Era solito mettere piede al BAR PLAYBOY un uomo molto serio, così tanto serio che non si era mai degnato nemmeno di prendere un caffè per paura che la sua serietà potesse svanire. Solitamente rimaneva per quindici minuti ad ascoltare in modo molto serio i racconti del greco che parevano seriamente interessarlo sorseggiando una serissima tisana seria dalla sua personalissima tazzina seria. Più volte il barista e lo stesso Demetrio gli proposero di ordinare un caffè ma lui, molto seriamente e sempre senza proferir parola, scuoteva la testa in un profondo e serissimo "no". Poteva accadere qualsiasi cosa intorno all'uomo serio, lui sarebbe sempre rimasto per quindici minuti, ogni tanto buttando qualche occhiata seria al suo serissimo orologio, e poi si sarebbe alzato in modo molto serio e sarebbe seriamente uscito dal locale. Accadde una volta che la signora Concetta, insieme ai suoi sette figli, uno più chiassoso dell'altro (al punto che una volta, convito che fosse la sirena di una pattuglia, un ladro, all'ingresso della madre con la squadra di figli, fuggì dal locale perdendo per la strada alcuni gioielli trovati fra le riviste) entrò nel bar proprio quando l'uomo serio stava sorseggiando seriamente la sua serissima tisana dalla sua personalissima tazzina seria. Era con esattezza il settimo serissimo minuto che l'uomo serio si concedeva seduto in modo molto serio al bancone ascoltando seriamente l'ennesimo racconto del greco, quando la madre e i suoi sette figli entrarono come un uragano nel bar. Immediatamente gli occhi del proprietario, del barista e di molti clienti del locale si spalancarono colti dall'improvviso terrore e continuavano ad andare dalla signora Concetta all'uomo serio, dall'uomo serio alla signora Concetta. Tutti temevano il peggio. Demetrio credeva che l'uomo serio si sarebbe alzato ed avrebbe buttato tutti e otto quegli aeroplani fuori dal locale, il barista pensava che se ne sarebbe andato senza pagare il conto, ma l'uomo serio stupì tutti quando, con una serissima e terribile occhiataccia, fulminò uno per uno tutti i componenti di quella fragorosa famiglia. Seriamente. Per la prima volta in tutta la storia del locale la caotica famiglia della signora Concetta tacque per tutta la fugace permanenza al bar e i bambini mangiarono molto silenziosamente il proprio gelato al pistacchio. Si levò un contenutissimo e serissimo applauso in tutto il locale nei confronti dell'uomo serio che con un serissimo cenno della testa uscì dal locale senza pagare il conto. Il barista ci aveva visto lungo.
Accadde un'altra volta, con sorpresa di tutti, che l'uomo serio, ascoltando l'estenuante racconto del greco per la venticinquesima volta quella settimana di agosto, avesse ordinato un caffè. Un serissimo caffè. Il proprietario ed il barista, in brodo di giuggiole, cominciarono la lunga e tediosa preparazione del tanto ammirato caffè della casa e lo servirono, molto seriamente, nella sua personalissima tazzina seria, all'uomo serio. Questi bevve un serissimo sorso di caffè dalla sua personalissima tazzina seria e dopo pochi secondi, seriamente, si alzò di scatto dalla sua serissima sedia ed iniziò a correre in modo molto poco serio per tutto il locale. La squadra di casa provò a placcare il quarterback impazzito scagliandogli contro tazzine, sedie, giornali, riviste e Demetrio, ma niente da fare, sembrava un toro ad una corrida. L'uomo non-più-tanto-serio sbatté contro il bancone facendo cadere la statuetta della cacca d'asino, sulla quale scivolò andando ad impattare contro i ventisette tavolini posti al centro del locale che, rivoltandosi, lasciarono cadere l'immensa pila di giornaletti, quotidiani e riviste hot tanto amate dai clienti del locale in un clamoroso tsunami di cellulosa. Partirono applausi, fischi, ammonimenti, ed anche un cartellino rosso: espulsione per il quarterback: ha fatto invasione. L'uomo serio, perso del tutto il controllo uscì come un razzo dal locale e se ne persero le tracce per due mesi e mezzo.
Qualcuno sostiene che l'uomo serio sia tutt'ora latitante, qualcun altro che abbia ripreso la sua serissima vita seria senza però rimettere piede al BAR PLAYBOY, altri ancora che abbia preso tutto: moglie, figli e casa e si sia trasferito alle Maldive dove ora conduce una vita molto poco seria bevendo sei caffè al giorno e Demetrio, anche se non lo ammetterà mai, nutre una profonda gelosia nei suoi confronti.
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Il caffè
HumorPrendendo spunto dall'omonima rivista dei fratelli Verri, 'Il caffè' vuole essere una raccolta di racconti, monologhi e dialoghi comici ambientati all'interno e nei dintorni di un famosissimo bar della Milano dei tempi passati. Personaggi sopra le r...