don't make your daddy mad little girl (Lauren G!P)

525 9 0
                                    

Lauren p.o.v
ore 19:30

Sto tornando adesso a casa dal lavoro.
Dire che sono nervosa è dire poco.
Ho avuto una riunione importante con degli azionisti, che sembrava non finire mai. Come se non bastasse, il mio capo mi ha detto che a causa della mancanza di persone a lavorare all'industria, dovrò fare delle ore di lavoro extra, ma il mio stipendio rimarrà comunque misero come al solito.
Sono incazzata, sono incazzata come poche, ma almeno adesso che arrivo a casa posso scolarmi una bella bottiglia di Whisky, giusto per calmarmi i bollori.

Ok, lo ammetto, forse ho decisamente esagerato con il Whisky.
Sono completamente ubriaca.
Sto iniziando a rilassarmi quando mi rendo conto dell'orario e una domanda mi sorge spontanea:

'dove cazzo è Camila?'

Sono già le 20:30 e di solito la mia ragazza arriva a casa precisamente mezz'ora dopo di me, visto che io arrivo alle 19:30 e lei alle 20:00 non è da lei fare ritardo.
Sono incazzata di nuovo.
So che penserete che io sia pazza per solo 30 minuti di ritardo, ma so che dove lavora lei, c'è un suo collega che continua a provarci con lei, nonostante Camila gli abbia detto più volte di essere fidanzata.
So che non dovrei, ma pensare che lei sia in ritardo per colpa di quel cazzetto di Shawn Mendes mi fa salire il nervoso e la rabbia in una maniera assurda.
Mentre mille paranoie si fanno strada dentro di me, immagini di Shawn e Camila mentre si baciano, si strusciano e gemono l'una il nome dell'altro, mi fa scattare di rabbia, così prendo la bottiglia di Whisky e la lancio con forza contro il muro facendola frantumare in mille pezzi.

'brutta stronza, appena ti vedo ti rovino'

È il pensiero che continua a passarmi per la mente adesso.
Sono le 21:00 e della mia ragazza ancora non c'è traccia.
Potrei uscire e andarla a cercare, ma il pensiero di andare da lei e trovarla tra le braccia di quella merda umana, mi disgusta e poi, se fossimo in pubblico non potrei punirla come merita.

Sono le 21:15 e finalmente sento la porta di casa che viene aperta e poi richiusa cercando di non fare rumore.
Mi alzo dal divano e mi avvicino a Camila che non si è accorta della mia presenza, fino a che, girandosi, si scontra contro il mio corpo.

L:"ti sembra questa l'ora di tornare?!"

C:"amore, ti giuro che non era mia intenzione tornare a casa così tardi, ma il mio capo mi ha trattenuta in ufficio e poi c'era molto traffico!"

L:"non voglio sentire scuse! sei rimasta in ufficio con quel cazzo moscio di Mendes, vero?!"

C:"è la verità, il mio capo mi ha davvero trattenuta in ufficio!"

L:"ho detto che non voglio sentire scuse, lurida puttana!"

Come se fosse guidata da forze superiori, la mia mano si alza in aria e si va a scontrare con forza sul viso di Camila.
Se fossi stata sobria non mi sarei nemmeno immaginata di dare uno schiaffo a Camila, tanto meno di chiamarla 'lurida puttana' ma l'alcool che ancora circola nel mio corpo mi fa agire senza pensare.
Dopo lo schiaffo Camila mi guardò scioccata e le lacrime minacciavano di scendere dai suoi meravigliosi occhi color cioccolato.
Quella scena mi avrebbe di sicuro fatto tenerezza se fossi stata sobria, ma in questo momento non mi importava, mi importava solamente di punire Camila a dovere.

C:"ma che cazzo di problemi hai?!"

L:"vedi di portarmi rispetto troia!"

Così, esattamente come prima, un secondo schiaffo si va a posare forte e pesante sulla guancia di Camila.

C:"Laur, sei ubriaca?"

L:"non sono cose che ti riguardano!"

C:"si che mi riguardano! sei la mia donna e se sei ubriaca e soprattutto violenta, hai bisogno di me per tornare in te!"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 03, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ONE SHOT CAMRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora