Almeno Ettore sembra amichevole.
Ettore: "Ti domando scusa per la mancanza di buone maniere di Alex. Non fare caso a lui." HO SENTITO BENE? HA DETTO ALEX, HO SBAGLIO? ODDIO- SONO FINITO NEL MIO SOGNO? O QUESTA È LA REALTÀ?
Giorgio: "A-Alex?"
Ettore: "Mio fratello minore, che hai appena conosciuto." Io me lo sentivo che mi ricordava troppo Alex. Sapevo che erano parenti! Anche se trovo ancora difficile riprendermi dall'incontro precedente, alzo le spalle.
Giorgio: "Nessun problema. La tua famiglia ha davvero una bella casa."
Ettore: "Si. Tendiamo a darla per scontata, vivendo qui da sempre. La consideriamo anche tua, dopo qualche settimana con noi..."
Giorgio: "Oh... il posto è ancora libero, allora?" Si sorprende alla mia domanda.
Ettore: "Certamente, non è mai stato il contrario." Nonostante tutto quello che ho passato, sono sollevato. Per un momento ho avuto paura di aver perso l'opportunità. Sono tornato al punto di partenza. Ho bisogno di questo lavoro, lo so. E non importa se queste persone sono un po' strane. Devo solo abituarmici. Sono certo che sarà questione di pochi giorni...
Giorgio: Averi dovuto incontrare il signor Nauts, per discutere dei miei compiti."
Ettore: "Mio padre è via." Non può essere assente? Dovevamo incontrarci! Non è molto educato!
Giorgio: "Che significa 'è via'? Ci saremmo dovuti incontrare per discutere il tutto!" Non riesco a nascondere la mia esasperazione. Prima il fratello più giovane, e ora questo. È troppo!
Ettore: "Non preoccuparti, sono perfettamente a conoscenza delle tue mansioni. Sarò ben felice di illuminarti, in caso di dubbi." Facile a dirsi, ma non importa. È meglio lasciar perdere. Ho la sensazione che non arriverei a nulla.
Giorgio: "Quindi Stacy è tua sorella minore?"
Ettore: "Si, è corretto."
Giorgio: "E hai anche un fratello..."
Ettore: "In realtà ne ho due. Alex, che hai già conosciuto, e Cico." Senza attendere la mia reazione, mi fa cenno di seguirlo.
Ettore: "Vieni, ti mostro il tuo appartamento..." Trascino la valigia verso le scale. Ettore si precipita verso di me.
Ettore: "Lascia, sarò lieto di occuparmene." Lo ringrazio educatamente. Solleva il bagaglio senza difficoltà, e sale le scale. Mi affetto a seguirlo. Una volta in cima, do uno sguardo alle mie spalle. Il salone è ancora più impressionante, visto da qui.
Ettore: "Giorgio, da questa parte..." Continuo a seguirlo. Il suono della musica malinconica sembra arrivare da lontano, attraverso una delle porte.
Giorgio: "Da dove viene questa musica? È un po' triste, ma bella!"
Ettore: "Oh, è Cico. Adora suonare questo genere di melodie." Della musica... qui?!
Giorgio: "È lui che suona?" È magnifico!
Ettore continua a camminare verso la fine del corridoio, senza rispondere. È decisamente molto misterioso anche lui... Credo che mi dovrò abituare. Mi affretto cercando di stargli al passo, per non perderlo. Viste le dimensioni della villa, è molto facile che accada. Infine si ferma e apre una delle porte.
Ettore: "Eccoci arrivati! Benvenuto nel tuo nuovo alloggio!" Si fa da parte per farmi passare. La prima cosa che noto è la dimensione della stanza. È così grande! Amo alla grande che si affaccia sul giardino, e tutti questi specchi che la fanno sembrare più grande. Noto il resto dei miei bagagli, accatastati in un angolo della stanza. Ettore si affretta a mettere giù la valigia che ho portato con me.
Ettore: "Il resto delle tue cose è arrivato ieri, come previsto... Ti lascio a sistemarti, mentre vedo cosa posso prepararti per cena." Si allontana lungo il corridoio, per poi tornare rapidamente sui suoi passi.
Ettore: "Ti presenterò Stacy domani mattina. A quest'ora sarà addormentata, e non vorrei svegliarla."
Giorgio: "Naturalmente. Lasciala dormire, non sarà un problema incontrarla domani."
