Capitolo 5

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La mattina seguente mi svegliai tranquilla e rilassata.

Era da tanto che non davo un'occhiata ai social network, quindi decisi di aprire prima Facebook e poi Instagram.

Nel primo social trovai 4 richieste d'amicizia, ovviamente da gente che non conoscevo, e nel secondo trovai 7 nuovi seguaci.

Strano.

In quel momento mi venne l'idea di cercare Eleonora, la ragazza con la quale sono uscita ieri, su Facebook.

Eccola!

Richiesta d'amicizia mandata e accettata dieci minuti dopo.

Mi alzai dal mio adorato letto e andai in cucina a fare colazione.

Sul tavolo trovai un bigliettino:

"Buongiorno, Sofia! Quando leggerai questo post-it io sarò a lavoro. Di pomeriggio starò con Fabio e anche di sera starò con lui. Quindi, hai casa libera tutto il giorno, Divertiti!
Con affetto, tua madre."

Bene. Un'altra giornata da sola.

***

A pranzo mi preparai un'insalata, poi mi misi sul divano e guardai gli ultimi video di Leonardo e un film.

Questo fu il mio pomeriggio.

Un ennesimo stupidissimo pomeriggio da sola.

Decisi di riempire la vasca da bagno: acqua calda, bagnoschiuma al cocco e sali da bagno.

Relax assoluto.

Dopo 45 minuti uscii dalla vasca da bagno, andai nella mia camera, mi asciugai e misi una tuta comoda per stare a casa.

Ero di nuovo in bagno per asciugare i capelli, li pettinai con cura e presi il phone.

Cercai di accenderlo ma i tanti tentativi fallirono: la luce era andata via.

E ora cosa faccio?

È la prima volta che mi succede da quando stiamo qui.

Boh, scendo in cantina e vedo se c'è qualcuno che può aiutarmi.

Ero senza trucco, con la tuta e i capelli ancora bagnati quando scesi.

In cantina la luce era spenta ma sentivo i passi di qualcuno.

E questo 'qualcuno' accese la luce mostrandosi ai miei occhi.

No.

Non può essere.

È impossibile.

O forse no.

Mi aspettavo un adulto normale, ma era ovvio che mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso.

Non era né un bambino né un alieno.

Era un ragazzo che conoscevo molto bene, anche se era la prima volta che era davanti a me.

Eccolo qui in tutta la sua bellezza e le ciabbatte da castoro.

In quel momento pensai subito a quella sera, quando sentii quella voce che mi era conoscente, e capii tutto in un secondo.

Non si trattava di una registrazione o di qualcuno con la voce simile alla sua.

Era proprio lui, il mio vicino di casa.

Era lui, il mio idolo.

In piedi davanti a me, mi fissava.

E io fissavo lui.

Era lui, Leonardo Decarli

Così Perfetto ||LEONARDO DECARLI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora