Prologo.

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"Ehi Charlie, stasera, 20.00, passo a prenderti." Disse il moro sfiorandole la schiena coperta.

···

"Kristal!" La bionda si girò. Il bel riccio arrivò alla ragazza con il fiatone, poggiandosi le grandi mani sulle ginocchia. "Kris." Ripeté alzandosi e sospirando pesantemente. "Domani alle 16.00." Disse il riccio sfiorandole la guancia arrossata. "Sì, okay." La bionda sospirò, passandosi una mano tra i capelli. "Ehi," si avvicinò ancora di più a lei, "ci conto." Le sfiorò le labbra con le dita affusolate.

···

Charlie intravide quei capelli colorati di lilla, cercò di nascondersi tra i suoi compagni di scuola, facendosi piccola, coprendosi il viso con il libro di scienze che teneva tra le mani pallide. "Trovata!" Si girò leggermente dall' altra parte del corridoio, incontrando i suoi capelli tinti. "Mike." Gli fece un sorriso tirato, Charlie, tirando su gli occhiali dalla montatura nera che le erano scesi per il ponte del naso. "Domani sei libera, giusto?" Michael, quasi pregò in un'affermazione della mora davanti a lui, che lo stava osservando con un pò di imbarazzo. "Uhm, sì." Si strinse ancora di più nel suo maglione color oceano. Si irrigidì quando una mano le toccò dolcemente la schiena, schiuse gli occhi a quel contatto improvviso. "Qualche problema?" Michael scosse il capo, quasi ridendo, voleva veramente che lasciasse quella ragazza respirare, ma lui non poteva. La voce dietro la sua esile figura fu quasi protettiva nel confronti di Charlie. Calum si mise istintivamente tra i due ragazzi. Si abbassò leggermente per incontrare gli occhi blu della ragazza. "No." Le sussurrò, la ragazza poteva quasi sentire quel fresco respiro sul suo collo, moriva dalla voglia di avvicinarsi di più a Calum. Se solo potesse buttare per terra i suoi inutili li libri e baciare quella labbra. Ma non lo fece, prese solo a fissarle. Strizzò i grandi occhi quando Calum le diede un bacio sulla guancia rosea. Si allontanò da lei, come un lampo. Lasciando che l'aria fatta dai suoi movimenti le infrangesse il viso candido.

Michael parlò. "Quindi", la mora sbattè gli occhi un paio di volte, ritornando alla realtà. "Non posso Mike, mi dispiace." Michael boccheggiò. La mora sparì tra i tanti adolescenti della Adelaide High School.

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