Piano piano si stava devastando. Il ragazzo castano, alto e muscoloso, si stava devastando. I capelli diventavano sempre più grigi anche per la giovane età, stava diventando magro, eccessivamente magro.
Aveva solo 17 anni, e stava morendo. Non fuori, non era veramente morto, ma la sua anima, James Potter era morto.
A scuola andava bene comunque e non aveva più tanta voglia di fare scherzi, neanche a Piton.
Ogni volta che pensava a quel ragazzo rabbrividiva. Non poteva pensare a tutto quello che aveva fatto. Ormai l'unica cosa che voleva fare era morire. Aveva fatto del male a tutti.
Severus era ormai cresciuto ma era sempre magro, magrissimo. La sua pelle bianca come il latte. Le sue braccia, segnate dalle cicatrici che si era fatto da piccolo, erano pelle ed ossa.
Aveva iniziato a digiunare e non intendeva smettere.Ormai non aveva motivazioni di continuare. Sarebbe morto, oppure, sarebbe andato in coma.
Aveva scelto la parte oscura, e si era sbagliato, ma ormai era nella cerchia, era un mangiamorte.
Lily, l'unica che c'era sempre stata, se n'era andata. Era andata, andata da Potter.
Potter, quel ragazzino, quello stupido ragazzino.
Altre cicatrici, sul petto, sulla pancia, sulle gambe..
Erano le parti meno visibili, proprio per questo le aveva scelte
Cicatrici
Cicatrici sulle ginocchia
Cicatrici sui polsi
Cicatrici sui pettorali.
Pelle troppo magra
Troppo bianca.
Troppi pochi peli
Troppe cicatrici
Poco mascolino
Troppo effemminato
Troppo stronzo
Troppo dolce
Troppo ambizioso
Troppo poco
Troppo
Poco
«James! Ci sei?!» domandò Lily urlando
Il suo fidanzato non era più sveglio e simpatico
Si stava sgretolando
L'anima sgretolata.
«s-si, scusa » rispose James
Ormai Lily era stanca. Troppo stanca da assistere il suo fidanzato.
Severus. Dolce ragazzo nascosto da una maschera creata dalla paura.
Una maschera che gli avevano creato.
Suo padre. I suoi nemici. Ogni persona che non fosse Lily.
Lily.
Lei, dolce come poche.
Severus era innamorato di Lily. Troppo innamorato e si è fatto accecare.
Accecare dalla paura di perderla che ha sbagliato.
Sbagliato.
L'ha persa.
Per sempre.
Lui, Potter, l'ha conquistata.