casa

155 21 16
                                    

Harry: eccoci qua!
Louis: meno male, queste scale, come le chiami tu, non finivano più
Harry: scusami, mi ero scordato che l'ascensore è fuori servizio per ancora un paio di giorni
Louis: non fa niente, tranquillo
Harry sorrise mentre mise la chiave nella toppa della porta davanti a loro aprendola.
Subito i due entrarono nell'appartamento e Louis rimase a bocca aperta.
Quando Harry gli aveva detto che viveva in un piccolo appartamento, non si aspettava di certo di trovarsi in quello che considerò un gigantesco appartamento.
Il salotto era enorme e ben arredato e gli sembrò di individuare una piccola cucina ma ben attrezzata.
E notò quattro porte chiuse che probabilmente comprendevano le camere da letto e i bagni.
Louis: questo non è piccolo, è enorme!
Harry: non esageriamo dai!
Louis: come hai fatto ad averne uno così?
Harry: circa tre anni fa,il mio patrigno e mia madre, una vita divenuto maggiorenne mi hanno dato la mia parte di un'eredità di una mia zia deceduta anni fa e così, con quei soldi, sono venuto qui, ho preso questo appartamento e sono riuscito a creare la mia crew
Louis: cos'è una crew?
Harry: è una specie di squadra con altri ragazzi con cui partecipi a gare o cose simili
Louis: e che cosa fai?
Harry: ballerino di hip hop assieme a dei miei amici che mi hanno seguito e altri che ho conosciuto qui, siamo una quindicina in totale.
Louis: wow, dovete essere bravi
Harry: non ce ne lamentiamo
Louis: e io?
Harry: tu cosa?
Louis: io...cosa faccio? Insomma, non mi ricordo nulla di me se non il mio nome.....
Harry: sta tranquillo, penseremo anche a quello, di certo non ho intenzione di lasciarti in strada, rimarrai con me finché non troveremo qualcosa che ci aiuti a capire chi sei
Louis: e poi?
Harry: vedremo sul da farsi, ma tu mi devi garantire che rimarrai sempre con me, Parigi è grande e basta poco per perdersi
Louis: okay, farò come dici...solo per curiosità, di dove sei? Dal tuo accento non sembri della zona
Harry: sono inglese, del Cheshire, anche il tuo accento mi sembra molto inglese
Louis: tu dici?
Harry: al cento per cento
Louis: okay mi fido
I due si misero a ridere sonoramente e Harry pensò che la risata di Louis fosse la cosa più adorabile che avesse mai ascoltato in quegli anni.
Harry: okay, vieni con me
Louis: dove mi porti?
Harry: ho una stanza in più, puoi dormire lì
Louis: a che ti serviva?
Harry: qualche volta ci facevo dormire dei miei amici tempo fa, effettivamente stavo pensando di trovare con coinquilino...non amo stare in solitudine tutto il tempo che sto a casa...certo, a parte il mio gatto
Louis: AAAAAAAAAAAHHH!!!!!
Louis saltò per aria sentendo qualcosa che gli passava tra le gambe.
Harry: tranquillo, è solo il mio gatto
Harry si chinò e prese la palla di pelo che era a terra.
Harry: ecco qui, ti presento Dusty
Louis: ehm....ciao Dusty
Louis prese la zampa morbida del gattino e la strinse.
Harry: credo che a Dusty piaci, solitamente si mette sempre a graffiare
Louis: mi sento fortunato
Harry: dai vieni
Harry accompagnò Louis verso una delle porte che Louis aveva in precedenza notato e vide una stanza con un letto singolo e anch'essa ben arredata con un armadio di medie dimensioni, una scrivania, una mini libreria, un tappeto nero sul pavimento e un tavolino sopra di esso.
Louis: niente male
Harry: questa è la tua stanza, lì c'è il bagno, la stanza è accanto alla mia, quindi per qualsiasi problema, io ci sono.
Louis: grazie, sei molto gentile
Harry: non c'è di che, comunque hai bisogno di farti una doccia e di cambiarti, per ora ti posso prestare i miei vestiti, ma domani ti comprerò qualcosa della tua taglia
Louis: stai dicendo che sono......
Harry: che sei piccolo? Forse
Louis gli fece una linguaccia mentre Harry ridacchiò e uscì dalla stanza lasciando Dusty sul letto che ora era di Louis, mentre quest'ultimo decise di andare in bagno a sistemarsi e a levare la terra che era rimasta sui vestiti.
Ma mentre si allontanava non si accorse dello strano luccichio che rilasciava sotto le suole delle sue scarpe.
Dusty se ne accorse ma preferì acucciarsi sul letto a sonnecchiare.

Angolo autrice

Eccovi il primo capitolo

Questa è la stanza di Louis

Questa è la stanza di Louis

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Che ve ne pare?

Questo invece è Dusty

Questo invece è Dusty

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


E ora?

Che accadrà?

Alla prossima!

L'amour dans un tournesol {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora