Il viaggio parte 1

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CAN DIVIT
Il grande giorno è arrivato, finalmente partiremo per il nostro viaggio e questa volta senza impedimenti.
-Sanem...Sanem...svegliati amore-
-Che c'è? Stavo facendo un sogno bellissimo-
-ah davvero?! E cosa sognavi?-
-preferisco tenerlo per me-
-dai dimmelo-
-no, ti lascio immaginare-
-sei proprio testarda e incredibilmente bella anche di prima mattina-
-anche tu-ci baciamo
Ci alziamo e con calma iniziamo a preparare le valigie
-la colazione la facciamo in barca?-mi chiede Sanem
-certo-
-vado a preparare Adile, tu intanto chiama mio padre e digli che tra poco la portiamo-
-secondo me stanno dormendo, sono le sei-
-no tranquillo, il fatto di sapere che oggi partiremo non gli avrà fatto chiudere occhio-
Provo a chiamare e come ha detto Sanem sono svegli.
Usciamo di casa, lasciamo Adile a casa dei miei suoceri e poi ci dirigiamo al porto per prendere la nostra barca e partire per un viaggio che pur essendo corto sarà sicuramente fantastico.
-Can partiamo! Direzione Galapagos-
-aspetta aspetta prima di andare alle Galapagos ti devo far vedere alcuni posti-
-d'accordo-dice un po' triste
-tranquilla abbiamo tempo, ti porterò alle Galapagos e realizzeremo insieme il tuo sogno-
-ti amo-mi bacia
-anch'io tanto ma davvero tanto-
-cap Can si metta al timone!- sa che mi da fastidio questo soprannome, quindi per vendetta anch'io la chiamo con il suo
-certo maschione-mi guarda nervosa
-no ti prego-
-se tu mi chiami Cap Can, io posso chiamarti maschione-
-uff...-mette il broncio
Finalmente siamo partiti e questa volta non lasceremo a nessuno il permesso di rovinarci il nostro viaggio.

SANEM AYDIN
Can sa quanto mi da fastidio quel soprannome ma nonostante ciò continua a chiamarmi così.
-Can ho fame, dovevamo fare colazione quindi vado a preparare qualcosa-
-ok maschione-
-Can piantala!-scoppia a ridere
Scendo in cucina e comincio a preparo la colazione anche se devo dire che non è per niente semplice e visto i risultati dell'ultima volta non mi aspetto di fare meglio e penso neanche Can.
La barca continua a dondolare e io vado sbattendo a destra e a sinistra con la pentola in mano, poggio la pentola sul gas e poi con cautela inizio a tagliare la frutta e come non detto mi taglio, cerco di non urlare anche se il taglio è bello profondo ma non voglio che Can si preoccupa per me.
Metto un fazzoletto intorno al dito e con cautela continuo a cucinare.
-vuoi una mano?-sento Can dietro di me
-Can! Smettila di farmi perdere questi infarti-
-che hai alla mano?-
-questo? Oh niente tranquillo-
-fammi vedere!-
-no-
-Dai Sanem-
-Can ho detto di no, sto bene-
-si sta bruciando la pentola-riesce a distrarmi e a strapparmi il fazzoletto dal dito
-Sei proprio imprevedibile-
-ho i miei trucchi ma comunque questo taglio?-
-stavo tagliando la frutta e mi sono tagliata-
-aspettami qui ora lo disinfettiamo-
-va bene-
Vado in camera da letto e aspetto Can che torna con la valigia del pronto soccorso
-per un taglio ci vuole tutto questo?-
-certo-
Mi disinfetta il dito e comincia a bruciare
-brucia?-
-un po'- ci soffia sopra
-Va meglio?-
-si, sai cosa mi sta tornando in mente?-
-quella volta in cui ti ho medicato il ginocchio-
-mi leggi nel pensiero-mi fa un sorriso
Mette il cerotto e poi si siede affianco a me
-Can non riprendiamo la rotta?-
-no per oggi restiamo qui a farci cullare dalle onde-
-sta sera vogliamo vedere le stelle?-
-tutto quello che vuoi-
-tutto quello che voglio?-
-si, basta che chiedi-
-se voglio te?-
-dipende in che contesto-
-davvero ti stai chiedendo in che senso ti voglio?-
-no-mi bacia
-non prendere pillole-
-d'accordo-ricominciamo a baciarci
Passiamo tutto il pomeriggio in camera a coccolarci e a fare l'amore.
Scesa la sera, ceniamo con del buon pesce cucinato da Can e poi come mi aveva promesso ci mettiamo a gurdare le stelle.
-guarda Can quello sembra un cuore-
-è vero-
Ci allunghiamo...
-allora capitano, prima tappa?-
-ti piace l'Italia?-
-siii-
-allora prima tappa Sicilia a Catania, che ne dici?-
-dico che è perfetto-
-non ci posso ancora credere che siamo sposati e che sei solo mia-
-già sembra solo ieri che scappavo da casa tua la notte per la mia timidezza e le mie paure-
-sei proprio una scemetta lo sai?-
-diciamo che sono solo un po' fuori di melone-
-mi piace questo tuo essere fuori di melone perché a volte ti spinge a fare cose che molte donne non farebbero ed anche per questo che sei unica-
-mi chiedo spesso quando donne hai avuto prima di me?-
-penso almeno una decina-
-Che?!-
-scherzo, lo sai che mi piace prenderti in giro e poi quando fai la gelosa sei veramente bella-
-Can non scherzare con il fuoco-
-altrimenti?-
-altrimenti ti faccio impazzire-
-mmh...sono curioso-

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