CHAPTER 2
Una cosa che non potevi fare con Megan era parlarci di mattina subito dopo sveglia. Di mattina anche se le dicevi ciao lei ti guardava con uno sguardo da 'se non ti stai subito zitta ti prendo a mazzate',e le due gemelle lo sapevano perché Megan il giorno prima glie lo aveva detto.
Per iniziare il suo primo giorno a scuola si era messa dei pantaloncini jeans,all star bianche e una canotta bianca con sopra una giacchetta jeans leggera.
"Megan secondo te,metto questo vestito rosa pallido o rosso acceso?"
Le chiese gentilmente Sophia
"Sophi Megan ieri ce lo ha detto che non gli piace parlare di mattina e tu gli vai a chiedere che vestito ti puoi mettere? Scherzi o cosa"
La rimprovera la sorella
"Non dai non fa niente,allora secondo me....rosa pallido" disse Megan sorridendo.
Quelle due ragazze la mettevano di buon umore e a Megan nessuno di solito riusciva a metterla di buon umore.
"Vedi Nicole? Grazie" disse la ragazza buttando il vestito rosso per terra e andando in bagno a mettersi l'altro.
"Okay,io sono pronta e scendo,ci vediamo a pranzo" disse Megan,Nicole annuì e la ragazza prese il suo zaino rigorosamente nero dell'eastpack,il telefono e uscì dalla camera.
Megan pensò che tutti i ragazzi e ragazze la guardavano perché era nuova,ma Nicole le aveva detto che forse era per il fatto che Luke il coglione era il più popolare della scuola e nessuno si sarebbe mai permesso di rispondergli nel modo in cui aveva fatto la ragazza,perché Luke,si vendicava sempre in qualche modo.
Megan non ci pensò,anche perché se Luke le avesse fatto qualcosa lui si poteva considerare morto e sepolto.
Girava per i corridoi ancora affollati cercando di trovare la sua classe di musica,la sua materia preferita. Megan sapeva suonare il pianoforte in una maniera mai vista prima,lei aveva un dono per quello strumento e solo lei lo sapeva,perché la ragazza imparò a suonarlo da sola.
Quando vide la classe tirò un sospiro di sollievo perché non sarebbe arrivata in ritardo.
Quando entrò,appunto,una ventina di occhi la guardarono da capo a fondo ma a lei non se ne fece un dramma,ma ne fece un dramma quando vide che l'unico posto a sedere era quello vicino al coglione.
Sbuffò e si andò a sedere vicino a quello.
"Oh che coincidenza eh,stessa classe" disse Luke non perdendo il suo sorrisino che a Megan dava un fastidio tremendo.
La ragazza non lo degnò di uno sguardo e il ragazzo si innervosì.
Le prese il mento e a pochi centimetri dalla faccia gli disse "sto parlando con te,quando lo faccio mi devi guardare".
Megan nonostante stesse un pò tremando sotto il suo tocco,si scanzò e si fece gli affari suoi senza fiatare.
Il ragazzo non faceva altro che guardarla e mettere a disagio Megan
"Hai finito di guardarmi? Vuoi un autografo? Una foto? Cosa vuoi?"
Gli scandì la ragazza facendolo rimanere molto sorpreso.
"Sai cosa voglio?" La guardò serio il ragazzo
"Non sono una veggente quindi no! Non lo so,dimmelo" disse lei chiaramente spazientita
"Voglio-" il ragazzo non fece in tempo a finire che il prof chiamò la ragazza
"Allora Cupter....ci fai sentire qualcosa? Oppure non sai suonare niente?" Chiese il prof facendo ridere la classe. Megan sapeva benissimo che la stava prendendo per il culo ma non si scompose e annuendo si alzò andando a scegliere uno degli strumenti.
La ragazza come si poteva immaginare scelse il pianoforte e si sedette
"Wow uno strumento alquanto difficile,è sicura di farcela? Ahahah"
Il prof la stava provocando e cavoli,Megan non ce la faceva più
"Magari se si stesse zitto gli farei sentite cosa so fare" le disse la ragazza guardandolo,facendo mutare tutta la classe compreso il professore.
Megan impiegò ben 6 minuti a suonare 'nuvole bianche' e quando finì la sua esibizione si alzò. Nel momento esatto in cui lo fece suonò la campanella e mentre lei stava prendendo le sue cose per uscire da quella classe tutti,ma proprio tutti non volevano accennare movimento,guardavano solo esterrefatti con bocche aperte Megan,che usciva dalla classe soddisfatta.
E li,Luke rimase stupito per la seconda volta dalla ragazza,quella splendida ragazza chiusa in se stessa.
