Mauvais

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«Mauvais...»

«Chi sei?»

«Non devi avere paura. Io sono Papillon. Sento una forte emozione negativa in te, di chi ha subito un fallimento per colpa di qualcun altro...»

«È vero. Marinette doveva aiutarmi, ma mi ha sempre lasciato da solo! Sembrava gentile, ma è solo una traditrice, è come gli altri grandi. Tutti dovrebbero vedere com'è in realtà».

«Bene, io ti posso dare il potere di far vedere al mondo la vera essenza di tutti gli abitanti di Parigi. In cambio, voglio solo i Miraculous di Ladybug e Chat Noir».

«Sì, Papillon».

«Sì, Papillon»

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POV Marinette

Non lo trovo. Non lo trovo. Che fare? Non può essere scappato. Si deve essere nascosto da qualche parte. Dove? Apro ogni porta dei camerini. Tutte vuote. Forse la signorina Bustier può aiutarmi. Decido di tornare in platea, quindi mi giro, devo correre. Una voce fredda mi fa bloccare, inciampo per lo spavento.

«Marinette».

È la sua voce.

Mi volto di scatto. A qualche metro da me c'è Marcel. Sta ancora indossando il costume di Papillon. Però è... diverso. Non è quello che ho fatto io. Marcel Sorride. Perché sorride?

«Che cosa...?» Capisco tutto. Devo andarmene, scappare. Devo aiutare gli altri.

«Marinette. La dolce Marinette» si sta avvicinando verso di me. Sento intorno a me dei suoni come di carta che viene sfregata, ma non vedo nulla. C'è poca luce nel corridoio.

«Tutti pensano che tu sia dolce e gentile, pronta ad aiutare gli altri» il bambino assapora ogni parola «Ma in realtà hai solo un cuore nero, senza amore».

«Marcel...» voglio provare a parlargli. È solo un bambino. È solo spaventato, ha bisogno di aiuto.

«Io non sono più Marcel» ghigna «Io sono Mauvais e dimostrerò una volta per tutte chi sei veramente». Colpisce forte il pavimento con il suo bastone da Papillon e sento come un vortice venire verso di me. Finalmente riesco a vederle bene. Sono centinaia di farfalle bianche di carta che svolazzano veloci nella mia direzione. Non c'è tempo da perdere.

Corro più veloce che posso verso lo stanzino più vicino, facendo attenzione a non essere vista da Mauvais o dalle farfalle. Serro la porta e respiro profondamente.

Apro la mia borsa.

«Tikki?»

Tikki fa capolino.

«Siamo davvero in un bel guaio» dice.

«Dobbiamo muoverci. Devo riuscire a sistemare il mio errore. E' tutta colpa mia... Non sarebbe successo niente se lo avessi aiutato... Ma era per Adrien... E...»

Miraculous: Le storie segreteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora