Marcel

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POV Marcel

La signorina Cherie mi ha obbligato a fare quello stupido lavoro con una del College. Marinette, penso. Mi fa paura. Come tutti i grandi. A loro piace comandare, ci trattano come poppanti. Mi sembra un po' troppo entusiasta, quella. Era meglio lavorare da solo. Però da solo non ci riesco. Non so recitare. Non so fare i lavoretti. Non so nemmeno parlare davanti ai miei compagni di classe. Ho paura del teatro. Sarò lasciato da solo, lo so. Non voglio. Ho bisogno di aiuto, ma non lo voglio. Che fare?

Marinette sta parlando con la signorina Cherie. Parlano di me, sicuro. Lasciamo stare. Loro non possono leggere i miei pensieri.

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La classe di Marinette e quella di Marcel sono insieme nel cortile del François Dupont. Sono sparsi cartoncini, tempere e pennelli ovunque. Alcuni studenti del College stanno realizzando le scenografie sotto lo sguardo attento di Nathaniel, che non nasconde una certa sofferenza nel vedere alcuni dei suoi compagni dipingere. Kim fa casino. Max e Markov lavorano insieme al loro allievo per realizzare la sagoma della Tour Eiffel. Marinette, intanto, aiuta a ideare i costumi.

«Signorina Bustier» dice la ragazza «Non ci ha detto quale sarà il tema della recita».

«Perché non lo chiedi ai bambini? Loro non vedono l'ora di farvi sentire le loro battute». L'insegnante rivolge un sorriso ai piccoli studenti, che subito gridano:

«Le avventure di Ladybug e Chat Noir!»

Marinette arrossisce vistosamente.

«Ah, beh, direi... carino» balbetta.

Alya grida di gioia:

«Questo finisce subito sul mio Ladyblog! Magari se si filma la recita, anche Ladybug potrà vederla!»

«Mi sembra un'ottima idea» dice l'insegnante.

«Ci pensi, Marinette, Ladybug che vede lo spettacolo!» esclama Alya all'amica.

«Un sogno» dice lei, cercando di nascondere l'imbarazzo.

Marinette torna a concentrarsi sul progetto. Ora sa esattamente cosa fare. Senza perdere tempo inizia a schizzare il costume, che rapidamente prende forma sul foglio. All'improvviso, un'ombra oscura il progetto. Marinette si volta e si ritrova davanti Marcel, che la guarda spaesato.

«Che stai facendo?» le chiede mormorando.

«Beh... i costumi» dice lei, esibendo non senza orgoglio il suo blocco per gli schizzi.

«Carini...» mormora lui, pentendosi subito di averlo detto ad alta voce.

«Mi raccomando» continua, questa volta alzando un po' di più lo sguardo «Ci tengo molto al mio».

«Sì?» dice Marinette incuriosita «Però non mi hai ancora detto chi devi interpretare».

Marcel fa un passo indietro, stringendosi nelle spalle.

«La signorina Cherie non te l'ha detto?» chiede, gli occhi intenti a cercare la sua insegnante.

«In effetti no» fa la ragazza.

«Ecco... io faccio Papillon».


POV Marinette

Mi si ferma per un attimo il respiro. Perché doveva capitare a me? Devo calmarmi. Non posso incolpare Marcel, non penso c'entri qualcosa. E poi, dato il tema, era ovvio che qualcuno doveva interpretare Papillon. Ma perché proprio lui? Se non è destino questo...

Miraculous: Le storie segreteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora