Mis Rompiscatole

CAPITOLO 5

ALEX POV

Era a casa che stava aspettando l'arrivo di Emma per fare il progetto. Dopo quella festa non aveva fatto altro che pensare a lei e non ne capiva il motivo. Dopo un pò era arrivato alla conclusione che l'unico modo per levarsela dalla testa fosse farsela una volta per tutte.

Così aveva iniziato a fare il carino con lei anche se l'aiuto più grande glielo aveva dato la professoressa di letteratura che lo aveva messo in coppia con lei. Avrebbe avuto così abbastanza occasioni per portarsela a letto.

Non aveva mai invitato una ragazza in casa sua ma con Emma doveva usare le maniere forti.

Il campanello suonò.

Alex scese le scale per andare ad aprire la porta. Si ritrovò Emma davanti che con faccia scocciata entrò dalla porta.

-buon pomeriggio anche a te- disse lui scherzando

Emma fece finta di non sentirlo. Una volta entrata si mise ad osservare la casa con attenzione. Dopo due minuti di silenzio finalmente si decise a parlare.

-bella casa- disse semplicemente lei alzando le spalle –allora dove andiamo a studiare?- lo guardò con uno sguardo carico di attesa.

-in camera mia- disse Alex e incominciò a salire le scale. Sentiva lei che lo seguiva subito dopo.

Una volta entrato in camera sua si girò a guardarla. Aveva un paio di jeans stretti e una maglietta a maniche corte stretta che metteva in evidenza le curve e il suo corpo tonico. Era bellissima e sembrava non rendersene conto.

Posò lo zaino nero vicino alla scrivania e si mise a sedere sulla sedia guardandolo.

-allora? Iniziamo?- chiese lei mentre lo guardava con due grandi occhi a cerbiatto.

-emm.. si- disse lui. Prese un'altra sedia e si mise a sedere vicino a lei.

Lei aveva tirato fuori una vecchia copia del Grande Gatsby: era molto consumata, segno che era stata letta molte volte.

-dobbiamo fare un saggio sul libro lo hai letto?- chiese lei

-si una volta ma non me lo ricordo tanto bene- in realtà non lo aveva letto ma aveva guardato il film –te l'hai letto?-

-si.. è il mio libro preferito- ammise lei senza guardarlo negli occhi. Sembrava a disagio.

"molto strano da parte di Emma.. di solito lei non è una che si vergogna" pensò lui.

-come mai è il tuo libro preferito?- non sapeva perché le stava facendo questa domanda. Forse per scioglierla un pò.. la sentiva molto tesa.

Lei si fermò un minuto a guardarlo prima di rispondere. Aveva la faccia un pò sorpresa: non credeva possibile che loro due potessero fare un qualsiasi tipo di conversazione senza offendersi a vicenda.

-beh non solo per il modo in cui Fitzgerald è riuscito a racchiudere una frazione di un'epoca, una società sfarzosa ma allo stesso tempo falsa e marcia.... ma anche per la storia d'amore fra Gatsby e Daisy- disse lei senza distogliere lo sguardo dagli occhi di lui.

-adori le storie d'amore? Non ti facevo così romantica- chiese lui divertito

-si vede che non hai mai letto il libro- disse lei facendo un sorrisino

-perché?- chiese lui curioso avvicinandosi a lei per ascoltarla con più attenzione. Il profumo lo mise un attimo in confusione ma si riprese subito.

-perché la storia d'amore fra Gatsby e Daisy è tutto purché romantica- affermò lei in modo deciso.

Poi si affrettò ad aggiungere -Gatsby ha rinunciato a tutto per lei: alla sua identità, alla sua morale. Tutto questo per impressionare l'unica donna che avesse mai amato. Voleva riconquistare una donna che poi si è rivelata essere superficiale e opportunista. È arrivato addirittura ad assumersi la colpa dell'omicidio stradale che aveva commesso lei- mentre parlava accarezzava in modo delicato la copertina del libro.