"No" sono le ultime parole che dice prima di farsi i cavoli suoi "Perché volevo farlo"
Rimango spiazzata, ma decido di non calcolarlo.
Cerco di riposare, nonostante la presenza ingombante di Ambra appoggiata al mio petto.Apro un momento gli occhi e vedo sia lei che suo fratello appoggiati a me con il divano rivolto verso la TV.
Adoro questi momenti che passo con loro.
Loro mi fanno stare bene.Forse un po' meno Jace, visto oggi.
Angolo autrice:
Ciao fanciullini!
Allllllora, pareri sui personaggi?
Secondo me:
-Ambra è la migliore amica perfetta😍
-Chris è la ragazza più simpatica, ma allo stesso tempo sbadata. Mi piace un sacco!
-Infine Jace, non vi voglio spoilerare, ma apparte la pallonata è un ragazzo stracarino🥺
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~Incontro perduto~ (da modificare)
ChickLitChristine, la persona più sbadata e maldestra, ma che allo stesso tempo può farti morire con uno sguardo, non lasciando neanche una prova. Amante delle cose semplici, ma molto complicata all'interno. Jace, il ragazzo popolare, classico menefreghist...