07.00 a.m.

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Sono arrivata davanti al cancello di casa tua. Dalla finestra non traspare nessuna luce ciò significa che stai ancora dormendo. Sono le quattro del mattino ed io sono tornata da te, dimenticandomi però che non ho le chiavi per entrare. Sono proprio scema. Ma in questo periodo mi piace esserlo. È una cosa dettata dall'istinto, dettata dallo stare con te. Com'è che si dice? Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. E se camminare al tuo fianco preclude l'essere folli io ci sto. Fatto sta che ora non so cosa fare. Vorrei salire subito da te, suonare il campanello e dirti tutto ciò che mi passa per la testa ma allo stesso tempo non voglio svegliarti. Ti immagino coricata a pancia in giù, con una mano sotto il cuscino e la bocca semiaperta. Quando dormi assomigli tanto ad una bambina indifesa. Mi dispiace averti lasciata sola per qualche ora ma avevo bisogno di dare spazio ai miei pensieri. Se ci penso neanche in passato, per i miei precedenti fidanzati, ho fatto qualcosa del genere. Per te invece prenderei in spalla tutte le tue sofferenze, pur di farti felice, pur di vederti sorridere ancora una volta. Un giorno, dopo averti fatto una foto, ti dissi che il tuo sorriso si abbinava ai tuoi occhi. Lo penso ancora e in un certo senso è così: i tuoi occhi quando sorridi diventano ancora più belli e luminosi.
Come al solito sto pensando troppo ma tra un pensiero e l'altro decido di scendere dalla macchina. Mi metto la felpa e cammino verso gli scalini che ci sono fuori casa tua. Mi siedo lì, non voglio svegliarti. Aspetterò qualche ora.
Dopo un po' sento un rumore forte, devo essermi addormentata, sta passando il camion della nettezza urbana. Prendo il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e leggo l'orario. Sono le sette del mattino. Ad un certo punto sento la chiave girare e poco dopo la porta si apre. Io perdo l'equilibrio ma riesco comunque a stare seduta e a non finire spalle a terra. Tu mi guardi con gli occhi spalancati come a dire: "Cosa ci fai qui fuori?". E infatti la domanda non tarda ad arrivare. Ti guardo, con le guance rosse dall'imbarazzo e cerco di alzarmi in piedi. Tu mi dai una mano e io sento i brividi lungo la schiena solo a quel contatto. Mi metto di fronte a te, sei scalza e la spallina della camicia da notte ti è scesa sul braccio. Sei bella, anche appena sveglia. Decido di porre fine al mio mutismo e di parlare.
"Sono uscita per dare spazio ai miei pensieri. Non so quanto io valga per te, ma sappi che per me tu vali molto. Sei la cosa più bella che io abbia mai visto, anche di prima mattina appena sveglia non farei altro che ammirarti. E da un po' di tempo che non faccio altro che pensarti. Tante cose mi ricordano te. Il tuo profumo nelle mie felpe, che rimane dopo un tuo abbraccio, i braccialetti che dimentichi sempre sul tavolino del mio soggiorno, i pigiami buffi che mi compri coordinati con le ciabatte e le tante altre cose che mi lasci sparse per casa quando vieni a trovarmi. In ogni parte di me c'è un po' di te. E questa cosa mi rende felice. Mi sono posta tante domande in questi ultimi mesi ma ho capito solo ieri notte che tu per me sei qualcosa di più che una semplice amica. Io non riesco a non perdermi nel verde dei tuoi occhi, nel tuo sorriso e nei tuoi abbracci. Tu per me vali tanto. Sei una delle poche persone che riesce a fare crollare tutte le mie certezze. Ieri notte quando ho provato per la prima volta le tue labbra che sanno di burrocacao non avrei mai voluto smettere. E li ho capito che tu a me piaci. Non so se anche per te è così ma lo sai come sono fatta, non riesco a tenermi dentro le cose, una volta che dentro di me sento qualcosa devo esternarla altrimenti esco fuori di testa. Questa notte passata insieme è stata bellissima, non mi dimenticherò mai delle emozioni che ho provato. Non so se tu mi manderai via o se mi ignorerai per il resto..."
Non mi lasci il tempo di finire la frase e mi zittisci con un bacio. Mi abbracci e mi trascini dentro casa mentre con la punta del piede chiudi la porta.
Dopo poco ti stacchi e inizi a parlare: "Scusa se ti ho interrotto ma non ho resistito. E poi fattelo dire parli troppo quando sei agitata! Sappi che per me vali tanto e no, non scapperò e nemmeno ti ignorerò. Si è vero ieri ci siamo bevute qualche bicchiere di troppo, ma quando abbiamo fatto l'amore ero cosciente, ricordo tutto alla perfezione, tranquilla. Ricordo i baci, gli sguardi e gli abbracci. Non mi sono accorta di quando te ne sei andata perché quando sono felice il mio sonno diventa pesante e anche gli incubi rimangono lontani. Se mi fossi accorta sarei venuta con te. Tanto lo so dove sei andata ormai ti conosco bene. Sicuramente sei andata a vedere Roma dal Gianicolo, ami vederla di notte. E comunque anche io in questo periodo ho pensato tanto a noi. Ho capito che provavo qualcosa per te quando mi hai portato a casa in scooter dopo la serata per i lavoratori dello spettacolo. Mi ricordo che ti tenevo stretta a me e tu non riuscivi a trattenere le risate perché io facevo la matta. Ho capito, quel giorno, guardando il tuo sorriso che tu per me vali tanto."
Concludi con questa frase, io non so che dire, mi hai spiazzata. Di solito non è facile lasciarmi senza parole. Ma tu ci sei riuscita. Ti guardo con gli occhi lucidi e senza neanche chiederti il permesso ti abbraccio. Tu con un salto leghi le tue gambe alla mia vita e ti stringi a me come un koala. Sono felice e se qualcuno mi vedesse ora forse stenterebbe a riconoscermi. Allontani per un attimo la faccia dal mio collo e mi baci nuovamente. Dopo avermi tolto il fiato mi chiedi: "Facciamo colazione? Così parliamo un po' e magari ti torna anche la voce!" Ti guardo, sorrido e rispondo: "Tranquilla per tua fortuna parlo e canto ancora! Altrimenti come faresti senza di me?"
Tu sorridi a tua volta e mi dici: "Già hai ragione. Però adesso io non mi stacco più da te quindi gentilissima signorina mi porterebbe in cucina?"
A quelle tue parole scuoto la testa e sorrido. Nel mentre mi avvio verso la sala da pranzo. Il tuo cane ci segue e spero non mi faccia perdere l'equilibrio.  Se questo è un sogno non voglio svegliarmi. Dopo tanto tempo torno a stare bene ed è tutto merito tuo.

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