Capitolo 12

168 22 16
                                    

‹Non sto bene› ‹questo si nota Draco, ma ti rimetterai presto, sei un uomo forte› mi trovavo nella camera singola di Draco, seduta sul suo letto mentre lui girovagava per la stanza fin troppo ansioso ‹non è un semplice malanno che si cura solamente con uno schiocco di dita› lo fissai perplessa, mentre il mio cuore batteva all'impazzata.

‹Fino...fino a che punto sei malato?› si accomodò finalmente di fianco a me anche se continuava a torturarsi le mani e a sbattere il piede sul pavimento ‹non voglio girarci intorno, non più› alzò lo sguardo su di me, il suo labbro inferiore tremava e gli occhi erano leggermente lucidi, li trovai orribilmente belli in quel momento e mi maledii mentalmente del fatto che stessi pensando a quanto fosse affascinante in un momento di così poca tranquillità.

‹Tumore al fegato› quelle poche parole mi tolsero il fiato come non mai, non stava scherzando, non avrebbe avuto un senso, quello che invece ora risultava così ovvio erano le fitte interne, era così palese il fatto che non si trattasse di semplici fitte o strappi muscolari ‹Draco...io...› non esitò ad abbracciarmi e io mi zittii per ricambiare la stretta.

Lo sentii trascinarsi sul letto per sdraiarsi e io lo assecondai ancora mezza sbalordita per la notizia, Draco Malfoy era malato, malato, e io non potevo fare niente per proteggerlo, ero completamente inutile per la persona che più amavo.

Sospirai tra i suoi capelli e glieli accarezzai quando percepii un singhiozzo soffocato ‹tranquillo Draco, risolveremo tutto, te lo prometto, fosse l'ultima cosa che faccio nella mia vita› mi strinse maggiormente a sé, poco dopo mi addormentai.

(...)

Nei giorni consecutivi alla terribile notizia riuscii a convincere Draco a farlo partecipare alle lezioni settimanali, pensavo lo potesse aiutare a distrarsi ma durante quelle ore della giornata non lo vedevo particolarmente partecipe e mi sentii in colpa.

Potevo dire di sentirmi in palla, non sapevo cosa fare per farlo stare meglio anche solo mentalmente o anche solo una reazione positiva, perciò mi vedevo completamente inutile.

Sospirai leggermente e riportai la mia attenzione al professore di fronte a me che ora stava spiegando un nuovo argomento, negli ultimi tempi il professor Weasley aveva acquisito una sottospecie di fama grazie alla sue opere di bene comprese quelle del figlio, ed era tutta una gran fortuna, ogni lezione entrava dalla porta dell'aula e iniziava a spiegare i concetti e le tradizioni di nuove creature sconosciute al resto degli studenti.

Oggi l'attenzione era caduta sui Barfaglia*, degli esseri veramente incredibili e schietti ‹se date un'occhiata all'illustrazione rappresentata sul vostro libro di testo potete notare le particolarità dei Barfaglia, vivono principalmente nelle foreste ma si possono intravedere, con un occhio lucido o con qualche spioscopio, anche nei villaggi magici, sono piuttosto minuti e la loro personalità non è delle migliori, per farvi capire meglio il loro aspetto ve lo mostrerò, mi ha fatto sudare tutte le sette camicie di famiglia ma eccolo qui, un Barfaglia in tutto il suo splendore› il Professore alzò un panno sottile scoprendo una casetta di metallo con tanto di sbarre e pareti di vetro.

Notai quanto fosse verde l'ambiente dominato da quell'essere, e poco dopo una faccia burbera e coperta di barba color palude spuntò da dietro una piccola siepe ‹off...adolescenti curiosi...così fastidiosamente fastidiosi› brontolò quello uscendo allo scoperto e mi venne da sorridere, si posizionò al centro della teca e gongolò sulle punte delle sue scarpe appuntite, ora il suo ventre pareva ancora più gonfio e sferico.

‹Mi avete guardato bene ragazzini? No? non mi interessa...addio› si girò dandoci le spalle e abbassò la maniglia della porta della sua casetta che però non si aprì, alzò lo sguardo sul professor Weasley e incrociò le braccia sopra la pancia rotonda e possente ‹BARBAGIANNI DI UNO, APRI ALL'ISTANTE QUESTA BENEDETTA PORTA!› il professore ghignò negando con il capo facendo imbestialire maggiormente il piccolo Barfaglia ‹BUZZURRO CHE NON SEI ALTRO ME LA PAGHERAI› ‹oh che paura Beckrod›.

Un paio di risate si sollevarono nell'aria e io ne approfittai per osservare Draco, sorrideva, leggermente, ma sorrideva e il mio cuore sobbalzò, come ogni volta che mi ritrovavo a guardarlo.

