C H A P T E R O N E

13 4 18
                                    

Da quel giorno passarono circa 15  anni e la piccola ormai aveva 16 anni. Y/n era cresciuta, era divenuta bellissima e ogni singolo essere sulla terra la invidiava. Era cresciuta anche di stronzaggine infatti, Y/n era una donna che combatteva per i suoi diritti, una donna forte, che brama potere, una forza che nessuno può distruggere. Y/n aveva capelli neri come la pece, occhi azzurri come il ghiaccio, un corpo perfetto che tutti sulla terra desiderano. Insomma, Y/n era perfetta. Era la classica modella dei film americani.
.

.

.

.

.

Y/n 's pov
Mi svegliai in piena notte, col cuore che batteva a mille e il sudore che gocciola a dalla fronte e percorreva ogni angolo del corpo. L'avevo sognato di nuovo. Avevo sognato quella figura robusta che mi fissava senza mai distogliere lì sguardo da me aveva un gonnellino intorno alla vita e non si capivano bene i dettagli visto che la figura era in controluce con della luce rosso sangue. Mi tolsi le coperte per poi appoggiare i piedi sul freddo pavimento e dirigendomi  in cucina, dove apro il congelatore e prendo una vaschetta di gelato alla stracciatella da più o meno due kili. Prendo un cucchiaino e mi dirigo in camera mia, dove poso la vaschetta sul letto, e mi dirigo verso il cassetto della mia scrivania dove, aprendolo si vede  in bella vista la mia fantastica, magnifica e bellissima Nintendo. La prendo in mano e prendo anche la schedina di Mario kart, e la inserisco nell'apposito foro, per poi passare tutta la notte a giocare e abbuffarmi di gelato. Appena si fanno le 7, però, comincio a prepararmi per la scuola, andando in bagno e entrando nella doccia. Per poi andare in camera mia a vestirmi con..... (Scegliere voi un outfit vi consiglio di prenderlo da pinterest). Una volta pronta poso la Nintendo e saluto i miei genitori pet poi uscire di casa e andare a scuola. Faccio psicologia e criminologia a scuola. Entro nel grosso edificio, ormai rovinato dal tempo, e entro nella mia classe dove cominciano tutte le pallose lezioni. Io non presto minimamente attenzione ma scruto da lontano la finestra, sentendo una strana sensazione dentro di me, come se fossi attratta da quel buco pieno di oscurità e malintenzionati, sentivo di appartenere a quella foresta. In lontananza scorsi però un puntino bianco leggermente più alto di tutti gli altri alberi, e quel pallino cominciò a spostarsi ma non ci feci molto caso.

"Signorina Y/l/n, che cosa sto spiegando? Di sicuro non sto spiegando la conformazione degli alberi e la fotosintesi clorofiliana, quindi mi spiega perché sta guardando la finestra da quando abbiamo cominciato la lezione?"

Con la poca voglia di vivere che mi è rimasta rispondo

"Nulla prof mi scusi non capiterà più"

"Lo spero perché alla prossima vai dal preside"

Vecchia puttana chi cazzo ti credi di essere solo perché hai qualche anno in più e hai studiato più di me, hai preso una laurea e stai dietro una cattedra non significa che tu mi sia superiore. Alzo gli occhi al cielo e appoggio la testa sulla mano, ascoltando la lezione, che dimenticherò non appena finirà.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 20, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

||not his daughter, not my daughter, but our daughter||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora