aprii gli occhi e qualcuno era li

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Aprii gli occhi e qualcuno era lì.

"dove sono" chiesi.
Uno dei due uomini,  mi squadrò con gli occhi. Era biondo, aveva degli occhi verdi con una sfumatura celeste e aveva dei vestiti strani, blu con una grande stella sul petto, come una tuta da supereroe, mi sembrava di averlo già visto ma non ricordavo dove.
L'altro sembrava nervoso, aveva i capelli lunghi e la barba,  mi stava lontano, come se avesse paura di me o io gli mettessi ansia.
Mi guardai in basso e vidi che ero bloccata e circondata da una lastra di vetro.
L'uomo con la tuta blu disse qualcosa, ma il vetro era troppo spesso perché lo sentissi.
Lasciò un "disco" sul vetro e inizio a creparsi, l'ho rilanciò altre due volte e questo si ruppe; Mi slegò, intanto l'altro restava lontano da me, e mi aiutò a scendere.
Ero in un laboratorio, c'erano altre teche, e quindi altre persone persone.
I due ragazzi mi dissero di sbrigarmi, dovevamo andarcene da lì.
"E gli altri?" gli chiesi "li lasciamo qui?"
"Loro non possiamo salvarli, su forza andiamo non abbiamo molto tempo presto uscirà da quell'armatura e verrà a cercarci" mi disse il ragazzo biondo.
"Cibi verrà a cercarci?" chiesi
Ma loro continuavano a correre.
Insieme a loro corsi fino a un Jet, mi fecero salire e partirono.
"Okay credo di dovere delle spiegazioni. Chi siete voi, chi sono io e cosa ci facevo in quella campana di vetro?"
"Hey ragazzina piantala con le domande, ti spiegheremo tutto dopo." Mi disse il ragazzo moro.
"Dai bucky, merita delle spiegazioni, è giusto che lei sia confusa" gli rispose l'altro. Ma la nostra conversazione finì lì. 

Dopo circa 2 ore di viaggio mi addormentai.
Feci un sogno molto strano. Ero in un enorme salone durante una festa e dati i vestiti delle persone che mi circondavano credo che fossimo nel 1800-1850. Tutti cenavano e danzavano; Io invece osservavo tutto da un punto in alto, osservavo soprattutto un gruppo di signori. Appena loro si allontanarono dalla sala li seguii.
Si muovevano furtivi, notai che uno di loro aveva una pistola in tasca. Solo allora mi accorsi che anche io ne avevo una.
Sparai al signore con la pistola e poi a tutti gli altri, uno di loro mi corse in contro ma gli tirai un pugno in faccia e lo atterrai, un'altro invece estrasse l'arma dall'uomo morto e me la puntò addosso, minacciandomi di sparare. Rimanemmo li circa 10 secondi a fissarci. Poi io sparai. E così fece anche lui, ma io non morii.
Quando cadde per terra, mi avvicinai a lui e strappai una collana dal suo corpo, lui mi guardò e mi disse "Presto i 5 dragoni sorberanno, e distruggeranno tutto ciò che conosci". Io gli tirai un calcio in faccia e me ne andai da quel corridoio ormai pieno di cadaveri. Con un buco nel petto che però non mi faceva provare alcun dolore.

Mi svegliai di scatto, il ragazzo biondo era lì e mi disse "È ora di scendere" e aprì il portone del jet.

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