-"ma che cazzo ho fatto" continuo a ripetermi mentre corro come un disperato per tornare nella mia cella.
Sento qualcuno che mi afferra il braccio e non mi lascia fino al momento in cui non mi sono fermato.
Mi giro.
"Niall ma che diavolo sta..."non finisco la frase che lui allunga la mano e la poggia sulla mia bocca per impedirmi di parlare.
Ci troviamo al secondo piano del carcere e un gruppo di persone circonda qualcosa ma non riesco a identificare il soggetto in questione.
Io e Niall ci avviciniamo con cautela, ci sono guardie che stanno cercando di allontanare tutti, ma riusciamo a vedere ugualmente la scena.
C'è un corpo steso a terra, con il nome Jessie sulla camicia.
Sono tentato di avvicinarmi ancora e chiedere informazioni ma ancora una volta Niall mi afferra e mi porta nella sua cella.
"Cavolo Harry che casino" continua a ripetere lui facendo avanti e indietro con passo spedito in quei cinque metri sprecati di cella, io dato che come al solito non capisco quello che cerca di dirmi mi faccio coraggio e gli chiedo di fermarsi.
"Tu non capisci Harry. Cavolo che casino" continua a ripetere.
Sono un misto tra incazzato e preoccupato, la prima perché odio quando si comporta così e la seconda perché... non credo ci sia un motivo ma non l'avevo mai visto così preoccupato.
Alla fine agisco istintivamente, come sempre direi.
Lo blocco con forza afferrandolo per le spalle e gli dico chiaro e tondo: " ALLORA BIONDINO SE NON MI DICI COSA CAZZO SUCCEDE TI ASSICURO CHE NON FINISCI BENE OGGI, CAPITO!?"
Ho sempre avuto questo atteggiamento, un po' da rompipalle per capirci ma che ci posso fare sono così.
Niall si ferma e finalmente decide di spiegarmi la situazione.
"Harry, hai presente il ragazzo steso in terra che abbiamo visto prima...? -annuisco continuando a guardarlo senza capire niente- Ecco era uno di corrieri degli uomini che ti hanno dato da fare la consegna. Penso non abbia rispettato ordine che gli era stato incaricato e l'hanno fatto fuori."
Alla fine della confessione vedo gli occhi del biondino pieni di paura. Lo vedo che ci tiene a me. Lo abbraccio.
"ei nialler tranquillo ok me la caverò, in qualche modo cercherò di liberarmi di loro intesi?"
...
Per tutto il pomeriggio a venire non si faceva altro che parlare di Jassie. Giravano voci di ogni tipo, dalla storia del suicidio fino persino ad un'azione da parte delle guardie, ma io sapevo la verità. Sta vagando per il carcere da solo continuando a guardarmi le spalle per paura che qualcuno possa avvicinarsi a me.
...
Mentre cammino per raggiungere il giardino mi viene in mente la figura di merda fatta con Louis poco prima di incontrare Niall e divento irrimediabilmente rosso solo a pensarci. Appena arrivato davanti al cancello per il giardino vedo Louis.
"parli del diavolo..." sussurro senza che nessuno mi senta. Per evitare altre figure di merda faccio per andarmene ma lui si accorge di me e mi invita ad avvicinarmi.
"ciao" dico con aria scocciata, lui mi guarda e si mette a ridere.
"Oh si mi ricordo tu sei...ehm si Styles beh si Harry" mi prende per il culo un'altra volta ricordandomi in che modo lo avevo lasciato con un espressione scioccata davanti alla porta della palestra. Faccio una smorfia ma poco dopo sorrido.
Sono proprio un idiota.
"beh insomma hai sentito di Jassie, che brutta fine cavolo, ho sentito che al posto che fare una consegna per quelli che spacciano si era tenuto tutto e non sapeva come farsi perdonare da loro. Non vorrei dire cavolate ma credo che siano stati Buster e i suoi uomini ad ammazzarlo."
Guardo in basso, e lui se ne accorge.
"Dai novellino non dirmi che hai paura, mal che vada ti proteggo io " sghignazza, incurante del mio volto indifferente.
"Che idiota" me ne vado senza salutare.
Per tutto il resto della serata me ne sto da solo girovagando per i corridoi e ripensando a Jassie, potrebbe succedere anche a me e sinceramente non saprei come difendermi sono comunque una banda di tre uomini adulti palestrati e si, sinceramente ne sono parecchio intimorito.
Sento il richiamo per la mensa e mi dirigo in quella direzione.
La mensa è sempre parecchio affollata e si fa fatica ad ascoltare le conversazioni, anche solo a distanza ravvicinata, perché c'è un frastuono incredibile, e come ogni santissimo giorno ci propongono la stessa zuppa immangiabile.
Inizio a rimpiangere i pranzi di famiglia che odiavo tanto, almeno si mangiavano alimenti commestibili.
Mi siedo al primo tavolo che mi capita davanti e sorrido vendendo avvicinarsi la faccia di Nialler che a sua volta porta un espressione altrettanto felice.
-CAZZO-
Un uomo ha appena tirato un pugno a Niall, immagino involontariamente ma in un nanosecondo la sua espressione si trasforma, da quella di un animaletto indifeso e felilce a... beh non credo sia possibile descriverla ma sinceramente mi spaventa.
Mi alzo tutto convinto di poter chiarire la situazione ma non faccio in tempo che Niall si è già scagliato su questo uomo e sta cercando probabilmente di cavargli un occhio.
So che sono una brutta persona ma non faccio a meno di farmi scappare una risata, insomma la scena è un po' esilarante no AHAHAH? Niall peserà a malapena settanta chili e si è scagliato contro un uomo di almeno centoquaranta.
Ok basta magari dovrei andare a dargli una mano.
Alla finisco immezzo alla rissa a tirare pugni a persone totalmente a caso senza capirci nulla ma sono fiero di me almeno sto tirando dei bei ganci oh.
...
"Fantastico direi" io e Niall camminiamo insieme mentre ridiamo, che serata bizzarra.
Alla fine erano intervenute le guardia per bloccare il caos che si era formato e ci avevano mandato a in cella senza cena.
"Ma Hazz, quando hai tirato il pugno a Tomlinson quanto ho goduto AHAHAH, un bellissimo gancio destro sull'occhio, ottimo lavoro amico"
Sbianco.
" IO- IO- COSA!?!?" oh merda, non di nuovo.
Niall non ci fa caso e mi saluta tornandosene nella sua cella.
Ma è possibile che io faccia cagate sempre.
Mi avvio per tornare in cella ma una figura in penombra mi si piazza davanti.