Per tredici anni il mondo shinobi è stato in pace senza conflitti né lotte tra le sue nazioni.
Anche la recente minaccia degli alieni Otsutsuki è stata vinta.
Sembra che la pace sia destinata a durare...
Tuttavia, una grande oscurità si sta ammas...
VILLAGGIO DELLA ROCCIA(o meglio ciò che ne rimaneva)
Erano passate alcune ore dallo scontro fra Saix e Onoki, e la comformazione geografica del luogo era del tutto cambiata: dopo l'attacco finale di Onoki, le numerose catene montuose non c'erano più, l'intera zona era stata appiattita e del villaggio rimanevano solo polvere e cenere.
Inoltre l'intera zona era di un colore nero pece, un fenomeno sicuramente causato dalla corruzione passiva degli heartless.
Dopo la fine del suo scontro, Saix si era seduto su un cumulo di roccie e lava solidificata e corrotta dall'oscurità e di era riposato per diverse ore(non che ne avesse davvero bisogno, faceva parte del suo piano).
Saix:" Sembra che gli heartless abbiano collezionato i cuori degli abitanti dell'intero Paese della Terra, a eccezione di quelli di questo villaggio che sono scappati.
Ora devo trovare lo Yonbi(Tetracoda), anche se è più giusto dire che dopo questo casino sarà lui a trovare me."
Fu proprio in quel momento che la terra iniziò a tremare e un esplosione di magma dal sottosuolo investì l'intera zona
Saix non schivò, semplicemente restò seduto ma la lava non riusciva a colpirlo: gli andava tutta di fianco.
Saix sospirò:"Così ti sei deciso a mostrarti,Yonbi. Cominciavo a temere che avrei dovuto spaccare il paese in due per trovarti."
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Sopra il magma si ergeva il Tetracoda, che guardò Saix con uno sguardo di disprezzo e odio e si scaglio contro di lui con un salto.
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Saix schivò il colpo saltando via, lo Yonbi aveva sferrato un pugno talmente potente da formare un buco che sembrava senza fondo nel terreno
Saix osservava il tutto con un espressione che non pareva intravedere emozioni:" Quanta rabbia,biju. Ma dovrai impegnarti di più se vuoi farmi fuori."
Dopo aver detto questo, Saix scagliò un fendente verticale con la sua arma, fendente seguito da una scia di fuoco blu.
Il Tetracoda cercò di pararsi con del magma e roccie e in parte ci riuscì, ma fu colpito in parte sul braccio destro.
