3-Fatti strani

29 7 3
                                    

Sgrano gli occhi. Roxen era li davanti a noi. Letteralmente impassibile. 

Roxen: "Ciao, come posso aiutarvi?"

Da lontano scruto Leonardo che "arriccia" il viso.

Io: "Noi, siamo invitate alla festa in piscina di Leonardo"

Roxen: "Come? Impossibile! Leonardo!!! Queste due ragazze dicono che sono invitate alla tua festa in piscina! Di cosa stanno parlando?"

Io: "Leonardo..."

Leonardo: "Falle entrare"

Roxen ci guarda stranite e ci apre la porta.

Appena entro Leonardo alza gli occhi da terra mi guarda e gli scappa sussurrato un "Wow.." Roxen lo guarda con uno sguardo fulminante. 

La ragazza dai capelli rubino prende in disparte il ragazzo e gli dice qualcosa.

Io e Sophie ci sdraiamo sui lettini lussuosi di Leonardo. 

Egli arriva verso di noi e ci chiede: "Venite in acqua si sta bene!"

Io: "No grazie, io preferisco stare qua"

A quel punto Leonardo mi prende in braccio mi butta in acqua e subito dopo si buttò lui. Quando entrambi risaliamo in superfice ci mettiamo a ridere, Leonardo si avvicina a me per baciarmi ma io mi allontano.

Roxen ci guarda seccata, prende la sua borsa Coco Chanel e se ne va.

Leonardo mi chiede un attimo di seguirlo e mi conduce in casa dopo di che comincia a baciarmi e io continuo a baciarlo, lui mi tocca le spalline del costume e io a quel punto mi allontano.

"Cosa c'è? E' ancora troppo presto?

"No, no, tu sei speciale sono io che non sono ancora pronta a una relazione. Scusa"

"E quel bacio allora? Cos'era quel bacio? Mi piaci Sara!"

"Mi dispiace ma ora devo andare"

Il  telefono squilla.

Prendo il telefono e la chiamata è da parte di Sebastian, il mio ex ragazzo. Odio Sebastian. E' il ragazzo che mi portò sulla via sbagliata mi portava a feste e discoteche. Ma mi sono resa conto dopo che ero solo un'oggetto per lui. Solo un trofeo da sfoggiare

Vado in un angolo appartato del giardino e rispondo alla chiamata.

Io: "Pronto"

Sebastian: "Ciao"

Io: "Cosa vuoi ancora da me?"

Sebastian: "Non mi sono scordato di te! Comincia a tremare piccola! So dove sei e cosa stai facendo"

A quelle parole metto giù. E lascio che il sangue si geli nelle mie vene.

Sophie: "Tutto ok Sara?"

Io: "No, non va bene"

Sophie: "Cosa è successo?"

Io: "Mi ha telefonata il mio ex ragazzo, in modo inquietante."

Sophie:" Dicendoti che cosa?"

Io: "Lascia stare"

Leonardo cerca di parlarmi ma io, scossa, decido di tornare a casa.

Sophie mi segue a ruota. 


Sophie era scossa quanto me ma non esprimeva emozioni per non farmi preoccupare ancora di più.

Arrivo davanti alla porta di casa, ella se ne va, e io vengo accolta da mia sorella.

Naomi: "Ciao, come è andata in piscina"

E' la secondo volta nella giornata che sgrano gli occhi. Naomi non aveva chiesto mai a nessuno come era andata la giornata.

Io: "Più o meno bene grazie"

Naomi: "Quando dici così di sicuro c'è qualcosa che non è andato bene, vuoi parlarne?"

Io: "Naomi, cosa ti sta succedendo"

Naomi: "Oggi mamma mi ha fatto rendere conto che tu sei sempre gentile con me e io sono sempre scortese, perciò scusa. Quindi ne vuoi parlare?"

Io: "Che belle parole Naomi ti ringrazio. Oggi mi ha chiamata Sebastian chiedendomi di riprovarci"

Naomi: "Cosa?"

Io: "Hai sentito bene purtroppo. Oggi è stata una giornata pesante, ti dispiace se vado a riposarmi?"

Naomi: "Certo quando hai bisogno io sono qua"

Ancora stupita dalla parole di Naomi mi dirigo in camere mia.

Un ora dopo mi sveglio, faccio per andare in cucina a prendere un bicchiere d' acqua e trovo Leonardo sul divano del nostro salotto che parla con mia sorella. 

Questa giornata è stata sconvolgete e Leonardo non migliora la cosa. 

Naomi: "Ben svegliata principessa, come va?  C'è un ospite per te!" 

Senza dire altro mia sorella si alza dal divano e mi fa un occhiolino. 

Leonardo mi chiede se andava tutto bene dato che ero uscita di fretta dalla piscina e andata via da casa sua. 

Io risposi solamente che era tutto ok. È una giornata stressante che voglio solo finisca presto. 

Leonardo deluso dalla mia misera e svogliata risposta se ne va e io ritorno in camera mia. 

Verso le dieci i miei genitori tornano a casa da lavoro. La sera non avevo cenato, avevo lo stomaco ancora chiuso dalla tensione della giornata.

La finestra della mia camera sbatteva forte e in un modo inquietante, la chiusi e mi addormentai sdraiata a pancia in su sul letto. Finalmente questa giornata era finita.






Da sogno a incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora