Cαριƚσʅσ 34

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Vuoto.
Ecco tutto ciò che sentiva, anzi che non sentiva.
Una voragine, un mulinello che l'aveva inghiottita e da cui non riusciva a fuoriuscire.

Non sentiva Taehyung da quattro giorni interminabili.
Non sapeva neppure più cosa fossero. Era ironico il fatto che non lo aveva saputo per così tanto tempo, vivendo l'impossibilità di etichettarsi quasi a cuor leggero e ora, invece, continuava a chiedersi se stessero più insieme o meno, se poteva ancora considerarsi sua.

Lui non si era fatto vivo, stavolta non le aveva teso la mano come sempre, non aveva fatto quel passo in più per venirle incontro.
Era rimasto arroccato nel suo dolore e Jisoo, dal canto suo, non riusciva ad avvicinarsi.

Non avevano litigato, non era stata una discussione la loro, eppure era come se, senza pronunciare alcuna parola, si fossero detti addio.
Più tentava di riflettere su quello che era accaduto, più non riusciva a trovare un senso, né alla sua reazione, né a quella di lui.

Lei si era raggelata, ma per cosa esattamente?
Per aver scoperto un suo dolore? Un suo punto debole?
Anzi che ascoltarlo, confortarlo e abbracciarlo, era riuscita a incolparlo.
Che colpa aveva avuto d'altronde? Quella di aver amato troppo?
Quella di aver avuto il desiderio di costruire una famiglia con un' altra persona appartenuta al suo passato?
Perché quel pensiero le dava così tanto alla testa?
Dopotutto anche lei aveva progettato un futuro con Suho ai tempi.
Quante volte avevano immaginato un bambino che avesse il sorriso di Jisoo e gli occhi di lui? Cosa c'era di male? Nulla.
Allora perché lei aveva inconsapevolmente messo alla gogna Taehyung? Come se la vita non avesse già provveduto a farlo?

Quello che l'aveva ferita era il fatto che Taheyung non si fosse sentito ancora pronto per affrontare con lei un capitolo cosi duro del suo passato.
Quello era il tarlo che continuava ad avere in testa: era stato lui a richiedere massima sincerità e abbandono totale.
Lei sentiva di aver spogliato la sua anima con lui, di avergli lasciato toccare corde profonde del suo essere.
Perché lui non era riuscito a fare lo stesso?
Perché illuderla di essere legati dal destino?
Perché farla sentire così importante nella sua vita, se poi non era riuscito a confessarle di essere diventato quasi padre e di covare una sofferenza così grande dentro di sé?
Glie lo avrebbe mai detto?

In quel preciso momento si sentiva soltanto la sostituta sbiadita di Wheein, il suo grande amore.
Si sentiva stupida e, al tempo stesso, nonostante le rassicurazioni, non riusciva a non temere il suo fantasma.
Si immaginava Taehyung ad accarezzarle il pancione e a baciarglielo pieno di amore, loro intenti a scegliere il nome della bambina e a immaginarla.
Come poteva competere con un passato così importante?
Si domandava cosa stesse facendo lui. Se ogni tanto la pensava, oppure se ormai non si sentisse più impegnato con nessuno.

Era travolta da tutti quei pensieri, stesa sul divano di casa.
Le sembrava di aver fatto un salto indietro di due mesi, prima di cominciare a frequentare Taehyung, quando le giornate scorrevano senza quasi che lei se ne accorgesse.

Cominciò a sfogliare la galleria del cellulare e trovò l'unica foto che avevano scattato insieme qualche settimana prima.

Cominciò a sfogliare la galleria del cellulare e trovò l'unica foto che avevano scattato insieme qualche settimana prima

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𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora