Cap 8

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Mi svegliai di soprassalto nel letto in infermiera, trovandomi davanti il preside Silente e vari professori ancora attorno al letto di Harry ancora svenuto.
Il rumore del mio respiro pesante fece girare tutti i professori verso di me, e fece correre Lupin trovandomelo poco dopo al mio fianco.

<Sira concentrati, ti ricordi cosa avevamo detto pensa a qualcosa di bello e calmati> mi disse, chiusi gli occhi e nella mia mente riapparve il ricordo di me e Ray mentre giocavamo a palle di neve.
Una volta riaperti gli occhi il ritmo del mio respiro era tornato normale.
Mi voltai verso il preside che mi stava guardando per assicurarsi che stia bene e gli annui.
<Hagrid> sussurrai ricordando il ricordo che mi passò nella mente durante l'attacco dei dissennatori.
<Cosa hai detto Sira?> chiese il professore Lupin
<Devo vedere Hagrid> dissi togliendomi le coperte e scendendo velocemente dal letto.
<Ehi Ehi ferma devi stare a letto ti devi riprendere> disse Lupin con un fare da padre, che in realtà non capisco perchè si preoccupi così tanto di me.
<No devo andare a vedere Hagrid devo dirgli una cosa> dissi guardando il preside cercando di fargli capire che la situazione è importante per me.
<Vai ma poi torna per fare degli accertamenti> disse il preside facendomi un occhiolino che mi fece solo scappare un sorriso.

Corsi velocemente arrivando alla casa di Hagrid e bussai ripetutamente finché non aprì.
<Sira che cosa ci fai qui? Non dov-> non riuscì a finire di parlare che mi precipitai ad abbracciarlo con le lacrime agli occhi.
<Grazie. Grazie> ripetevo.
<Ehi stai bene? E grazie per cosa?> disse tirandomi fuori dall'abbraccio e vedendo le mie lacrime.
<Ti ricordi che qualche anno fa salvasti un lupo mannaro, una ragazzina gracile che stava per morire?> dissi e lo vidi annuire ma senza collegare i fatti.
<Quella ragazzina ero io - dissi facendogli vedere il colore dei miei occhi meravigliosamente viola- grazie per avermi salvato la vita, se non fosse stato per te sarei morta. E ti prego non dire a nessuno manco ai professori del mio piccolo fatto peloso, solo Silente ne è a conoscenza> dissi questo ultimo pezzo tutto d'un fiato.
<Quindi la leggenda è vera l'ultimo lupo della luna, la protettrice del regno animale, sei tu... -disse con un sorriso- e tranquilla non lo dirò a nessuno però adesso è meglio che vai si sta facendo buio> mi disse dandomi un ultimo abbraccio.

