Vetri sparsi nella mia camera.
Li osservo dal letto che ormai mi tiene prigioniera di una guerra che non comprendo.
Tutto tace, persino i passi un tempo pesanti e vitali ora sono leggeri e impercettibili.
Sento qualche crack di troppo e un dolore trafiggermi sempre di più nella pelle per strapparla in mille pezzettini.
Ora sono per terra con i piedi pieni di pietre lucenti e con il sangue che le sporca di rosso.
Guardo il mio riflesso negli ultimi pochi vetri rimasti.
Assente, vuota, prigioniera di una società che non mi appartiene.
Vecchia e ormai stanca combattente tiro un sospiro e sorrido.Sono diventata il riflesso di me stessa quindi cala il sipario e cade a terra anche la maschera.
E poi si rompe in mille pezzi a contatto con il suolo.
Vetri sparsi nella mia camera.
L'anima mia ormai distrutta può riposare.
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Le dolci tenebre
PoetryUna raccolta di poesie senza metrica o struttura. I pensieri si trasformano in parole.