‹Psss t/n, come te la passi› mi girai di novanta gradi e sorrisi a Blaise ‹oh io bene, te ancora meglio noto› lui arrossì e io guardai meglio la sua fortuita occasione.

A quanto pareva Pansy aveva sviluppato uno strano timore nei confronti del Barfaglia che continuava a insultare il professore, e si era avvicinata maggiormente a Blaise il quale l'aveva stretta in un abbraccio con una sua mano sulla spalla della ragazza.

Blaise annuì mentre Pansy appoggiava il suo capo sul petto del ragazzo e chiudeva gli occhi timorosa ‹tranquilla Ans, ci sono io con te, quel Benred non ti farà niente›.

Sorrisi alle parole dolci e confortanti che le aveva appena rivolto e tornai a concentrare la mia attenzione sulla discussione in corso che era decisamente degenerata, il piccolo Barfaglia saltellava sul posto e la sua testa era completamente rossa e aggrinzita per la rabbia ‹SEI SOLO UN GAGLIOFFO E PURE PUSILLANIME, INVIDIOSO DELLA NOSTRA NATURA› ‹come se mi piacerebbe avere una botte come ventre, no grazie› ‹SEI PURE UN BUZZURRO›.

Poi Arthur puntò la sua bacchetta sul piccolo essere ‹silencio› pronunciò, e immediatamente tutte le parole pronunciate dal Barfaglia si ammutolirono nella sua gola, se la tastò per poi indicarsela con occhi spalancati e increduli, il professore ghignò un'ultima volta per poi rivolgersi nuovamente verso di noi ‹ecco a voi un'esempio che potete trovare di creature mistiche nel nostro mondo, avete qualche domanda? Sarò lieto di rispondervi›.

Un ragazzo Corvonero alzò immediatamente la mano ‹si signor Breston?› ‹se non sbaglio ho sentito dire anche che molti sono stati uccisi per cause completamente false, mi pare un'ingiustizia› guardai Beckrod, il Barfaglia, picchiò due volte il pugno all'altezza del suo cuore per poi indirizzare la sua mano verso il ragazzo.

Metà dei ragazzi presenti nella classe risero per il suo gesto piuttosto simpatico e io mi unii a loro ‹hai ragione fino ad un certo punto, queste piccole pesti si sono presentate diverse volte nei villaggi per creare qualche macello piuttosto sconveniente e cosa più importante da ricordare, i Barfaglia non vengono mai uccisi, solamente mutilati della loro barba, solo alcuni di loro per il dolore ne muoiono ma non siamo mai noi maghi gli artefici diretti del loro decesso› concluse il professore, e io annuii interessata all'argomento.

Ci guardò tutti per un paio di secondi e poi sorrise dolcemente ‹ragazzi la lezione è conclusa, potete andare, grazie per la vostra attenzione e buon proseguimento di giornata› sorrisi leggermente e mi alzai dal mio posto osservando poi Draco che aveva già portato la sua attenzione su di me.

‹Va tutto bene Draco?› non mi rispose ma continuò a guardarmi, sembrava spaesato ‹oi, tutto apposto?› chiesi inginocchiandomi per apparire più confortante possibile, non mi rispose nuovamente ma si alzò porgendomi poi la sua mano, lo guardai scettica, ma che gli era preso?

Non ci pensai e afferrai la sua mano, il mio cuore sobbalzò quando incrociò le nostre dita le une alle altre insieme a un brivido particolarmente frizzante all'altezza del mio ventre.

Lo guardai per un attimo, era bellissimo anche se non sorrideva, anche se non mostrava molti segni di vita, era bellissimo.

Strinsi la mia presa sulla sua mano percependo subito dopo il suo pollice accarezzarmi il dorso ‹voglio tornare in camera› annuii immediatamente e mi incamminai mano nella mano con Draco sentendolo sempre più sicuro nei suoi movimenti a ogni centimetro in meno che lo separava dalla sua stanza.



SPAZIO AUTRICE: ve l'aspettavate? devo ammettere che è stato particolarmente difficile per me scrivere questo capitolo, mi si è spezzato il cuoricino.

*Barfaglia= anche loro sono frutto della mia strabiliante fantasia delle tre di notte.

Ho voluto scrivere una fanfiction diversa dalle altre, a volte, anzi quasi sempre, la vita non è rosa e fiori e purtroppo lo posso affermare per esperienze personali, spero comunque che vi piaccia lo stesso.

Fatemelo sapere attraverso un commento, positivo o negativo che sia, grazie.

-July

Periodici / draco's fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora