Secondo

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Lily sfrecciava fra gli avversari come un fulmine che squarcia il cielo. I nemici cadevano uno ad uno, ma erano troppi e loro erano rimasti in pochi. Ovunque Lily si girasse vedeva nemici su nemici che le saltavano addosso.
"Sam dobbiamo ritirarci, non ce la faremo mai" un lato positivo di essere capo branco è che poteva comunicare con la mente con qualsiasi membro del branco, anche se principalmente lo usava solo con Rosie e Sam. i suoi "sotto ufficiali" non lo erano veramente, ma si comportavano da tali, la aiutavano in tutto, e di questo ne era assai grata.
"Abbi un po' di fiducia".
Poi tutto andò a rotoli... Verso il tramonto i licantropi non si ritiravano, e i vampiri iniziavano ad avanzare. Forse nonostante tutto era la fine.

Sua madre le ripeteva sempre che finchè il nostro cuore batte abbiamo sempre la forza di fare ciò che riteniamo giusto, e anche se forse non valeva sempre, e anche se sua madre probabilmente adesso la considerava un demone che doveva morire, voleva credere a quelle parole, non poteva veramente abbandonare tutto.

Capelli biondi che spiccavano in mezzo a gli altri vampiri, una muscolatura più grande di quanto si rcordava, occhi rossi che sembravano risplendere della benedizione di Ares. Lily era sorpresa di vederlo lì. Era passato così tanto tempo. Era lì per aiutarla.

Mentre si faceva la doccia ripensava a Jonathan, era ancora lì dentro, a quel corpo che sembrava troppo forte per contenere un anima così fragile. Ogni goccia d'acqua che le cadeva addosso sembrava uno spillo, la sua mente era tormentata, ma inspiegabilmente si sentiva anche più leggera, più forte. Si avvolse in un asciugamano ed uscì, sul letto c'era una scatola enorme ed un biglietto posto sopra ad un fiocco d'argento. "Ti aspetto di sotto". Un abito dal corsetto nero, intarsiato di piccoli diamanti, con una gonna ampia, viola scuro, e dei guanti di raso.

Il corrimano era intrecciato di rose bianche e in fondo alle scale c'era Sam, con uno smoking. Appena iniziò a scendere le scale un violinista iniziò a suonare. Sam la prese per mano e andarono al centro della sala, era pieno di persone, e la musica dell'orchestra sembrava andare a tempo con la pioggia che batteva sulle finestre. Le stoffe degli abiti delle dame si sfioravano ad ogni giravolta, e le loro guance arrossivano ad ogni inchino del proprio cavaliere. Presto per Lily spaririono tutte le persone che la circondavano, c'era solo lei e Sam. I capelli castani di lui cadevano sugli occhi viola che brillavano sotto le luci dei lampadari di cristallo, non riusciva a non guardarli senza pensare a quelli rossi di Jonathan. Sam la baciò, con delicatezza, come se fosse qualcosa di talmente tanto prezioso che potesse rompersi con un sospiro. Poi la fece girare, e la riavvolse nelle sue braccia dove la cullò. E mentre l'orchestra continuava a suonare con energia, Sam la prese per mano e la portò fuori, sotto un capannone protetto dalla pioggia. Lily era felice, in modo tanto smisurato che non credeva di aver mai provato nulla del genere. Baciò Sam e poi corse sotto la poggia, corse fra gli alberi, finchè non senti le mani di Sam che la raggiunsero. Aveva tutti i capelli bagnati, e i suoi occhi dorati risplendevano sotto la luce della luna. Ballarono sotto la poggia, seguendo solo il ritmo del battito del cuore, ballarono senza pensieri, ballarono solo con la consapevolezza del desidero di poter ballare per sempre, anche quando i piedi avrebbero fatto male.

The wolf 2 ( momentaneamente interrotto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora