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~Lizzie pov~

<Cosa dobbiamo fare, papà? Hope Mikaelson ha perso del tutto il controllo!> dissi a mio padre e a Josie. Li avevo riuniti nell'ufficio del preside per discutere di ció che avevo visto pochi minuti fa.
<Ancora non ci posso credere. Hope non ha mai voluto fare del male in questo a modo a nessuno, e praticamente siamo cresciute insieme!> disse Josie ancora esterefatta.
<Posso occuparmi del corpo del ragazzo. Ormai sono abituato a questo. Immaginavo che sarebbe successa una cosa del genere, ma non pensavo cosí immediata. La morte di Landon è stata un duro colpo per lei.>
<Si, papà, ma questo non giustifica uccidere un umano a sangue freddo davanti a tutti!>
<Lizzie, lei è un lupo mannaro, é ovvio che ha problemi a gestire la rabbia.>
<Lo so Josie, é che, insomma...lei è Hope. Si sentirá in colpa dopo questo e non se lo perdonerá mai, o potrebbe continuare a fare del male al prossimo che le pesta un piede!>
<Hai ragione Lizzie.> disse mio padre <bisogna controllare Hope piú che mai finché non si sará calmata o...lo avrá superato.>
<Non sarà facile con Landon. Per Hope era tutto.>
<Lo so, ma ci dobbiamo provare. É l'unica cosa che possiamo fare.>
<E se non funzionasse?> gli chiesi. Il potere di Hope non si doveva sottovalutare. Chissà cosa potrebbe fare se non si calmasse come già le era successo quando le morirono i genitori 3 anni fa.
Non mi rispose. Non era sicuro cosa o come rispondere.
Decisi di tornarmene nella mia stanza. 4 ore di shopping e "questo" potrebbe far stancare chiunque. Vidi che passava tra i corridoi un'ombra, un'anima che correva per i corridoi della scuola, una persona che credevo di non vedere cosí velocemente.

Hope.

Probabilmente stava tornando nella sua stanza dopo l'accaduto, facendo finta di nulla. Decisi di non seguirla o parlarle. Aveva bisogno di tempo, e se mi fossi messa in mezzo, mi avrebbe strappato la gola a morsi, probabilmente.

~Hope pov~

Cosa avevo fatto?! Cosa avevo fatto?!
Questa era la domanda che mi posi da quando stavo tornando verso il collegio fino alla mia stanza. Per fortuna ero sola e non c'era la mia compagna, altrimenti sarebbe stato difficile spiegare il motivo del mio aspetto. Il mio viso e la mia maglia avevano qualche traccia di sangue. Sembravo una serial killer conciata cosí. Mi mancava solamente il coltello.
Mi feci una doccia e mi cambiai. Cercai di non ripensare all'ora precedente. A ció che avevo combinato. Forse dovevo dirlo al dottor Saltzman. Lui forse avrebbe capito. Dopotutto il suo migliore amico aveva ucciso molte piú persone dei suoi anni vissuti da vampiro. O forse non avrei dovuto dire niente. Nessuno che conoscessi mi aveva visto, anche se quelle persone si. Decisi di andare comunque dal dottor Saltzman.

<Buon pomeriggio dottor...Saltzman.>
Lo vidi nel suo ufficio con Josie a parlare. Sembravano strani.
<Oh, ciao Hope. Dimmi, cosa posso fare per te?>
<Ciao Hope!>
Mi dissero all'unisono. Appunto, strano.
<Ehm, mi chiedevo se potessi parlarle da solo. Scusami Jo.>
<No, tranquilla. Io stavo giusto andando. A dopo papà!>
E cosí se ne andó, lasciando un'occhiata al padre. Il pensiero che in qualche modo scoprirono di quello che ebbi fatto prima mi sfioró la mente.
<Cosa volevi dirmi?>
<Ho fatto qualcosa oggi. Ho commesso un errore. Un terribile errore. Io giuro non volevo, non so cosa mi sia passato. Ero venuta qui a dirglielo cosí che potesse capirmi quando...>
<Mi avresti detto che hai ucciso un ragazzo oggi?> mi interruppe, guardandomi serio.
<Come fa a saperlo?> chiesi non tanto sorpresa quanto curiosa.
<Lizzie era lí. Ti ha visto prendere a pugni un ragazzo del liceo Mystic Falls mentre tutti i passanti ti guardavano come se fossi posseduta dal diavolo. Perché lo hai fatto?>
<Io...camminavo. Questo ragazzo, Ben, mi é venuto addosso e ci ha provato con me, ma poi ha parlato di...Landon. E lí sono esplosa. Non volevo arrivare a tanto, ma non so, mi sentivo strana in quel momento e qualcosa mi diceva di continuare. Ho visto troppo tardi quello che stavo facendo. Non so cosa fare e lo so che é imperdonabile, ma lei é l'unica persona a cui possa rivolgermi.>
Ci furono dei minuti di silenzio dove cercai di mostrarmi dispiaciuta, ma essendo sinceri non mi sentivo cosí. Oppure si. In quel momento non capivo piú niente, e sembrava che anche il preside Saltzman lo avesse notato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2021 ⏰

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