~Prologo~

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!!! ARTE NON MIA!!!

°Backstory°

Tutti nella piccola isola di Portorosso credono ormai da anni che le acque del mare siano infestate da orribili creature, mostri marini terribili e pericolosi per ogni povera anima che osa avventurarsi.

Ma dal nulla, in una sera come tante, gli abitanti del luogo avvistano qualcosa di insolito e incredibile, ma non in mare, bensì tra le nuvole scure.
Una figura umanoide con grandi ali nero-violacee vola varcando il vasto cielo stellato, sfruttando le tenebre della notte per non farsi vedere da nessuno, o almeno, così crede.

Le voci corrono velocemente, ed in poco tempo, nasce una nuova leggenda: l'angelo sacro che protegge Portorosso dal male e dai demoni. (Chissà chi se l'è inventata *Coff Coff* parroco *Coff coff*)

Nessuno però si è accorto anche che, l'avvistamento avvenuto, coincide esattamente con l'arrivo di una nuova ragazza, sui 13 anni o giù di lì, tutta sola e senza alcun genitore ad accompagnarla.

La poveretta non viene subito vista di buon occhio dalle persone del luogo, soprattutto per via dei suoi strani occhi color indaco, ma con una forte sfumatura dorata al loro interno, e anche la sua riservatezza e timidezza nei confronti di chiunque le stesse attorno.

Solo una persona ha avuto il coraggio di avvicinarsi e parlare con lei. Una ragazzina con ricci capelli rossi, grandi occhi castani e un naso a patata. Giulia Marcovaldo.

Le due diventano subito amiche, nonostante i loro caratteri completamente differenti. Sentono come se riuscissero a completarsi, tanto che il padre di lei, Massimo Marcovaldo, si offre persino di ospitarla in casa sua, come se fosse la sua seconda figlia.

Cos'altro c'è da dire? Le due amiche sono inseparabili. Ognuna ha solo l'altra, e tra loro si dicono tutto.

Beh, quasi tutto.

La timida ragazza ha un segreto, che non può svelare nemmeno a Giulia: lei è una Nephilim, una creatura nata dall'unione tra un angelo e un essere umano.

Ora, dato che questo è proibito da Dio stesso, lei non sarebbe dovuta nemmeno esistere, ed è per questo che i suoi genitori hanno deciso di abbandonarla in mezzo al nulla da un giorno all'altro, per evitare che si sapesse.

Certo, la poveretta ne è rimasta ferita profondamente, ma col tempo, ha saputo voltare pagina, e a concentrarsi sulla sua vita a Portorosso, sui miti che circolano al suo interno, e al disegno, anche se nascondere la sua vera forma diventa sempre più complicato man mano che i giorni passano.

Oh, ma non vi ho ancora svelato il suo nome, non è vero? Beh, mentirei se vi dicessi che è il nome più insolito che potreste mai sentire, forse potreste dover fare qualche ricerca per capirne appieno il suo significato, non aspettatevi che ve lo sveli io. Almeno, non subito.

Ma per ora, voi conoscerete la piccola protagonista con il nome di...

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"Ecate! Vieni dai!"

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