Ettore: "Molto bene... Benvenuto nella tua nuova casa." Non ho il tempo di rispondere prima che se ne vada. Certo che hanno proprio il dono di dire e fare senza far caso a me. Comincio a svuotare le valigie, come consigliato da Ettore. Crollo sul letto, per riprendermi da tutte queste emozioni: Ora sono qui, posso sistemarmi comodamente. Do uno sguardo intorno. Apro una prima valigia e inizio a tirar fuori le mie cose. Mentre metto i miei vestiti nell'armadio, ripenso ai due fratelli che ho appena conosciuto. Ettore è senza dubbio più affascinante di Alex. Mi ha immediatamente messo a mio agio. I suoi modi cavallereschi sono sorprendenti. Non sapevo che esistessero ancora uomini come lui. In ogni caso, il minimo che si può dire è che non è come il fratello. Non so che problemi abbia Alex, e non mi interessa conoscerli. Ho quasi voglia di rivederlo, nonostante il suo atteggiamento freddo. Devo ammettere che mi intriga... Il suo sguardo ipnotico quasi mi fa dimenticare la sua maleducazione. Aprendo la seconda valigia, mi blocco per qualche secondo. Sollevo uno dei miei oggetti più preziosi: Una cartolina, la volto e leggo le parole sul retro con un leggero pizzicore al cuore. Ne ho un'intera collezione. Questa è una delle mie preferite: quella che i miei genitori mi hanno mandato da Parigi. Viaggiavano spesso per via del lavoro. Ogni volta mi portavano un souvenir della città che avevano appena visitato. Londra, Madrid, New York, Toronto, Rio, Pechino, Tunisi, Roma, e tante altre... Ne mancano ancora tante, ma non completeranno mai la collezione. Sono rimasti entrambi uccisi in un incidente stradale, mentre tornavano a casa. Guardare queste cose fa ancora male, ma non sono in grado di lasciarle. Queste relique sono il mio unico legame con la mia famiglia. L'unica cosa che mi hanno lasciato, assieme ai ricordi. Rimango tristemente in silenzio per qualche minuto, persa tra i miei pensieri... Poi torno a disfare i bagagli. Tiro fuori i miei libri e abiti, e li poggio con attenzione sugli scaffali. Infine, raccolgo l'ultima borsa, che contiene i miei cosmetici. Quando entro in bagno, mi blocco. È super lussioso. Amo il lavandino in marmo e la vasca d'altri tempi. Alemno non dovrò preoccuparmi del mio comfort. Dopo aver messo tutto a posto, torno nella stanza e mi guardo attorno, per osservare il risultato. Sono a casa! Poggio sul comodino una foto dei miei genitori e mi siedo sul letto. La fisso per un momento. Faccio un sospiro. Andrà tutto bene... Accarezzo la cornice con le dita, sorridendo tristemente. Sto in ascolto, ma nulla rompe il silenzio. Tutto è così calmo... un po' troppo calmo. Mi stendo ad osservare il soffitto per un lungo periodo. Sono esausto, ma felice per essermi finalmente sistemato. Di colpo, percepisco una presenza. Uno scricchiolio aumenta l'impressione. Il sentimento di paura mi costringe a muovermi. Alex è appoggiato contro il muro, nell'angolo più lontano della stanza. Mi sta fissando in silenzio. Lo fisso negli occhi, nonostante il loro bagliore. È ostilità... o qualcos'altro? Da quanto tempo è lì? Cerco di alzarmi, ma Alex si trova improvvisamente vicino a me. Sembra minaccioso. È così vicino che riesco a distinguere il colore dei suoi occhi, la forma delle sue sopracciglia, le sue labbra socchiuse... Non l'ho neanche sentito arrivare. Come può muoversi così in fretta? È come se fosse scivolato sul pavimento in un millesimo di secondo. Nessuno può muoversi così velocemente! Non riesco a smettere di guardarlo. Mi sento invaso dalla sua presenza, come se una forza invisibile mi stesse opprimendo. L'aria è elettrica. Il mio corpo si irrigidisce. Cerco di dire qualcosa, ma non mi esce una parola. Non voglio o non posso... non lo so. Mi sento incantato... Come se avesse lanciato un incantesimo su di me. È così vicino... e la sua carnagione così pallida! Sembra un fantasma. Sto sognando? Di nuovo? Sono senza fiato. Mi sento attratto nonostante non voglia... I suoi occhi, così intensi, hanno cambiato colore. Sembra aver assunto il colore del sangue. Come... nel sogno... Com'è possibile? L'illuminazione soffusa della mia stanza mi sta giocando brutti scherzi. Per non parlare del stato di esaurimento! Non vedo altre spiegazioni! Istintivamente, mi rendo conto che è Alex a emanare quest'aura. Come ci riesce? Ne sono affascinato. Senza che io possa fermarlo, si stende su di me, immobilizandomi al letto!
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~Sei Solo Uno Stupido Vampiro~ (TheBadNauts)
RomanceCiao. Questa è la mia seconda storia, basata sui vampiri. Mi ispirava farla sulla TheBadNauts. E niente. Spero che vi piaccia. Ciauu. Storia: "Giorgio, un ragazzo molto curioso, ha deciso di trasferirsi a Washington, nella città di Forks. Si trova l...