Per me ed Harry fu un sollievo tornare al caos della scuola il lunedì, visto che dopo la mia scappatella Madame Pomfrey ci aveva obbligato a rimanere nell'infermiera per tutto il weekend, anche se dovevamo sopportare le persecuzioni di Draco Malfoy. Malfoy era quasi fuori di sé per la gioia dopo la sconfitta dei Grifondoro. Finalmente si era tolto le bende e festeggiava il recupero prendendo in giro Harry, quindi penso che tra poco glielo romperò io il braccio anzi glielo faccio amputare.
Nell'ora di pozioni Malfoy non smetteva di imitare i dissennatori facendomi innervosire così tanto che gli  mollai uno schiaffo con la precisione di Picasso, che però diede a Piton l'occasione di levare cinquanta punti ai Grifondoro.
<Se Piton insegna ancora Difesa contro le Arti Oscure, mi do malato> disse Ron, mentre ci dirigevano verso l'aula di Lupin.
<Ah se fosse per me lo prenderei a calci in culo fino all'uscita> dissi sbuffando. <Guarda chi c'è dentro, Herm>.
Hermione spiò dentro la classe.
<Tutto bene!> rispose
Il professore Lupin era tornato. Aveva proprio l'aria di chi era stato malato e l'odore di lupo era sempre più forte.
Ragionando mi ero completamente dimenticata della luna piena e questo mi fa pensare che che la mia intuizione sia giusta.
Finita la lezione tutti raccogliamo i libri ed eravamo pronti ad andarcene ma...
<Harry e Sira aspettate un momento> disse Lupin <Vorrei parlarvi>
Tornammo in dietro e mi sedetti sulla prima sedia che ho trovato vicino mentre Harry decise di rimanere in piedi.
<Mi hanno detto della partita e vi ero venuto a trovare in infermeria come Sira sa> disse Lupin <e mi dispiace per la tua scopa. C'è qualche speranza di ripararla?>
<No, l'albero l'ha fatta a pezzi> disse Harry
<Hanno piantato il Platano Picchiatore l'anno in che sono arrivato ad Hogwarts. Allora facevamo un gioco, bisognava cercare di avvicinarsi e toccare il tronco. Alla fine un ragazzo ha quasi perso un occhio, e ci è stato proibito di avvicinarci. Sarebbe ora di sradicarlo... Ne parlerò con il professor Silente...>
<Le hanno detto dei Dissennatori?> chiese Harry al professore mentre io assistevo alla conversazione passivamente.
Lupin ci scoccò un rapido sguardo.
<Si. Credo che nessuno abbia mai visto il preside Silente così infuriato. Sono irrequieti da un po' di tempo... sono arrabbiati perchè si rifiuta di farli entrare nell'area della scuola... è per quello che siete caduti, immagino...>
<Si. Perchè? Perchè mi tormentano così? Sono solo...?> chiese Harry
<Non ha niente a che vedere con la debolezza> disse Lupin, come se gli avesse letto nella mente <I dissennatori tormentano te e Sira più degli altri perchè nel tuo passato ci sono cose terribili che gli altri non hanno vissuto>
<Quando mi si avvicinano...> inizia Harry guardando un punto fisso <sento Voldemort che uccide mia madre>.
Lupin cercava in qualche modo di consolarlo mentre io sentivo la tristezza che si emanava dal corpo di Harry.
<Prof ci sarà qualche modo per difendersi da questi dissennatori> mi intromisi nella conversazione
<Be'... si. Cercherò di aiutarli. Ma temo che dovremmo aspettare il prossimo trimestre. Ho molto da fare prima delle vacanze. Ho scelto un momento molto poco opportuno per ammalarmi.> rispose Remus.

Nel pomeriggio eravamo alla lezione della Mcgranitt quando d'improvviso sentii un vuoto nel mio cuore come se la persona più importante della mia vita sia andata via, morta.
Il mio respiro si faceva sempre più pesante e sentivo che perdevo il controllo.
Devo uscire subito di qua!
Devo andare da Silente!
Alzai la mano e la prof mi guardo.
<Prof posso andare in bagno?> chiesi
<È urgente?>
<Si prof> riposi e mi fece un cenno.
Corsi subito dall'ufficio di Silente sentendomi debole molto debole, quasi da non reggermi in piedi.
Bussai e aprii la porta appena sentito un 'avanti'.
Aprendo la porta caddi a terra, trovandomi davanti sia Silente che Piton.
<Sira cosa succede?> chiese correndo verso di me.
<R-Ray> sussurrai
<Cosa non ho sentito> chiese di nuovo.
<Professore la prego mi dica che Ray sta bene. Che non è successo nulla. La prego lo sento, sento un vuoto dentro di me. Sento che non c'è più> dissi con le lacrime agli occhi.
Silente guardò Piton e gli disse di uscire.
Una volta che il professore uscì il preside mi fece accomodare sul divano.
<Allora Sira dimmi cosa senti?> chiese
<D'improvviso ho sentito questo vuoto dentro di me, come se la persona più importante della mia vita sia morta, la mia ancora sia andata via> dissi
Il preside allora andò un attimo vicino a dei quadri e iniziò a parlare e poi prese il telefono e fece una telefonata.
Una volta riattaccato mi guardò con uno sguardo pieno di pietà.
<Sira oggi c'è stato un incendio nel tuo orfanotrofio e...> disse
<La prego no. No non è possibile lei sta bene vero?> dissi
<Ray non è riuscita a mettersi in salvo>
<No,no no no non è possibile> dissi cadendo in ginocchio e scoppiando a piangere.
La mia persona, è la persona che nonostante tu sia un mostro come me non ti lascia ma ti aiuta, ti regge e ti da un motivo per vivere...
Ed io l'ho persa.

Sira Black, l'ultima erede Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora